Diversi fattori ci fanno sperare che l’epidemia del vaiolo delle scimmie si possa contenere e risolvere in tempi relativamente brevi. Il fatto che sia un virus a DNA dovrebbe renderlo abbastanza stabile e tendenzialmente poco prono a mutazioni, anche se a metà settembre sono stati individuati negli Stati Uniti alcuni campioni da persone infettate in cui parti del DNA virale risultano mancanti o in diverso ordine rispetto alla sequenza nota finora. I ricercatori dello studio, al momento in fase di valutazione, non sembrano allarmati.