“La guerra cibernetica non è solo guerra dell’informazione. C’è sicuramente un problema di manipolazione delle coscienze, di propaganda e fake news, ma non c’è solamente il suono della tastiera in sottofondo. Pensare che si tratti di una guerra meno letale rispetto a quelle cui siamo abituati è illusorio” afferma ad Agenda17 Stefano Pietropaoli, docente di Informatica giuridica presso l’Università di Firenze e membro del Cybersecurity National Lab del Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini).
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La condanna Onu dell’aggressione all’Ucraina è ferma ma inefficace: il diritto di veto è un limite difficilmente superabile
Manca un coordinamento tra gli Stati e la risoluzione è poco coraggiosa, secondo la giurista Annoni
“L’attacco russo all’Ucraina costituisce una grave violazione del divieto di uso della forza. A fronte di tale violazione è naturale rivolgere lo sguardo al ruolo dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu, United Nations UN), istituita dagli Stati vincitori della Seconda guerra mondiale per salvare le future generazioni dal flagello della guerra, e soprattutto al ruolo del Consiglio di sicurezza, che ha la principale responsabilità del mantenimento di pace e sicurezza internazionali” ha affermato Alessandra Annoni, docente di Diritto internazionale presso l’Università di Ferrara, durante l’incontro online “Chi (non) dice Umanità. La guerra in Ucraina e le vie della pace”.
Ucraina: la guerra e la responsabilità di fermare la violenza
In queste pagine intendo proporre, innanzi tutto, qualche breve considerazione sulla natura della guerra in corso in Ucraina e sul contesto generale in cui il conflitto ha preso corpo; e poi alcune riflessioni sul senso di ciò che stanno facendo – o che potrebbero fare – l’Unione europea e gli Stati Uniti di fronte al dilagare della violenza.
Guerra in Ucraina | Unife aderisce all’appello per la pace della CRUI
L’Università di Ferrara aderisce all’appello della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), profondamente preoccupata da quanto sta avvenendo in Ucraina, a sostegno di un’azione diplomatica forte e immediata.
Secondo il politologo Alessandro Colombo la guerra in Ucraina deriva dal fallimento dell’ordine internazionale. Con gravi conseguenze per il futuro
Un seminario co-organizzato da Unife fa il punto e disegna il ruolo del mondo accademico nella ricerca della pace
“In questi giorni abbiamo spesso sentito affermare che il conflitto tra Russia e Ucraina cambia tutto, che nulla sarà più come prima e che si tratta di un’aggressione non solo all’Ucraina ma al modello stesso di ordine internazionale che si è delineato negli ultimi trenta o quarant’anni. Io credo invece che dovremmo essere più cauti: questa aggressione non è un fattore distruttivo dell’ordine internazionale, ma, piuttosto, un prodotto della fine di quell’ordine. Viviamo già dentro il suo collasso e ci sono molti elementi che lo evidenziano.”