“L’accesso ai vaccini e ad altre risorse vitali non è ancora consentito a tutti i Paesi che ne hanno bisogno. Ciò è causato dalla concorrenza sleale, dal protezionismo e dal rifiuto da parte di alcuni Paesi, tra cui i membri del G20, di riconoscere reciprocamente i vaccini e i certificati vaccinali.” Queste le inequivocabili parole con cui il presidente russo Vladimir Putin ha richiamato i leader delle maggiori nazioni riunite a Roma nel tentativo di sbloccare l’impasse, dalle vaste implicazioni sanitarie e geopolitiche, che dura ormai da mesi.