Nei Paesi in guerra arrivano le epidemie e contagiano i Paesi vicini. Il punto dell’infettivologo Donato Greco

Colera: in Ucraina nelle zone allagate e in Nigeria nella Colera Road tappezzata di cadaveri. E torna la polio

Abbiamo osservato lo scoppio di focolai epidemici come diretta conseguenza di azioni belliche attualmente in corso” ha affermato Donato Greco , specialista in malattie infettive, igiene e sanità pubblica, epidemiologia e statistica sanitaria, intervenendo al Congresso mondiale degli igienisti “A world in turmoil” che si è svolto recentemente a Roma. E puntualmente i primi casi di colera si sono verificati in questi giorni nella regione di Kherson, sotto il controllo ucraino dopo le inondazioni provocate dall’esplosione della diga sul Dnipro. Ma altri esempi, purtroppo, non mancano: poliomielite, ebola, dengue, epatite E, meningite solo per citare i principali in atto.

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Non è una sanità per vecchi. Il nodo sono i servizi di prossimità

Ferrara caso emblematico. Seminario del Festival Asvis. Intervista ai medici Carlo Zanotti e Rino Cavallini

Che relazione c’è tra dinamica demografica e offerta di servizi sanitari? Oltre a un evidente rapporto quantitativo, per cui, in virtù dell’universalità delle prestazioni garantite dal nostro Servizio sanitario nazionale l’offerta deve raggiungere tutta la popolazione, c’è anche una complessa correlazione qualitativa fra la composizione demografica e la tipologia dei servizi e delle prestazioni necessari. Il caso della popolazione anziana è esemplare, ed è diventato importantissimo nei Paesi sviluppati; nel nostro in particolare.

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Gratuita la prevenzione farmacologica contro Hiv

Un passo importante contro l’epidemia nascosta, ma da sola potrebbe non bastare

Dopo un lungo percorso, non privo di ostacoli e rinvii, il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco ha recentemente approvato l’inserimento in fascia A per la Profilassi pre-esposizione (PrEP). La PrEP è il trattamento farmacologico per proteggersi dall’infezione del virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (Hiv), patogeno noto per causare la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Nel prossimo futuro, il farmaco sarà quindi rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale (Snn).

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AIDS, l’epidemia nascosta (2)

Italia: diminuiscono i casi, ma il rischio è la sottostima. Trasmissione soprattutto per via sessuale

In Italia l’infezione da HIV è in costante diminuzione Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, nel nostro Paese sono stati registrati 72.034 casi di Sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) conclamata, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Da allora sono stati fatti notevoli progressi per il trattamento di questa malattia, la cui incidenza è in costante diminuzione: nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile, ed è pari a poco più di 500 casi per anno.

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AIDS, l’epidemia nascosta (1)

Nel Mondo 38.4 milioni di persone vivono con il virus HIV. Determinante l’accesso ai farmaci: mentre in Africa continua la diffusione, l'Inghilterra potrebbe sconfiggerlo nel 2030

L’HIV non è un virus facile da combattere e, anche se negli ultimi trent’anni molti progressi sono stati fatti, l’obiettivo Onu di eradicare l’AIDS entro il 2030 non sarà raggiungibile. Dall’inizio dell’epidemia che risale ai primi anni Ottanta del secolo scorso, circa 84.2 milioni di persone sono state infettate con il virus HIV e 40.1 milioni sono morte per malattie legate all’AIDS.

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Covid, non è ancora finita: nuova variante attesa a breve

Mantenere alta l’attenzione, secondo gli organismi sanitari

La curva epidemica dei casi di Covid-19 diagnosticati in Italia negli ultimi trenta giorni appare coerente col bollettino epidemiologico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiornato al 6 novembre , che segnala un decremento globale dei nuovi casi di Covid-19 del 15% , complice anche una sottostima dovuta alla riduzione dell’attività di testing. Tuttavia lo stesso bollettino segnala nuove impennate di casi nella Regione del Pacifico occidentale tra cui spicca un incremento del 42% di nuovi casi in Giappone e del 24% nella Corea del Sud sinora maggiormente risparmiati dall’epidemia a testimonianza del fatto che non si è ancora esaurita.

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Covid e influenza: relazioni pericolose. È ora di prepararsi (2)

Ansia e stanchezza per il ritorno dell’influenza, secondo le ricerche, mentre il Covid-19 non demorde

Qual è l’atteggiamento degli italiani nei confronti di questa stagione invernale, dove vedranno il ritorno dell’influenza durante la pandemia da Covid-19 che ancora ci accompagna? Secondo la ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, un italiano su due si appresta a vivere con uno stato d’animo negativo la prossima stagione influenzale. Tra gli stati d’animo prevalgono ansia (23%), stanchezza (21%), tristezza (3,7%) e diffidenza (3,3%).
Le donne si dichiarano più in ansia degli uomini (27,1% vs 19,1%), e tra le fasce d’età, i più demotivati e sfiduciati sono i trentenni, mentre i giovanissimi si dividono tra ansiosi e indifferenti.

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Vaiolo delle scimmie: epidemia e pregiudizio per l’orientamento sessuale (1)

Sta avvenendo quanto accadde con l'AIDS, secondo Sandro Mattioli, presidente di Plus. Carlo Contini, infettivologo Unife, sottolinea il ruolo degli asintomatici e delle pluripatologie

Il vaiolo delle scimmie è una malattia con cui l’uomo convive ormai da decenni, ma della cui esistenza abbiamo preso coscienza solo da poco in Occidente. Al momento questo virus è stato rilevato in 107 Paesi nel mondo e, oltre a causare febbre e fastidiose lesioni cutanee, sta iniziando ad avere anche un forte impatto sociale: il rischio di un’epidemia di stigma e discriminazione. “Sto avendo un déjà vu rispetto alle prime diagnosi di HIV“ dichiara ad Agenda17 Sandro Mattioli, presidente dell’associazione Plus, persone LGBT+ Sieropositive.

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Giornata internazionale dell’aria pulita: l’inquinamento atmosferico è la principale minaccia per la salute

Pianura Padana tra le aree con contaminazione più alta. Fondamentale il monitoraggio per pianificare gli interventi, secondo il fisico Malagù di Unife

Il 7 settembre è la data stabilita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per la Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. Secondo l’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) l’inquinamento dell’aria costituisce oggi la maggiore minaccia ambientale per la salute umana, oltre ad avere pesanti impatti sul clima e sugli ecosistemi: vi è esposto infatti il novantanove percento del Mondo e si stima che causi ogni anno circa 7 milioni di morti premature (dovute principalmente a infarti e malattie polmonari).

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