Nonostante l’importante ripresa della circolazione virale e l’aumento dell’occupazione di posti letto negli ospedali, la campagna vaccinale anti Covid-19 non decolla, e a metà dicembre ha raggiunto appena il 10,2% degli over ottanta ed il 6,9% degli over sessanta. Successo degli open day che nella settimana fra il 15 ed il 21 dicembre hanno incrementato di quasi 233 mila unità il numero dei vaccini somministrati.
Tag: salute
Fuga dal Sistema sanitario: senza medici emergenze e chirurgie. Le borse di studio ora ci sono, ma le specializzazioni restano vuote. L’analisi di Carlo Alberto Volta, prorettore Unife
Stipendi, carichi di lavoro, concorrenza privata e sottofinanziamento. Dimenticata la lezione di Covid-19
“Rischiamo di non avere più la copertura della rete delle urgenze-emergenze, di non avere anestesisti, chirurghi generali e nemmeno chirurghi delle varie branche specialistiche che si sono sviluppate negli anni.” È questo, in sintesi, il quadro tracciato da Carlo Alberto Volta, direttore della Scuola di anestesia e rianimazione dell’Università di Ferrara con l’incarico di direzione del Dipartimento di interaziendale di emergenza di Ferrara, a proposito della “diserzione” del personale sanitario dalle specializzazioni mediche strategiche per il buon funzionamento del Sistema sanitario nazionale (Ssn). Delle cause complesse di questo grave fenomeno, abbiamo parlato con il professor Volta, che è anche vicedirettore del Dipartimento di medicina traslazionale per la Romagna e prorettore alla sanità dell’Università di Ferrara.
Rapporto Gimbe sulla sanità pubblica: a rischio universalità, uguaglianza ed equità nel Servizio sanitario nazionale
Diminuisce la spesa e siamo sotto la media Ocse e Ue anche per quanto riguarda il personale. Si allontanano e peggiorano gli obiettivi del Pnrr
“I principi fondanti del Servizio sanitario nazionale (Ssn), universalità, uguaglianza, equità, sono stati traditi.” Esordisce così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, alla presentazione del sesto Rapporto sul Ssn, avvenuta il 10 ottobre presso il Senato della Repubblica.
I tagli alla sanità rappresentano oggi una tendenza a livello globale, mentre aumentano le disuguaglianze nell’accesso alle cure. Non fa eccezione il nostro Paese, nel quale da oltre quindici anni prosegue l’indebolimento del Ssn, con il crescente rischio di passare da un sistema nazionale basato su un diritto costituzionale a ventuno sistemi regionali regolati dal libero mercato.
A SCUOLA DI AGENDA17 Sanità: privatizzazione, tagli e disuguaglianze aumentano in tutto il Mondo. Individuare diagnosi e cure e monitorarne i risultati
Disatteso l’Obiettivo 3 dell’Agenda Onu 2030 sull’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria
Cosa sta succedendo nel Mondo alla sanità dopo la durissima prova del Covid-19, che sembrava aver convinto tutti della necessità di interventi pubblici massicci ed equamente accessibili alle persone e sul territorio? Da diverse organizzazioni nazionali e internazionali arrivano dati e testimonianze di uno slittamento progressivo della sanità in tutto il Mondo verso la privatizzazione.
Italia 14esima in Europa per numero di medici in rapporto agli abitanti. E sono fra i più vecchi
Il rapporto Eurostat
Eurostat ha recentemente pubblicato un aggiornamento relativo al personale medico nell’Unione europea (Ue). Nel 2021 i medici praticanti in Ue erano circa 1,82 milioni, di cui 243mila nel nostro Paese, per numero assoluto secondo solo alla Germania (377mila).
Tuttavia se si considera il numero dei medici in rapporto al numero di abitanti, aumentato in quasi tutti gli Stati dell’Ue tra il 2016 e il 2021, l’Italia si colloca al 14° posto con circa 400 medici ogni 100mila abitanti. Grecia e Portogallo hanno registrato il numero più alto di medici abilitati all’esercizio della professione, rispettivamente 629,2 e 562 ogni 100mila abitanti, seguite dall’Austria (540,9).
Uno solo per domarli tutti: avanza la ricerca per vaccini a mRNA universali contro i coronavirus, e non solo
Mentre riparte la campagna vaccinale contro Covid-19 per gli over 60, si profilano nuove strategie
Il Ministero della salute sta per lanciare, in concomitanza con quella antinfluenzale, la nuova campagna vaccinale contro il Covid-19, non obbligatoria. Saranno disponibili vaccini aggiornati che tengono conto delle nuove varianti e di quanto abbiamo imparato durante la pandemia.
Istat, quanto siamo lontani dall’assicurare salute e benessere per tutti
L’obiettivo 3 dell’Agenda 2030 ONU misurato secondo nove parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha redatto anche quest’anno il rapporto SDGs 2023 (Sustainable Development Goals) per illustrare la situazione attuale del nostro Paese rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu). Per quanto riguarda l’obiettivo 3, riportiamo l’andamento di alcuni parametri da noi considerati già un anno fa.
Giornata mondiale delle epatiti
Il 28 luglio, data di nascita di Baruch Blumberg, il Premio Nobel che ha scoperto il virus dell’epatite B, si celebra la “Giornata mondiale delle epatiti”.
I finanziamenti di Ue e Banca mondiale per lo sviluppo verso la sanità privata. La salute è sempre più privilegio dei ricchi, e le disuguaglianze aumentano
Se in Italia la povertà è sempre più multidimensionale, come abbiamo visto con l’ultimo report Caritas, nel resto del Mondo la situazione non è certo migliore, in particolare sul fronte sanitario.
Nuovi farmaci dall’Intelligenza artificiale. Non è (per ora) un nuovo paradigma, ma la tecnologia corre (2)
Freni alla ricerca: interessi delle Pharma e dati insufficienti. Non si perdono posti di lavoro. Garantire accesso universale
Nell’ambito della drug discovery, lo sviluppo di nuovi antibiotici è un punto cruciale, vista la portata del fenomeno dell’antibiotico resistenza (Antimicrobial Resistance, AMR).
Nonostante l’urgenza, l’antibiotic-discovery, è stagnante per motivi prevalentemente economici. Strumenti di IA rappresentano un valido aiuto per tagliare tempi e costi di produzione, ma non senza limitazioni.
Nuovi farmaci dall’Intelligenza artificiale. Non è (per ora) un nuovo paradigma, ma la tecnologia corre (1)
L’IA affronta l'antibiotico resistenza, letale come Covid-19. Analisi di: Costantino, Uniparma; Stokes, McMaster University; Zese Unife
“Negli ultimi anni, gli approcci computazionali sono diventati sufficientemente robusti e abbastanza sofisticati per influenzare significativamente il modo in cui identifichiamo i farmaci” afferma Jonathan M Stokes, professore associato alla McMaster University in Canada. Ne è un esempio il suo lavoro, recentemente pubblicato sulla rivista Nature chemical biology, in cui ha utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per identificare un antibiotico contro il batterio multiresistente Acinetobacter diffuso in molti ospedali.
Covid-19: l’emergenza non c’è più ma il virus sì. Prepariamoci!
Casi e decessi continuano. In ritardo il piano vaccinale, le reti diagnostiche e la sanità territoriale. Il punto dell’infettivologo Donato Greco
La fine della pandemia, dichiarata all’inizio di maggio dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)Tedros Ghebreyesus, ha significato la fine delle restrizioni che per tre anni hanno regolamentato i rapporti sanitari internazionali, il trasporto di merci o il trasporto di persone da un paese all’altro, ma non vuol dire che il virus non circola e che non ci sia più un rischio correlato alla sua diffusione. Se il virus continua a circolare i pazienti fragili sono sempre a rischio di una patologia severa, quindi di ospedalizzazione e di morte. In Italia nell’ultimo mese si sono registrati quasi 42.600 nuovi casi e 246 decessi.