Rispetto alle droghe d’abuso tradizionali, le Nuove sostanze psicoattive (Nsp) sono più economiche, più facili da acquistare e spesso il loro non-regolamento le rende molto attraenti, soprattutto tra i più giovani. Basta un solo click per trasformare gli adolescenti in vere e proprie cavie da laboratorio per questi nuovi prodotti.
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Tossicodipendenza 2.0: il mercato è stato invaso da un vasto ed eterogeneo insieme di nuove molecole psicotrope estremamente pericolose
Non solo il famigerato fentanyl: in Europa viene individuata una sostanza alla settimana
La nuova tossicodipendenza sta emergendo sempre di più a causa dell’utilizzo delle cosiddette Nuove sostanze psicoattive (Nsp). Le Nsp sono sostanze, di origine naturale o sintetica, che imitano gli effetti delle droghe tradizionali ma i cui effetti farmacologici e collaterali sono ancora poco conosciuti.
Covid e influenza: relazioni pericolose. È ora di prepararsi (2)
Ansia e stanchezza per il ritorno dell’influenza, secondo le ricerche, mentre il Covid-19 non demorde
Qual è l’atteggiamento degli italiani nei confronti di questa stagione invernale, dove vedranno il ritorno dell’influenza durante la pandemia da Covid-19 che ancora ci accompagna? Secondo la ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, un italiano su due si appresta a vivere con uno stato d’animo negativo la prossima stagione influenzale. Tra gli stati d’animo prevalgono ansia (23%), stanchezza (21%), tristezza (3,7%) e diffidenza (3,3%).
Le donne si dichiarano più in ansia degli uomini (27,1% vs 19,1%), e tra le fasce d’età, i più demotivati e sfiduciati sono i trentenni, mentre i giovanissimi si dividono tra ansiosi e indifferenti.
La pandemia ha aumentato i disturbi mentali, soprattutto nei giovani. Lo stigma persiste, ma le risorse investite per la cura della salute mentale restano insufficienti (2)
In Italia è carente l’intervento tempestivo e molti faticano a chiedere aiuto
In Italia, dal 2013 è in vigore il Piano d’azione nazionale per la salute mentale (Pansm), che definisce gli obiettivi di salute per la popolazione e gli strumenti per conseguirli. Le aree di intervento individuate come prioritarie riguardano l’intervento precoce, i disturbi comuni (ad alta incidenza, come depressione e disturbi d’ansia), i disturbi gravi e persistenti e i disturbi di infanzia e adolescenza.
La pandemia ha aumentato i disturbi mentali, soprattutto nei giovani. Lo stigma persiste, ma le risorse investite per la cura restano insufficienti (1)
L’incidenza delle patologie aumenta nei Paesi ricchi, che sono però quelli che investono meno
“Il problema dello stigma nei confronti dei disturbi mentali è ancora oggi molto evidente, in particolare nei Paesi occidentali. L’essere affetti da un disturbo psichico è spesso ricondotto a una vulnerabilità della persona, un’incapacità di mettere in atto la propria forza di volontà o reagire alla vita. Quindi la sofferenza psichica è percepita come qualcosa inerente l’essere deboli, incapaci e di cui vergognarsi personalmente, con quanto ne consegue in termini di diagnosi precoce e precoci cure.” È quanto afferma ad Agenda17 Luigi Grassi, docente di Psichiatria presso l’Università di Ferrara.