Il Pil dell’Italia è cresciuto più al Sud. Ma resta il divario con il Nord. Salari bassi, imprese piccole, laureati in fuga sono le cause principali

Il Paese ha fatto meglio dell’Europa, ma ha accumulato un ritardo ventennale, segnala l’economista Annamaria Nifo

L’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez) ha stimato che, nel 2023, il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia è cresciuto rispetto all’anno precedente di +0,9% al di sopra della media europea (+0,4%). A questa crescita hanno contribuito in maniera difforme le quattro macroaree italiane: il Mezzogiorno +1,3%, il Nord-Ovest +1%, il Nord-Est +0.9% e il Centro +0.4%. La crescita del Mezzogiorno si deve principalmente agli investimenti nelle opere pubbliche, nel Nord, invece, la minore crescita è dipesa dal calo del valore aggiunto dell’industria e dell’agricoltura penalizzata dai fattori climatici avversi. 

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