Il consumo di medicinali non è mai stato così elevato. Secondo stime dell’IMS Institute for Healthcare Informatics, nel 2020 sono state somministrate 4500 miliardi di dosi a livello globale. Sebbene i benefici siano innegabili, non mancano gli effetti collaterali, tra i quali, oltre al fenomeno dell’antibioticoresistenza, rientra anche il problema del loro smaltimento.
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Giornata internazionale dell’aria pulita: l’inquinamento atmosferico è la principale minaccia per la salute
Pianura Padana tra le aree con contaminazione più alta. Fondamentale il monitoraggio per pianificare gli interventi, secondo il fisico Malagù di Unife
Il 7 settembre è la data stabilita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per la Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. Secondo l’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) l’inquinamento dell’aria costituisce oggi la maggiore minaccia ambientale per la salute umana, oltre ad avere pesanti impatti sul clima e sugli ecosistemi: vi è esposto infatti il novantanove percento del Mondo e si stima che causi ogni anno circa 7 milioni di morti premature (dovute principalmente a infarti e malattie polmonari).
Stop ai pesticidi in Unione europea, la Commissione europea e gli ambientalisti chiedono un cambio di passo
L’approvazione del “Pacchetto natura” potrebbe rivoluzionare la nostra agricoltura. L’appello delle associazioni ai ministri Speranza e Patuanelli
La coalizione Cambiamo agricoltura, a cui aderiscono tra gli altri il World Wildlife Fund (WWF), la Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu) e Slow Food, ha una richiesta particolare per il Ministro della salute Roberto Speranza e il Ministro alle
politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Vogliono infatti che i ministri donino un campione dei loro capelli.
Amazzonia, nuovo insediamento per la comunità di Piquiá in lotta da vent’anni contro l’inquinamento
Finalmente lontano dai fumi tossici della siderurgia. La testimonianza di Padre Dario Bossi
Nell’Amazzonia orientale brasiliana c’è una comunità che soffre di gravi malattie respiratorie per l’inquinamento causato dalle industrie siderurgiche e dai processi di estrazione mineraria. Questa comunità vive a Piquiá de Baixo, un sobborgo di Açailandia, nello Stato del Maranhã, e ha deciso di lottare per il diritto alla salute. Dopo oltre vent’anni di rivendicazioni per la riparazione delle violazioni subite, gli abitanti della baraccopoli hanno ora ottenuto il diritto al prossimo reinsediamento in un nuovo quartiere, sufficientemente lontano dai fumi tossici, denominato Piquiá da conquista.
Anche lo Spazio è una risorsa esauribile
Detriti in orbita a causa di un nuovo incidente. Rischi per i satelliti e l’industria aerospaziale
Quando si parla di consumo responsabile, in particolare per quanto riguarda la gestione sostenibile delle risorse e la riduzione degli scarti, l’attenzione è concentrata sugli ambienti terrestri e acquatici. Ma esiste un altro “ambiente” nel quale le questioni di sostenibilità sono sempre più problematiche: lo Spazio. Recentemente la Space Force statunitense, la nuova branca delle forze armate americane responsabile delle attività militari aerospaziali, con un tweet ha confermato l’esplosione in orbita di un razzo di fabbricazione russa, che si è frantumato in almeno sedici pezzi.
Uccelli migratori, “notte scura, migrazione sicura!”
Lo slogan delle Nazioni unite contro l’inquinamento luminoso. Disorientamento, cambi di abitudine e morte i pericoli per l’avifauna
Per la giornata mondiale degli uccelli migratori, che quest’anno cade il 14 maggio, le Nazioni unite hanno scelto il tema dell’inquinamento luminoso.
La risoluzione “Light pollution guidelines for wildlife” del CMS (Convention on Migratory Species delle Nazioni unite) di febbraio 2020 sottolinea che “l’inquinamento luminoso da luce artificiale altera il naturale susseguirsi di luce e buio negli ecosistemi e, aumentando ogni anno del 2%, provoca seri problemi a molte specie di uccelli.”
A trent’anni da Rio de Janeiro l’Umanità al bivio
La sostenibilità è ancora un obiettivo lontano. Cosa abbiamo sbagliato, perché e cosa dovremmo fare
Coloro che si occupano di sostenibilità sanno che quest’anno si celebrano diversi anniversari importanti: cinquant’anni dalla prima storica Conferenza di Stoccolma durante la quale per la prima volta si posero al centro della riflessione internazionale le questioni dell’inquinamento e della protezione dell’ambiente; cinquant’anni dall’evento – minore ma intellettualmente più rilevante – della Conferenza del Dai Dong, summit indipendente organizzato proprio a Stoccolma in preparazione della conferenza ONU; cinquant’anni dalla pubblicazione del primo famosissimo rapporto “The Limits to Growth”, elaborato da alcuni scienziati del Massachusetts Institute of Technology di Boston, coordinati da Donella Meadows, a cui si era rivolto Aurelio Peccei, il visionario industriale e manager fondatore del Club di Roma; infine, trent’anni dal primo Summit della Terra di Rio de Janeiro durante il quale il concetto di sviluppo sostenibile, definito nel 1987 da Gro Harlem Brundtland, venne presentato al mondo.
L’urlo di dolore del mare
La foto di Michael Watson “A distressing matter” ritrae una foca che urla di dolore impigliata in una rete da pesca abbandonata
La foto, scattata sulle coste del Lincolnshire (Regno Unito), mette in evidenza uno dei principali problemi dei mari e degli oceani: la presenza silenziosa di reti da pesca abbandonate.
Contributi al dialogo – Il caso del verde pubblico a Ferrara
Contrasto al business, buone pratiche e collaborazione istituzionale
Il 21 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle foreste. L’ha deciso l’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 2013, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dell’importanza del patrimonio arboreo per la sopravvivenza del Pianeta. Da allora questa consapevolezza è continuamente aumentata, fino a diventare uno dei temi centrali della Conferenza sul clima di Glasgow, COP26.
Una nuova legislazione europea sulle plastiche. Con il parere dei cittadini
La Commissione europea ha lanciato una consultazione online
C’è tempo fino al 15 marzo per partecipare alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea per chiarire il ruolo che le plastiche a base biologica, biodegradabili e compostabili possono avere nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, in linea con il Green Deal europeo.
Storico accordo Onu per fermare l’inquinamento da plastica. Ma bisogna monitorare nuove sostanze e rischi ignoti
L’80% di molecole immesse nell’ambiente è ancora da valutare
Gli Stati membri delle Nazioni unite all’Assemblea delle nazioni unite per l’ambiente (United Nations Environment Assembly UNEA-5.2) hanno deciso all’unanimità di elaborare un Trattato giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica. E’ un impegno solenne accolto con grande favore e, persino commozione, da parte dei delegati presenti. Ma occorrerà un grande e difficile impegno per conseguire risultati concreti. Un passaggio prioritario e fondamentale per la riduzione dell’inquinamento da sostanze di sintesi come la plastica è quello di conoscere ciò che viene immesso nell’ambiente. Ma siamo molto lontani da questo obiettivo.
India, bagno sacro nella schiuma tossica
Il fotografo Manish Rajput ritrae alcuni fedeli immersi nelle acque inquinate del fiume Yamuna
In India, i devoti al Dio del Sole Surya e alla Dea Shashthi Devi hanno celebrato l’ultima edizione del festival religioso hindu Chhath Puja immersi nelle schiume tossiche del fiume sacro indiano Yamuna e sotto una cappa di smog.