Nel racconto evangelico dell’Epifania, i Re Magi giunsero a Betlemme seguendo la luce di una stella cometa. In quel tempo l’inquinamento luminoso non c’era. Oggi è diventato così invadente da cancellare la visione del cielo stellato e da costituire un problema anche per la conservazione della biodiversità.
Tag: inquinamento luminoso
“a riveder le stelle”
Inquinamento luminoso per quattro quinti dell’Umanità. L'Italia coinvolta al 90%. Via Lattea invisibile dalla Pianura padana. Le Dolomiti tra le poche oasi che ancora regalano un cielo stellato
L’Italia e la Corea del Sud sono i paesi del G20 con la più alta incidenza di inquinamento luminoso, l’alterazione del livello di illuminazione naturale notturna causata da fonti luminose di origine antropica. Secondo l’Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso, oltre l’80% della popolazione mondiale vive sotto cieli inquinati dalla luce, una percentuale che sale fin oltre il 99% se si considera esclusivamente la popolazione di Stati Uniti ed Europa.
Uccelli migratori, “notte scura, migrazione sicura!”
Lo slogan delle Nazioni unite contro l’inquinamento luminoso. Disorientamento, cambi di abitudine e morte i pericoli per l’avifauna
Per la giornata mondiale degli uccelli migratori, che quest’anno cade il 14 maggio, le Nazioni unite hanno scelto il tema dell’inquinamento luminoso.
La risoluzione “Light pollution guidelines for wildlife” del CMS (Convention on Migratory Species delle Nazioni unite) di febbraio 2020 sottolinea che “l’inquinamento luminoso da luce artificiale altera il naturale susseguirsi di luce e buio negli ecosistemi e, aumentando ogni anno del 2%, provoca seri problemi a molte specie di uccelli.”