Da inizio 2025 l’Osservatorio mobilità urbana sostenibile, a cura di Clean Cities Campaign (coalizione europea di oltre 100 Organizzazioni non governative, Ong), associazioni ambientaliste, movimenti di base e organizzazioni della società civile ha iniziato a rilevare mensilmente i dati diffusi dalle stazioni di monitoraggio, gestite dalle Agenzie regionali protezione ambiente e Agenzie provinciali protezione ambiente, relativi alla qualità dell’aria e alle medie giornaliere di polveri sottili e biossido di azoto nelle principali città italiane.
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L’inquinamento atmosferico assedia le città. È stato così l’anno passato e così è anche in quello nuovo. I dati e le ricerche epidemiologiche
Danni per la salute anche con i valori attualmente consentiti. Ma con l’adeguamento all’Oms saremo fuori norma
Nel 2024, venticinque città, su novantotto di cui si disponeva del dato, hanno superato i limiti di legge per le PM10 (trentacinque giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), con 50 stazioni di rilevamento – dislocate in diverse zone dello stesso centro urbano.
In cima alla classifica troviamo Frosinone (Frosinone scalo) per il secondo anno consecutivo con settanta giorni oltre i limiti consentiti, seguita da Milano con una centralina (via Marche) che ha contato sessantotto superamenti e altre quattro oltre i limiti di legge.
Inquinanti eterni: la bonifica in Europa potrebbe costare fino a 2 trilioni di euro
Secondo gli esperti, le aziende disinformano secondo la strategia della ‘distopia normativa’: una narrazione sproporzionata delle conseguenze sociali ed economiche delle direttive
Fino a 2mila miliardi di euro in vent’anni. Questo il costo per bonificare tutta l’Europa dai cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), calcolato dall’inchiesta Forever Lobbying Project che ha coinvolto quarantasei giornalisti e ventinove media partner in sedici Paesi, assieme a un gruppo di diciotto esperti. L’inchiesta ha anche analizzato le tesi dei gruppi di lobbying che difendono le industrie chimiche e dimostrato come siano false o fuorvianti.
Microplastiche anche nei testicoli. Nuovi studi confermano la loro presenza nel corpo di umani e animali oltre che nell’ambiente
E l’Italia non rispetta le norme europee per ridurre i rifiuti
È di pochi giorni fa la decisione della Commissione europea di emettere una procedura d’infrazione a carico dell’Italia per non aver recepito pienamente e correttamente la direttiva sulla plastica monouso e aver violato le norme sulla trasparenza del mercato unico. Eppure, anche gli studi più recenti confermano l’urgenza del problema: tracce di microplastiche sono state infatti rinvenute nei testicoli umani e animali, a riprova della loro ormai pervasiva presenza e dei danni potenziali alla salute, oltre che all’ambiente.
Occorre ridurre ancora molto le emissioni in atmosfera, fattore di rischio decisivo per la salute
Il rapporto Snpa delinea i miglioramenti di un decennio ma l’obiettivo è lontano. Pendolaria di Legambiente segnala il grave ritardo del trasporto urbano
“Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi ambientali per la salute.” Ed è necessario “individuare e attuare rapidamente strategie aggiuntive rispetto a quelle già implementate, atte a ridurre significativamente l’inquinamento atmosferico, tenuto conto del fatto che i livelli attuali sono superiori, in larga parte del paese, ai valori limite proposti e ai valori guida dell’OMS. La strada da percorre è ancora lunga e richiede un’ulteriore – particolarmente rilevante – riduzione delle emissioni”. Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) sintetizza cosi nel rapporto sulla qualità dell’aria in Italia recentemente pubblicato ciò che è necessario fare, pur in un quadro decennale di progressivo miglioramento.
L’inquinamento dell’aria in Europa resta il principale fattore di rischio ambientale per la salute. Ma emissioni e decessi sono in calo (2)
Forte correlazione con le morti per Covid-19
Nonostante i dati sull’inquinamento atmosferico in Europa siano in miglioramento, l’esposizione agli inquinanti dell’aria rimane un forte problema per la salute della popolazione, in particolare su malattie respiratorie come il Covid-19.
L’inquinamento dell’aria in Europa resta il principale fattore di rischio ambientale per la salute. Ma emissioni e decessi sono in calo (1)
In Italia mortalità doppia della media
In questi mesi in molte città della Pianura Padana si è registrato per più giorni un livello di inquinamento dell’aria molto superiore ai valori massimi previsti dalla legge. Per buona parte del Nord Italia il problema non è nuovo e ha carattere sistemico dovuto alla presenza di grandi città, centri industriali e allevamenti, oltre a subire le caratteristiche geografiche della Pianura padana.
E le conseguenze sulla salute degli abitanti, confermano gli ultimi dati, sono gravissime.
Liberarsi dalla plastica è possibile. L’associazione Plastic Free premia i migliori
Un modello complesso di collaborazione fra volontari, amministrazioni, soggetti della cultura, formazione e sport, secondo Felletti Spadazzi, referente Plastic Free Ferrara
Sono 111 le amministrazioni locali italiane, con in testa Milano, Firenze e Torino, recentemente aggiudicatesi il riconoscimento di “Comuni Plastic Free 2024”, nell’ambito della terza edizione dell’iniziativa promossa da Plastic Free Onlus, organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 al contrasto dell’inquinamento da plastica.
I premi, a forma di tartaruga, verranno consegnati alle amministrazioni comunali il 9 marzo.
The only way to see the Milky Way
Foto seconda classificata al Copernicus Photo Contest
Nel racconto evangelico dell’Epifania, i Re Magi giunsero a Betlemme seguendo la luce di una stella cometa. In quel tempo l’inquinamento luminoso non c’era. Oggi è diventato così invadente da cancellare la visione del cielo stellato e da costituire un problema anche per la conservazione della biodiversità.
Air Break: combattere l’inquinamento dell’aria. Anche con un concorso di immagini
Meno informazioni, più azioni, secondo un’indagine sulla popolazione
L’aria è un elemento essenziale per la vita. La Pianura Padana è tra le zone più inquinate d’Europa e con la qualità dell’aria peggiore. Nell’ambito della Festa dell’Aria, organizzata dal progetto AIR-BREAK, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara ha indetto il contest “Storie d’Aria”.
Quando inizia l’Antropocene? forse con le plastiche. Ci fa paura, così lo neghiamo, avverte Telmo Pievani
È un iperoggetto, pensabile solamente intrecciando geologia e cultura, e servono narrative diverse
Buttato lì quasi per scherzo dal geochimico Paul Crutzen al convegno del Programma Internazionale Geosfera-Biosfera del 2000, il termine Antropocene in poco tempo ha preso a vivere di vita propria. Sfuggendo dalle mani della ristretta comunità scientifica per piombare in mille altri ambiti, dagli studi umanistici e sociali al mondo della letteratura e fino alle varie forme d’arte.
L’Unione Europea verso la messa al bando degli “inquinanti eterni” (2)
Comitati di mamme (Vicenza) e cittadini (Alessandria) chiedono bonifiche dai PFAS, difficili da realizzare secondo Pasti di Unife
È attualmente in via di svolgimento la consultazione pubblica dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (European Chemicals Agency, ECHA) sulla proposta di restrizione a produzione e uso delle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), presentata da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia e motivata soprattutto dai rischi posti alla salute umana. Nel frattempo, nel Mondo si discute anche sui limiti per l’acqua potabile.