Nella foto un giaguaro si risveglia dopo le iniezioni di cellule staminali, somministrate per accelerare la rigenerazione dei tessuti ustionati a causa degli incendi del 2020 nella zona del Pantanal, nel Brasile occidentale.
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Anno record di incendi in Europa (2)
Il Carso a fuoco questa estate: un grande laboratorio delle cause ambientali e dei possibili interventi di gestione partecipata, secondo Giorgio Alberti, Università di Udine
Da metà luglio a inizio agosto, una serie incessante di focolai incendiari si è avvicendata nei boschi del Carso al confine tra Italia (Province di Gorizia e Trieste) e Slovenia. Le fiamme si sono propagate con un’intensità mai vista prima mettendo a repentaglio, sul fronte italiano, l’intera area compresa tra Gorizia, Monfalcone e Trieste: vie di collegamento chiuse per diversi giorni, alcuni centri abitati evacuati, interruzioni della linea elettrica, chiusura temporanea di stabilimenti industriali e attività commerciali, picchi di polveri sottili tanto elevati da richiedere l’uso delle mascherine ffp2.
Anno record di incendi in Europa (1)
Numero e vastità degli incendi aumentano ogni anno. Colpa del clima, secondo Giovanni Bacaro dell'Università di Trieste. Ma possiamo invertire la tendenza
Un’estate più rovente che mai, quella che si è appena conclusa. Oltre alla protratta siccità e alle temperature mai così alte – basti pensare ai famosi 40 gradi di Londra – quest’anno è stato da record anche per il numero e l’estensione degli incendi divampati in tutta Europa.
Secondo i dati del Sistema informativo europeo degli incendi forestali (European Forest Fire Information System, EFFIS), finora sono andati in fumo 770.658 ettari di boschi e foreste – un’estensione pari a tre volte il Lussemburgo – nel corso di 2570 episodi che hanno interessato svariate porzioni del nostro continente, anche in regioni che di solito non sono colpite in modo significativo da questo tipo di eventi.
Le foreste europee sono sempre più vulnerabili
A causa dei cambiamenti climatici circa il 60% delle foreste sta perdendo le proprie difese naturali contro incendi, parassiti e altri eventi atmosferici.
Con l’aumento di temperatura globale di circa 0,5 gradi che si è verificato dopo il 2000, incendi, attacchi di parassiti e colpi di vento rischiano di danneggiare nei prossimi anni circa 33,4 miliardi di tonnellate di biomassa forestale; è quanto rileva uno studio condotto da Giovanni Forzieri, ricercatore presso il Joint Reserch Centre della Commissione europea, nel febbraio 2021 su Nature Communications.
DOSSIER “GIUDIZIO UNIVERSALE” Luca Mercalli: ci rimane poco tempo; la causa climatica è la “Causa del secolo”
“Io credo – afferma Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana (Smi) -, che la politica sia sottoposta a una enorme quantità di pressioni, sia economiche sia sociali. Il modo di affrontare il problema, non solo climatico ma ambientale, con effetti cioè anche sulla biodiversità e sull’inquinamento, ha due punti deboli: realizza il suo obiettivo su tempi lunghi e non assicura che lo sforzo prodotto localmente sia associato a quello di altri Paesi, cioè che si agisca su scala ampia se non globale, come un approccio serio richiederebbe.”
Fiamme elettriche
Nella foto di Noah Berger, un palo dell’elettricità brucia durante uno dei molti incendi della West Coast degli Stati Uniti (Doyle, California)
La qualità dell’aria in America supera i limiti di pericolo per la salute: l’Air Quality Index (AQI) nel nord della California ha superato il valore limite di 150, arrivando a 170 e a 364 al confine con il Canada. In Italia, il 2020 è stato il 5° anno più caldo dal 1961 con un aumento di temperatura di +1,56 °C (dati Ispra): è il 24° anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla norma.
Lacrime che bruciano
La foto by @thaibana.vn (Vietnam), fra le immagini finaliste al photo contest #ClimateChange2020, mostra una bambina in lacrime impaurita per l’incendio causato dalla deforestazione (Località: Kon Tum, Vietnam). Credit: VIA AGORA / JAM PRESS