Cpr: muri e gabbie

Immagine satellitare del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli a Milano, parte del progetto “Chiusi dentro. Dall’alto” di PlaceMarks, Altreconomia e RiVolti ai Balcani

Nell’immagine satellitare si nota il muro di cemento con le torrette e i cortili recintati da gabbie. Il Cpr è stato commissariato da dicembre 2023, ma le condizioni di vita rimangono disumane secondo le organizzazioni civili. Le immagini satellitari esclusive eseguite da PlaceMarks mostrano i campi presenti in tutta Europa: soluzione per bloccare, respingere e confinare: marginalizzazione invece di pianificazione urbana.

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Milioni di persone in movimento nel Mondo: il nostro è il “Secolo mobile”. Per i ricchi non ci sono problemi, ma per molti è illegale

La prospettiva storica di Gabriele del Grande spiega perché abolire il divieto di viaggio dei poveri

La Ue ha votato il nuovo patto sui migranti che da alcuni è ritenuto un patto storico con il parziale superamento dell’accordo di Dublino. In un momento in cui dall’Italia all’America, dal Regno Unito all’Australia le leggi sull’immigrazione diventano sempre più stringenti, il tema della migrazione è al centro dell’agenda politica dei tanti Paesi che andranno a votare nel prossimo futuro ed è difficile immaginare un mondo con le frontiere aperte.

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Migranti: Stati Uniti e Unione Europea sempre più blindati

Ue registra un sesto degli arrivi rispetto agli USA, ma i morti sono sei volte di più

Secondo la U.S. Customs and Border Protection (CBP), da gennaio a settembre 2023 le forze dell’ordine hanno fermato 1.756.652 persone al confine fra Messico e Stati Uniti (Usa). I migranti provengono maggiormente da Messico (30,9%), Venezuela (12,9%), Guatemala (10%) e Honduras (9,8%). Nello stesso periodo, Frontex ha registrato 278.805 ingressi irregolari nell’Unione Europea (Ue), tenendo in considerazione sia le rotte via mare (Mediterraneo e Isole Canarie) che quelle via terra (Balcani e confine orientale).

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Sempre più donne migranti intrappolate all’imbuto d’Europa

Assistenza sanitaria negata, notti nei container, rischio di sfruttamento sessuale

La “doppia violenza” che le donne migranti subiscono in Italia si concretizza anche al confine italo-francese, dove sono in aumento respingimenti e violazioni dei loro diritti, come testimonia il report “Inter-rotte” dell’associazione umanitaria WeWorld. A causa della reintroduzione dei controlli alle frontiere nel 2015 da parte del governo francese, sono migliaia le persone, provenienti sia dalla rotta balcanica che da quella mediterranea, che rimangono bloccate a Ventimiglia: motivo per cui la città è stata soprannominata “imbuto d’Europa”.

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Un nuovo modello di accoglienza per studenti rifugiati

Quando si pensa alla difficile condizione di rifugiati, raramente si considera che tra i diritti umani negati alle persone che lasciano il proprio Paese per timore di essere perseguitati a causa di ragioni politiche, economiche, sociali o religiose, ci sia anche quello dell’accesso all’istruzione.

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