Il lavoro è un fattore mobile: se non è remunerato adeguatamente porta il lavoratore a spostarsi; per cui sempre più spesso, dopo la laurea, i giovani italiani guardano all’estero per un’opportunità di carriera.
“In tutti i Paesi avanzati – afferma ad Agenda17 Annamaria Nifo, docente di Economia applicata presso il Dipartimento di economia management e metodi quantitativi dell’Università del Sannio – avere un titolo di studio terziario conviene perché garantisce migliori livelli di occupazione; in Italia invece il beneficio della laurea è minore. La laurea in Italia ripaga poco dell’investimento.”
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Più li istruiamo, più li perdiamo. Per la prima volta, secondo Svimez, i laureati in fuga dal Sud del Paese superano i lavoratori non qualificati
Obiettivo 4 L’istruzione di qualità e per tutti è un obiettivo utile ma ambizioso
Occorre sviluppare competenze elevate, tra cui quella digitale, secondo il pedagogista Paolo Frignani
Pensiero critico, competenze collaborative e nuove tecnologie sono la chiave per lo sviluppo sostenibile del Pianeta. Troppi NEET nel nostro Paese: occorre contrastare l’abbandono.
Contributi al dialogo – Le minacce alla vita sul Pianeta si vincono solo con i giovani cambiando strategie politiche, economiche e culturali
Pubblichiamo un estratto del discorso di Mariantonietta Falduto, presidentessa del Consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara, tenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2021/22
Il periodo storico nel quale ci troviamo è carico di una pluralità di minacce che mettono in discussione la vita degli esseri umani sul Pianeta: dalla pandemia, alla crisi post-pandemica; dal conflitto in Ucraina, all’aumento dell’inflazione; dall’intensificazione dei cambiamenti climatici, all’immobilismo di chi dovrebbe intervenire e risolvere questi problemi.
Afghanistan: le ragazze non torneranno più a scuola
Il governo dei talebani ha disatteso tutte le aspettative delle giovani donne che speravano di poter riprendere dal 21 marzo gli studi nelle scuole di istruzione secondaria, interrotti per oltre sette mesi dalla presa di potere dello scorso agosto. Come riporta the Guardian, il 23 marzo il Ministero dell’istruzione talebano ha infatti annunciato la chiusura delle scuole oltre il sesto grado per un tempo indefinito, o fino a quando saranno adottati regolamenti scolastici in linea con “i principi della legge islamica e della cultura afghana”, incluse ulteriori restrizioni sull’abbigliamento delle ragazze.
SPECIALE 8 MARZO Educazione sessuale: costruire fiducia tra giovani e istituzioni
La scuola è uno spazio strategico
“L’educazione sessuale e l’informazione sui metodi contraccettivi al momento sono delegate alle famiglie, ma devono essere inserite in programmi gestiti dalla sanità in sinergia con le istituzioni scolastiche – afferma ad Agenda17 la senatrice Paola Boldrini, vicepresidente della Commissione igiene e sanità –. La scuola deve essere la dimensione della crescita e del confronto, e gli stessi insegnanti devono essere formati su queste tematiche. I programmi devono essere aggiornati e coordinati.
Affrontare il limbo della precarietà giovanile con Gol
Ma il progetto del Pnrr non basta per risolvere il problema
Precariato. Emigrazione professionalizzata. Transizione occupazionale. Termini che descrivono la debole situazione lavorativa di milioni di giovani italiani (nella fascia di età dai 18 ai 34 anni). Lo Stato interviene con politiche attive del lavoro per le categorie più esposte al rischio disoccupazione, e fra queste ne esiste una rivolta proprio a questa fascia della popolazione: Garanzia giovani, il programma dell’Unione europea ideato nel 2014.
Binge drinking si diffonde fra i giovani e minaccia lo sviluppo cognitivo. Ma è tutto il consumo di alcolici che sta cambiando
Durante la pandemia l’acquisto online di bevande alcoliche è aumentato del 250%. Dai primi dati del rapporto 2021 dell’Istituto superiore di sanità (Iss) emergono dati preoccupanti sulle abitudini di consumo di alcol nei giovani e sulle loro conseguenze.
Il clima delle nuove generazioni: agire subito, ma senza i politici
Il cambiamento climatico è un’emergenza globale per l’86% dei giovani italiani fra i quattordici e i diciotto anni. Il dato è il più elevato tra tutti i Paesi occidentali, insieme a quello del Regno Unito.