In questi giorni è entrato nel dibattito ferrarese un tema che potremmo definire nuovo (nel senso di mai sentito prima, non nuovo in assoluto), ovvero la felicità come soggetto politico.
Purtroppo, non ho potuto essere presente al dibattito cui ha partecipato tra l’altro Mons. Perego, ma personalmente credo che la valenza politica di questo tema la si possa associare alla questione posta da Hannah Arendt, ovvero del come contrastare la privazione del “diritto di avere diritti” che “si manifesta soprattutto nella privazione di un posto nel mondo che dia alle opinioni un peso e alle azioni un effetto” e quindi alle persone un ruolo.