Dal 12 febbraio i booster anti-Covid sono temporaneamente sospesi per i cittadini del Regno Unito, secondo le raccomandazioni del UK Joint Committee on Vaccination and Immunisation. Saranno riaperte in primavera e autunno, ma solo per i soggetti a rischio di malattia severa, verso i quali saranno indirizzate le campagne vaccinali future. Queste decisioni potranno subire modifiche a seconda delle ultime evidenze scientifiche. Una decisione presa in seguito al plateau dell’adesione alla vaccinazione primaria, e al calo dei booster nella popolazione under-50.
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Covid-19. La collaborazione tra Caritas e Ausl vince l’esitazione vaccinale di immigrati e indigenti
Solidarietà e partecipazione: la “vaccinazione di fiducia” funziona, secondo Carlo Zanotti. Più di mille vaccinati a Ferrara
“È stato uno di quegli esempi di collaborazione e sinergia tra servizio pubblico e organizzazioni non governative, come la Caritas, che rappresentano un vantaggio reciproco, oltre che per gli utenti. Da un lato, infatti, l’azienda sanitaria Ausl può erogare un servizio sanitario avvalendosi dei volontari, mentre dall’altro le organizzazioni come la nostra vedono i valori di solidarietà e partecipazione, che sono i nostri valori fondanti, accolti da un servizio pubblico che non sempre, purtroppo, è attento a questi aspetti”.
Covid-19: il rifiuto del booster. Se la comunicazione è confusa diventa decisiva la fiducia nelle relazioni personali
I risultati di una ricerca Unife. Va ripensato il modello comunicativo, anche al di là della pandemia
Sulle misure da adottare per tutelarsi dal Coronavirus, i cittadini italiani hanno percepito uno scompenso informativo che ha prodotto l’esitazione verso le dosi booster.
È questa la principale conclusione di uno studio finanziato dall’Università di Ferrara, pubblicato sulla rivista Mediaescapes Journal.
In una crisi sanitaria globale, una comunicazione chiara e attendibile tra istituzioni, esperti e cittadini è decisiva per il successo della campagna vaccinale. Gli italiani, però, hanno rilevato diverse criticità nell’approccio comunicativo che si è sviluppato in Italia.
Soberana, il vaccino cubano, funziona. Potrebbe essere il primo prodotto in Italia
Basso costo, facile conservazione, no mRna: un’alternativa per Paesi poveri e per esitanti
Dopo lunga attesa, allo scoccare dell’ultimo dell’anno, sono stati pubblicati i risultati dello studio di fase 3, condotto all’Avana su oltre 44mila partecipanti, relativi alla sicurezza ed efficacia del vaccino cubano Soberana 02 e Plus.
Come già documentato su Agenda17, i vaccini ideati dall’Istituto Finlay de Vacunas (IFV) sono stati sviluppati a partire da una piattaforma già adottata da tempo dai vaccini pediatrici. Il fatto che si sia partiti da vaccini la cui efficacia e sicurezza era già nota ai genitori cubani si è rivelata un fattore fondamentale, che ne ha permesso la rapida approvazione anche per i bambini sull’isola e una migliore accettazione da parte dei genitori, garantendo ai cubani un’alta copertura vaccinale, trasversale nelle diverse fasce d’età.
Vaccini: maggioranza favorevole ma gli scettici sono inconvincibili
Non serve una comunicazione paternalistica, ma costruire nel tempo un rapporto di fiducia
Le notizie di cronaca e le discussioni che imperversano sui social a un anno dall’avvio della campagna vaccinale contro Covid-19 potrebbero farci pensare che lo scetticismo e la resistenza nei confronti della vaccinazione siano piuttosto diffusi. L’impressione però non trova affatto riscontro nei dati pubblicati recentemente dalla Commissione europea. L’indagine Eurobarometro “Attitudes on vaccination against COVID-19” ha evidenziato degli atteggiamenti ampiamente favorevoli dei cittadini dell’Unione nei confronti della vaccinazione e della strategia di vaccinazione messa in atto: l’82% degli europei intervistati, infatti, ha dichiarato di essere a favore della vaccinazione.
DOSSIER Vaccini pediatrici Covid-19 Fra paura ed esitazione, ascoltiamo le mamme, i pediatri e coinvolgiamo i bambini. Comunicare empaticamente è possibile
“Una grande opportunità”. Così è stata definita la vaccinazione pediatrica da madri, pediatri, infermieri degli hub vaccinali e associazioni di volontari che abbiamo incontrato per questo dossier. Ma non tutti la pensano così, c’è ancora chi esita.
DOSSIER Vaccini pediatrici Covid-19 Una scelta difficile per molti genitori, anche per coloro che si sono vaccinati
Dubbi e paure che crescono con le fake news e si sciolgono grazie alla fiducia nella comunità scientifica, alla condivisione di esperienze tra genitori consapevoli, ma soprattutto nel dialogo e nella condivisione delle incertezze con il proprio pediatra.
Ascoltiamo le testimonianze di due mamme che hanno optato abbastanza serenamente per la vaccinazione dei loro primogeniti, perfino con la partecipazione al trial clinico.
DOSSIER Vaccini pediatrici Covid-19 Tante pratiche utili per un problema che è (anche) di comunicazione
In principio era la comunicazione. Nel mondo della medicina è proprio così: la pandemia e la conseguente campagna vaccinale hanno portato con sé anche un’ondata enorme di informazioni che spesso ha preso alla sprovvista addirittura gli addetti ai lavori. Il risultato è una grande confusione e la preoccupazione che ritorna a farsi sentire con la possibilità delle vaccinazioni ai bambini.
DOSSIER Vaccini pediatrici Covid-19 L’appello dei pediatri dell’Emilia-Romagna affronta rischi, salute mentale, effetti indiretti e bene comune
Vaccinare i bambini contro il Covid-19 li protegge non solo dalle infezioni, ma anche dalle gravi conseguenze psicologiche e sociali della pandemia: per i pediatri dell’Emilia-Romagna le vaccinazioni diventano uno “straordinario regalo” per la salute dei più piccoli.
DOSSIER Vaccini pediatrici Covid-19 In diretta da un hub vaccinale: clown per i bambini, spiegazioni ai genitori
Quando un bambino arriva all’hub vaccinale per Covid-19, significa che la scelta sostanzialmente è già stata fatta. Anche se può sembrare tutto facile e già deciso, è all’hub che si gioca il finale della partita e la comunicazione, non solo ai genitori ma soprattutto ai bambini, assume un ruolo centrale.
Vaccinarsi in gravidanza
Una scelta difficile non solo per se stesse ma anche per il bambino che si porta in grembo
I conflitti interni e i dubbi legati alla mancanza di dati, in bilico tra scienza e social media.
Ascoltiamo dalle parole di due mamme che si sono vaccinate quando erano incinte, da un ginecologo e dalle voci di donne del forum online quali sono le emozioni, le paure e le domande di chi rifiuta e di chi valuta la vaccinazione Covid-19 in gravidanza.
Proteggere i senzatetto dalla pandemia: dai Covid-hotel alle campagne vaccinali mirate
Mentre si rincorrono gli “esitanti”, c’è poca attenzione a molti che vorrebbero fare il vaccino ma non possono
Sono 50mila le persone escluse dal Servizio sanitario nazionale nel nostro Paese, persone prevalentemente senza fissa dimora, ma anche migranti, rifugiati e braccianti che lavorano in nero.
La maggior parte non ha un luogo dove trascorrere la quarantena in caso di infezione da Covid-19, e molte non possiedono i documenti necessari per accedere ai vaccini.