Secondo il Guttmacher Institute, un’organizzazione internazionale impegnata a promuovere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi in tutto il Mondo, sono ventisei gli Stati della federazione USA che recepiranno la sentenza della Corte Suprema che abolisce il diritto costituzionale all’aborto. In altri Stati, come la California, governata da democratici, è in vigore una legislazione che continuerà a garantire tale diritto.
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Nessuna speranza per le studentesse afghane
Nessuno - compresa la stampa occidentale - si occupa più del loro destino
Le scuole secondarie per le ragazze afghane sono chiuse da oltre 10 mesi, e non riapriranno. È il risultato della Grande Conferenza che ha riunito nei giorni scorsi, a Kabul, migliaia di anziani e Ulema, termine che nella religione islamica indica religiosi e predicatori; sono loro che avrebbero dovuto dare indicazioni sul futuro delle studentesse afghane dopo che Il governo dei talebani aveva già disatteso tutte le aspettative delle giovani donne che speravano di poter riprendere dal 21 marzo gli studi nelle scuole di istruzione secondaria.
Sanità e Pnrr: colmare le disuguaglianze di genere
Analisi, idee, proposte e anche un premio, nel convegno della Community Donne protagoniste in sanità
Nella sanità italiana le donne sono fortemente presenti ma non adeguatamente rappresentate e retribuite: la differenza salariale va dal 16% al 20% in meno.
La prevenzione è donna. Convention della Community donne protagoniste in sanità
Obiettivi: favorire la partecipazione delle donne che lavorano in sanità, fare rete e mettere insieme le competenze
Le donne svolgono un ruolo essenziale per la tutela della salute di tutto il nucleo familiare, sono loro che si prendono cura della famiglia e che sono attente alla prevenzione. La grande maggioranza delle cure familiari è affidata alle donne, ed è importante quindi soffermarsi ad analizzare il valore di questo ruolo. La cultura della prevenzione è donna. Si fonda su questi principi la convention della Community – Donne protagoniste in sanità, che si svolgerà in presenza a Bologna il 23 e 24 giugno.
Donne e ricerca. Per la qualità serve inclusione: il progetto di Unife
In giugno, Ragazze Digitali ER: l’orientamento all’informatica e alla programmazione per le studentesse delle superiori
Mettersi alla prova senza stereotipi e condizionamenti socioculturali. Questo lo scopo di Ragazze Digitali ER, il progetto di orientamento all’informatica e alla programmazione dedicato a studentesse del III e IV anno delle scuole superiori.
Afghanistan: le ragazze non torneranno più a scuola
Il governo dei talebani ha disatteso tutte le aspettative delle giovani donne che speravano di poter riprendere dal 21 marzo gli studi nelle scuole di istruzione secondaria, interrotti per oltre sette mesi dalla presa di potere dello scorso agosto. Come riporta the Guardian, il 23 marzo il Ministero dell’istruzione talebano ha infatti annunciato la chiusura delle scuole oltre il sesto grado per un tempo indefinito, o fino a quando saranno adottati regolamenti scolastici in linea con “i principi della legge islamica e della cultura afghana”, incluse ulteriori restrizioni sull’abbigliamento delle ragazze.
SPECIALE 8 MARZO La 194 è ancora una buona legge, ma spesso il diritto all’aborto è negato
Troppi obiettori. I dati e le iniziative delle associazioni
La legge 194 del 1978 consente alla donna di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza (ivg) in una struttura pubblica, regolamentando i casi previsti e le procedure da seguire. Prima della sua pubblicazione, l’esecutore dell’aborto e la donna erano perseguibili penalmente con una pena da due a cinque anni di reclusione.
SPECIALE 8 MARZO La debolezza dei consultori compromette la salute delle donne
Riorganizzare la sanità territoriale e inserire la telemedicina
A quarant’anni dall’approvazione della legge 194, molte voci si sollevano per richiedere l’applicazione effettiva e un adeguamento delle norme che legalizzano nel nostro Paese l’interruzione volontaria di gravidanza (ivg), oltre che il necessario rinforzo della sanità territoriale indirizzata alle donne e alle coppie.
SPECIALE 8 MARZO Mille donne protagoniste in sanità lanciano un progetto per il 2022
Un’elaborazione a tutto campo articolata anche in un fitto calendario di incontri
Un blog dedicato a interviste e contributi su diversi temi e problemi che vedono le donne protagoniste – dalle malattie rare agli ostacoli alla ricerca per le donne nel mondo accademico, alla condizione delle donne nei contesti di guerra – è il primo strumento di cui si è dotata la “Community delle donne protagoniste in sanità” che si è recentemente riunita per elaborare progetto e programmi.
Più spazio alle donne. Nello Spazio
Sono aspiranti astronaute il 39% degli ammessi alla seconda fase della selezione in corso dell’Agenzia spaziale europea. E ci sono anche “parastronauti”
L’Agenzia spaziale europea (European Space Agency, ESA) sta selezionando la nuova leva di astronauti e astronaute. Al bando, aperto nel marzo 2021, hanno partecipato oltre 23mila aspiranti da tutta Europa, tra cui circa 5400 donne: il 24% sul totale.
Secondo Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’ESA, il numero totale di candidature ha superato le più rosee aspettative dell’Agenzia ed è probabilmente la prova di un rinvigorito interesse delle nuove generazioni per lo Spazio.
Donne nella ricerca scientifica: la pandemia ha aggravato il divario di genere (2)
Ruoli famigliari, stereotipi, pregiudizi e mentalità maschilista anche fra donne tra le cause
Uno dei principali limiti alla carriera scientifica per le donne è che, oltre a comparire in misura minore come prime autrici, i loro articoli hanno inferiore probabilità di essere pubblicati in riviste di alto livello e ricevere citazioni. Sono aspetti che incidono sul punteggio scientifico, il cosiddetto impact factor, utile e indispensabile per progredire nella carriera e per ricevere finanziamenti indispensabili alla ricerca.
Donne nella ricerca scientifica: la pandemia ha aggravato il divario di genere (1)
Peggiorano i dati su: pubblicazioni, carriera e retribuzione
In una recente intervista Nicole Ticchi, fondatrice di She is a Scientist, ha sottolineato come prima della pandemia il periodo stimato per colmare il divario di genere fosse di circa novantanove anni. Oggi siamo saliti a circa 135 anni, prova di come il Covid abbia aggravato una situazione già precaria per il lavoro femminile e la tutela delle donne.