Sono 50mila le persone escluse dal Servizio sanitario nazionale nel nostro Paese, persone prevalentemente senza fissa dimora, ma anche migranti, rifugiati e braccianti che lavorano in nero.
La maggior parte non ha un luogo dove trascorrere la quarantena in caso di infezione da Covid-19, e molte non possiedono i documenti necessari per accedere ai vaccini.