Uno studio pubblicato su Science ricostruisce la mappa dei primi casi nel dicembre 2019, confermando l’origine della pandemia nel mercato di Huanan
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Le parole e le cose – Rischio e incertezza
La pandemia ha incrinato il senso di sicurezza e alterato l’orientamento del vivere associato
Proponiamo di seguito l’introduzione all’ “Indagine sulle condizioni di studio e di vita degli studenti e delle studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara al tempo della pandemia e del confinamento sociale”.
Approvazione difficile per Sputnik V. Il contributo di Unife
Diffuso in tutto il Mondo, il vaccino russo non è ancora approvato in Europa. E Putin richiama il G20
“L’accesso ai vaccini e ad altre risorse vitali non è ancora consentito a tutti i Paesi che ne hanno bisogno. Ciò è causato dalla concorrenza sleale, dal protezionismo e dal rifiuto da parte di alcuni Paesi, tra cui i membri del G20, di riconoscere reciprocamente i vaccini e i certificati vaccinali.” Queste le inequivocabili parole con cui il presidente russo Vladimir Putin ha richiamato i leader delle maggiori nazioni riunite a Roma nel tentativo di sbloccare l’impasse, dalle vaste implicazioni sanitarie e geopolitiche, che dura ormai da mesi.
SPECIALE VAX Tempi veloci ed effetti collaterali: perché abbiamo paura dei vaccini
Secondo autorevoli studi internazionali, ci sono motivazioni frequenti per spiegare l’esitazione. Per intervenire efficacemente bisogna conoscerle
La campagna vaccinale contro il coronavirus prosegue ma, nonostante l’introduzione del green pass e l’emergere di nuove varianti, sono ancora molte le persone che non vogliono vaccinarsi. In diversi Paesi sono state studiate le motivazioni dell’esitazione vaccinale e non mancano interessanti analogie nelle risposte fornite dagli intervistati per spiegare perché accettano o, al contrario, rifiutano il vaccino.
SPECIALE VAX Il green pass non convince le persone a vaccinarsi
Secondo uno studio pubblicato su EClinicalMedicine, il passaporto vaccinale potrebbe non avere solo effetti positivi.
Ne sentiamo parlare quotidianamente, serve per accedere a bar e ristoranti, musei, cinema e teatri, per fare sport e viaggiare: il green pass è ormai parte delle nostre vite. Oltre a tutelare la salute di tutti perché regola l’accesso ai luoghi pubblici, è stato introdotto anche per convincere sempre più persone a vaccinarsi contro il coronavirus. Ma quanto funziona realmente?
SPECIALE VAX I social media aiutano a promuovere i vaccini, non diffondono solo il complottismo
Celebrity che si vaccinano in diretta, post pubblicati dai letti d’ospedale: tanti modi per vincere l’esitazione. E secondo uno studio, funziona
I reali d’Inghilterra che si vaccinano in diretta, attori hollywoodiani che pubblicano un selfie post vaccino sui social, l’uomo più veloce del mondo che presta il suo volto per la campagna vaccinale. E così per un attimo il mondo di personaggi inarrivabili si avvicina al nostro e ci ricorda che in fondo siamo tutti bisognosi di vaccinarci perché il Covid-19 non fa sconti a nessuno.
SPECIALE VAX Immunizzare i Paesi poveri potrebbe aiutare a sconfiggere Covid-19
Non solo equità. Secondo uno studio pubblicato su Nature, la maggior disponibilità alla vaccinazione delle popolazioni del Sud del Mondo potrebbe velocizzare la copertura globale.
La disponibilità delle persone a vaccinarsi contro il coronavirus è fondamentale per sconfiggere la pandemia. Nonostante le numerose indagini che analizzano le opinioni della popolazione rispetto ai vaccini, sono ancora pochi gli studi sui Paesi a basso e medio reddito. Eppure, la copertura globale della vaccinazione è indispensabile per fermare il virus e in queste aree potrebbe essere più facile procedere con l’immunizzazione.
SPECIALE VAX Quando è nato l’antivaccinismo?
La storia dei medici che tra ideologie e inganni hanno dato forma al movimento no vax dal Settecento fino ai giorni nostri
Le origini esatte del movimento antivaccinista non sono documentate; tuttavia sappiamo che risalgono al ‘700 e che passano attraverso i volti di vari personaggi.
SPECIALE VAX Dalla paura delle iniezioni alla sfiducia nella medicina. I dati e le opinioni di chi esita
Perché abbiamo paura di vaccinarci?
Due studi scientifici confermano: dalle questioni ideologiche allo scetticismo verso la scienza, è la paura degli effetti collaterali la motivazione che più frequentemente spinge a non vaccinarsi sia gli adulti che i giovani.
La rivista Nature schierata con l’Oms per sospendere la terza dose e vaccinare prima i Paesi poveri
Ma i problemi potrebbero essere di logistica e di volontà più che di disponibilità
“Abbiamo urgente bisogno di cambiare le cose: da una maggioranza di vaccini che va ai Paesi ricchi a una maggioranza che va ai Paesi poveri”, così si esprimeva Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) all’inizio di agosto.
L’urgenza e la necessità di una vaccinazione più inclusiva a livello globale contro il Covid-19 è un tema molto dibattuto e la sua attuazione è caratterizzata spesso da troppi ostacoli.
Per Donato Greco, l’esitazione vaccinale si combatte con investimenti in umanità, cultura e consulenza capillare
Il consulente dell’Oms e membro del Comitato scientifico per l’emergenza Covid-19: “obbligare solamente gli operatori sanitari”
Nonostante i vaccini preparati a tempo di record ed uno sforzo organizzativo che ha portato a 67.393.898 di dosi somministrate, con 31.675.517 di persone over 12 (58,65%) che hanno completato il ciclo vaccinale (dati aggiornati al 29 luglio riportati dal governo), l’esitazione vaccinale rischia di incidere sulla storia del Covid-19, quali sono gli scenari possibili, che fare?
Chi ha paura dei vaccini? Le ricerche dello specialista di medicina preventiva Davide Gori rovesciano molti pregiudizi sull’esitazione vaccinale
La diffidenza verso i vaccini è un fenomeno antico e radicato nella coscienza della nostra società. Dal primo vaccino contro il vaiolo agli attuali per Covid-19, è da più di tre secoli che l’umanità esita di fronte a questa forma di prevenzione. Ma non si tratta di pura ignoranza.