Ci troviamo di fronte al caos totale, al crollo del Diritto, della Ragione e della Politica.
Se vogliamo sperare di sopravvivere come specie, non possiamo limitarci a descrivere l’esistente; dobbiamo prendere atto della necessità di rifondare l’ordine internazionale chiedendoci il perché del suo fallimento.
La cultura giuridica quindi non può limitarsi a descrivere il diritto e le sue violazioni ma deve sollecitare l’introduzione di garanzie adeguate perché i diritti umani sono la finalità ma le garanzie sono gli strumenti, i mezzi per raggiungerli.
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DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Crollo del diritto, della ragione e della politica. Il giurista Luigi Ferrajoli delinea in video il quadro generale
La Corte Internazionale di giustizia ordina a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio a Gaza ma non il cessate il fuoco
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) si è pronunciata sulle misure cautelari richieste dal Sudafrica nel dossier presentato lo scorso dicembre con l’accusa di genocidio nei confronti dello Stato di Israele per la guerra di Gaza.
La Corte ha affermato la sua giurisdizione sul caso, e deliberato che Israele deve adottare misure per prevenire atti di genocidio a Gaza ma non ha ordinato un cessate il fuoco. I giudici non si sono pronunciati nel merito delle accuse di genocidio, la cui decisione potrebbe richiedere anni. Israele nega fermamente l’accusa, definendola “priva di fondamento”.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Alla Corte Internazionale di Giustizia l’accusa di genocidio presentata dal Sudafrica nei confronti di Israele. Domani una prima sentenza
Secondo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, eventuali misure cautelari potrebbero cambiare la vita dei civili palestinesi a Gaza
Si è tenuta presso la Corte Internazionale di Giustizia (International Court of Justice – ICJ) dell’Aia la discussione del dossier presentato lo scorso dicembre dal Sudafrica con l’accusa di genocidio nei confronti dello Stato di Israele per la guerra di Gaza e la richiesta di nuove misure cautelari urgenti, tra queste il cessate il fuoco.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? In gioco il senso stesso dell’esistenza della Corte penale internazionale. In video la ricostruzione del giurista Triestino Mariniello
Tutti i tentativi di portare la questione palestinese davanti alla Cpi sono stati caratterizzati da discriminazioni e doppi standard
Il procedimento relativo al caso della Palestina dinanzi alla Corte penale internazionale (Cpi), iniziato nel 2009, non ha mai portato all’apertura di alcuna vera indagine e ha escluso dal raggio di azione il contesto dell’occupazione militare di tutto il territorio palestinese e del blocco di Gaza, oltre ad altre violazioni documentate da numerose organizzazioni internazionali.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Per molti aspetti siamo giunti a un punto limite
L’analisi di politologi, giuristi e Amnesty international
Pace e giustizia è il binomio necessario per garantire un ordine internazionale stabile e scongiurare il pericolo di ulteriori escalation nei conflitti in corso. Più volte abbiamo visto nel corso della storia cosa succede se la pace alla fine di un conflitto è stata vissuta dai belligeranti come un arbitrio del più forte e una violazione della giustizia. Anche dopo guerre terribili, il seme dell’odio ha ridato presto i suoi frutti velenosi, e il desiderio di revanche ha cancellato in fretta la memoria delle terribili sofferenze subite.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Grandi potenze fuori gioco: mancano diplomazia, prevenzione e un modello negoziale. In video il politologo Alessandro Colombo
In Palestina legittimati il diritto di rappresaglia e la punizione collettiva
“Quello che sta accadendo in Israele e Palestina è l’ennesimo colpo non solo all’ordine internazionale, ma anche agli standard di legittimità internazionali.” Esordisce così Alessandro Colombo, docente di Relazioni internazionali presso l’Università Statale di Milano: come già per il fronte ucraino, infatti, anche in Palestina stiamo assistendo a una perdita di legittimità delle grandi istituzioni internazionali e dei principali Paesi sulla scena mondiale.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA COSA RESTA DEL DIRITTO? Violati e manipolati i principi di base. In video l’analisi di Alessandra Annoni, giurista Unife
Il commento articolato per punti e documentato con esempi dei principi del Diritto internazionale umanitario stravolti nel conflitto, attraverso l’analisi di Alessandra Annoni, giurista Unife.
Conflitto israelo-palestinese: la ricerca caparbia del dialogo in una situazione difficilissima spiegata da Aide Esu, università di Cagliari
La “matrice dell’ intrattabilità” spiega perché essere pacifisti in un territorio come quello di Israele e Palestina è molto difficile. Ma Israele è forse lo Stato al mondo con il più alto numero di associazioni pacifiste: oltre 150. Costruire la pace con la cultura della nonviolenza al convegno “Pace e pacifismo: un’ agenda per il mondo”.