A quasi quattro mesi di distanza dalla notifica del decreto a Bruxelles da parte del Ministero italiano dell’ambiente e della sicurezza energetica per ottenere il via libera necessario alla svolta normativa che consenta il decollo delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) nel nostro Paese, la risposta positiva dell’Unione europea (Ue) si fa ancora attendere.
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La Chiesa nelle Comunità energetiche rinnovabili: emergenza ambientale e crisi sociale vanno affrontate insieme (2)
Modello Cremona: rete territoriale con amministrazioni, finanziatori, tecnici, enti, famiglie e imprese, secondo Eugenio Bignardi
Uno dei progetti in corso che vede le parrocchie italiane impegnate nella costituzione di Comunità energetiche rinnovabili (Cer) sul territorio riguarda la diocesi di Cremona. “Noi partiamo dall’idea che la Cer sia anzitutto un’esperienza di comunità, legata a un territorio non troppo grande. È però anche un’occasione di confronto tra parrocchie e Comuni, che devono sempre essere presenti, e successivamente coinvolgiamo gli enti del terzo settore. Poi, una volta costituito il nucleo promotore, allarghiamo il progetto a famiglie e imprese
La Chiesa nelle Comunità energetiche rinnovabili: emergenza ambientale e crisi sociale vanno affrontate insieme (1)
È l'ecologia integrale dell’enciclica Laudato si’, secondo Monsignor Bressan
“Come in passato molti preti e istituti religiosi aiutarono gli agricoltori con la creazione di cooperative per vincere le carestie o meccanizzarsi, oggi il tema delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) può essere un’occasione per tessere legami in un momento in cui il cambiamento sociale frammenta, soprattutto nelle periferie. Siamo impressionati dal livello di litigiosità raggiunto, che fa sì che si diventi in qualche modo ‘massa’, incapaci di pensare, e ci spinge a scartare i più deboli e gli stranieri.
Elettricità. Oltre i limiti del mercato: produzione e consumo li decidono (anche) i cittadini
A partire dalle Comunità energetiche nascono “ecosistemi” energetici alternativi favoriti dalle nuove norme europee. Il caso di “ènostra”
Mercato libero e mercato tutelato sono state, per molti anni, le uniche possibili alternative per rifornirsi di energia elettrica.
Mercato è sempre stata la parola chiave per indicare il modello, che regola la produzione, la vendita e l’acquisto dell’energia.
In una logica di mercato i cittadini (e gli acquirenti in genere) possono scegliere tra diversi fornitori e servizi, ma il loro coinvolgimento nelle scelte e nelle dinamiche di produzione, vendita e distribuzione è pressoché nullo.
Pannelli sociali. Condivisione dell’energia rinnovabile nel cuore di Bruxelles
Determinante il coinvolgimento e l’ascolto dei gruppi più svantaggiati
Nel comune di Saint-Gilles, uno dei diciannove comuni della Regione di Bruxelles-Capitale, si trova la prima comunità energetica belga che coinvolge degli alloggi sociali: il progetto “SunSud”.
Il progetto è iniziato a dicembre 2020 con l’installazione sul tetto di un condominio con 110 alloggi sociali di un centinaio di pannelli solari acquistati da Foyer du Sud, società immobiliare di servizio pubblico. SunSud è stato portato avanti da un gruppo di inquilini accompagnati dalle associazioni Energie Commune e City Mine(d), e sostenuto da Bruxelles Environnement e dal comune di Saint-Gilles.
Comunità energetiche rinnovabili. Tecnologia e solidarietà a Ferrara
Il punto nazionale e l’esperienza della Cooperativa Castello con centinaia di alloggi
“Le Comunità energetiche contro la crisi. Empatia, tecnologie e territori per una economia a misura d’uomo”. L’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola e Gruppo Tea, si terrà a Mantova il 2 dicembre, e sarà l’occasione per fare il punto sulle Comunità energetiche, grazie anche alla presentazione dei dati della ricerca condotta dalla Fondazione in collaborazione con Ipsos Italia.
Comunità energetiche rinnovabili. Allineamento tardivo alle norme europee, e gravi ritardi nell’attuazione delle direttive
Forte valenza sociale e territoriale della Legge regionale dell’Emilia Romagna
La legislazione italiana (con due anni di ritardo) ha recepito le direttive europee con l’emanazione in particolare della L. 8/2020 ed il D.lgs 199 del dicembre 2021, che apre finalmente la strada, nei sistemi locali, alla produzione di energia elettrica per l’autoconsumo collettivo da parte di cittadini e da parte di Comunità di cittadini organizzati in Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer).
Fotovoltaico e solidarietà nella Comunità energetica di Napoli Est
La gestione dal basso è una risposta alla crisi energetica ma anche a quella sociale, secondo Legambiente
“La prima domanda che di solito si pone chi oggi vorrebbe creare una Comunità energetica rinnovabile e solidale (Cers) è su quale tetto è possibile realizzare un impianto fotovoltaico. Ma la prima domanda dovrebbe essere piuttosto: con chi realizzarlo? Si dovrebbe partire cioè dai futuri membri fruitori”. É quanto dichiara ad Agenda17 Ottavia D’Agostino, responsabile Energia di Legambiente Campania, che ha promosso la realizzazione della Cers di Napoli Est in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria.
Le rinnovabili non decollano. Le Comunità energetiche e le Comunità solari sono una soluzione
La gestione dal basso è l’alternativa possibile alla crisi energetica, secondo Leonardo Setti di Unibo
Con i costi dell’energia alle stelle, il contributo delle rinnovabili al mix energetico nazionale è divenuto urgente e ancor più al centro di un acceso dibattito.
Secondo il rapporto Comunità rinnovabili 2022 di Legambiente, gli impianti da fonti rinnovabili in Italia non decollano: sono 1,35 milioni (60 GW di potenza complessiva), di cui appena 1351 MW installati nel 2021. Cala il contributo complessivo portato al sistema elettrico italiano: 115,7 TWh (solo +1,58% rispetto al 2020) e Legambiente dichiara “Numeri insufficienti che rischiano di farci raggiungere l’obiettivo di 70 GW al 2030 tra 124 anni”.