Una Costituzione della Terra per salvarci da cambiamento climatico e disastro nucleare

La proposta del giurista Luigi Ferrajoli agli incontri di Csv e Unife

“Crisi climatiche, migrazioni e guerre: che fare? Dovremmo prendere consapevolezza del fatto che viviamo il momento più drammatico della nostra storia: non è mai successo che la sopravvivenza stessa dell’Umanità fosse così a rischio”. Con queste parole Luigi Ferrajoli, giurista, filosofo del diritto e autore di “Per una Costituzione della Terra. L’umanità al bivio” ha introdotto il primo incontro del corso Mutazione climatica, crisi energetica e guerre.

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Contributi al dialogo – Energia. “Gassificazione totale” nel piano nazionale

A Piombino l’11 marzo manifesta l'opposizione

La guerra in Ucraina ha reso ancora più drammaticamente evidente il ruolo che hanno le fonti energetiche nelle nostre società. Lo scenario peggiore è quello di un incidente che coinvolga le centrali nucleari, ma anche la transizione verso fonti energetiche “pulite” ha incontrato nuovi ostacoli a causa della temuta mancanza di approvvigionamenti di gas dalla Russia. Mentre da tempo era in corso un acceso dibattito sul mix di energie necessario per la transizione, la guerra ha spinto alla corsa ad accaparrarsi forniture di gas in grandi quantità in nuovi mercati e diverse modalità, fra cui i rigassificatori, la cui installazione ha suscitato ulteriori dubbi e proteste.

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Solo un fiume “libero” protegge dalle piogge estreme

Secondo Laura Leone, presidente del Centro italiano per la riqualificazione fluviale, servono meno opere e più soluzioni nature-based

Sono stati 104 i casi di alluvioni e allagamenti causati da piogge intense in Italia nel 2022, secondo l’ultimo bilancio dell’Osservatorio città clima di Legambiente. Ma argini e vasche di laminazione artificiali non sono sempre la soluzione migliore per adattarsi ai cambiamenti climatici in corso. Per ridurre il rischio idrogeologico, infatti, occorre ridare spazio ai fiumi, ridurre le artificializzazioni e privilegiare soluzioni basate sulla natura.

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Fuoripista vietato

La monocoltura dello sci non regge al cambiamento climatico

La stagione sciistica si scontra con l’assenza di neve. La nuova normalità è la neve artificiale: dalle Olimpiadi invernali alle piste di tutto il Mondo, gli sport invernali non possono rinunciarvi. Le Olimpiadi di Pechino, ad esempio, si sono affidate quasi completamente all’innevamento artificiale, in una Regione i cui inverni si sono già accorciati di oltre dieci giorni rispetto agli anni Settanta.

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COP15 Crisi della biodiversità: sempre più specie a rischio di estinzione

Allarme alla Conferenza di Montreal: servono interventi urgenti

La varietà di specie che popolano il nostro Pianeta si assottiglia di giorno in giorno, mentre la lista di quelle che rischiano di scomparire continua ad allungarsi. Ne fa parte anche l’orango di Sumatra (Pongo abelii), dichiarato a rischio critico di estinzione dall’Unione mondiale per la conservazione della natura (International Union for Conservation of Nature, IUCN).

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DOSSIER MONTAGNA: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE I rifugi alpini come luogo di condivisione sociale e confronto, secondo Giacomo Benedetti, vicepresidente Cai

In carenza di interventi di mitigazione climatica, le relazioni tra chi vive il territorio sono un’alternativa per nuove risposte

Le temperature elevate della primavera ed estate associate alla carenza idrica evidente già a inizio luglio anche ad alta quota hanno preoccupato da subito i rifugisti che temevano una chiusura anticipata della stagione di lavoro. Qualche precipitazione nel mese di agosto associata a interventi per migliorare la captazione dell’acqua hanno garantito il mantenimento dei servizi in quota fino a metà-fine settembre come da prassi.
Giacomo Benedetti, neoeletto alla vicepresidenza generale del Club alpino italiano (Cai), racconta ad Agenda17 come è andata la stagione estiva.

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DOPO COP27 Il ritorno del Brasile nella lotta alla crisi climatica

Forse la deforestazione dell’Amazzonia non si fermerà, ma sicuramente diminuirà, secondo Gianfranco Franz, docente Unife

La Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP27), tenutasi in Egitto dal 6 al 18 novembre, ha visto il ritorno sulla scena internazionale di Luis Inácio Lula Da Silva, presidente eletto del Brasile, che assumerà l’incarico a partire dal primo gennaio 2023.
Nel suo discorso al summit globale del clima, il leader brasiliano ha criticato le spese eccessive per gli armamenti in un Mondo segnato da molteplici sfide, che vanno dalla fame ai cambiamenti climatici, sottolineando che la lotta alla povertà e alla crisi climatica non sono obiettivi separabili ma vanno affrontati insieme.

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Eventi estremi: alluvioni e desertificazione insieme

Paolo Ciavola di Unife: la crisi ambientale è complessa ma ha cause chiare, però si può intervenire anche con la partecipazione dei cittadini

Gli eventi meteorologici estremi associati a gravi inondazioni, dai forti nubifragi delle nostre latitudini alle violente tempeste tropicali, sono sempre più diffusi e frequenti. Limitiamoci a scorrere il calendario degli ultimi due mesi: a metà settembre, nelle Marche, le piogge torrenziali più intense degli ultimi dieci anni hanno portato all’inondazione di vaste porzioni di territorio, con tragiche conseguenze. Negli stessi giorni, il maltempo e le alluvioni colpivano anche la Spagna e il Portogallo.

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