DOSSIER Dopo COP26 Chi non inquina paga

Le isole del Pacifico rischiano di scomparire sommerse dall’Oceano

Simon Kofe, Ministro degli esteri di Tuvalu, piccolo Stato insulare nell’Oceano Pacifico, ha lanciato un grido d’allarme nel corso degli incontri COP26 inviando un videomessaggio durante il quale parla con le gambe sommerse dal mare fino alle ginocchia

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DOSSIER Dopo COP26 Le parole e le cose – Giustizia climatica

Sempre più spesso i cittadini citano in giudizio i governi per inadempienze nella lotta contro il cambiamento climatico, basandosi su dati scientifici. Ma né la scienza, né il giudice possono giocare il ruolo di un “legislatore parallelo”. Fondamentale il funzionamento delle politiche ambientali come fonti di produzione giuridica e la partecipazione pubblica democratica alle deliberazioni legislative. Solo in un quadro di regole certe, la locuzione “giustizia climatica” può acquistare un significato di valore e di obiettivo.

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DOSSIER Dopo COP26 Ruolo nuovo e decisivo della finanza

Quella “verde” è un’illusione. Gli investimenti vanno indirizzati con politiche comuni coraggiose, anche se impopolari, secondo l’economista Roberto Fazioli. Fondamentale una tassa sulla CO2

“Non esistono una finanza buona e una finanza cattiva: esiste la finanza che si muove per convenienze relative. Oggi investiamo molto nel green per diversi motivi, ma allo stesso tempo rimane conveniente anche investire nel fossile perché ha un rendimento maggiore a fronte della crescente domanda di energia. In questo scenario, l’unica via praticabile è una tassa globale sulla CO2”. È quanto dichiara ad Agenda17 Roberto Fazioli, docente di Economia dell’energia e dell’ambiente presso l’Università di Ferrara.

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DOSSIER “GIUDIZIO UNIVERSALE” Luca Mercalli: ci rimane poco tempo; la causa climatica è la “Causa del secolo”

“Io credo – afferma Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana (Smi) -, che la politica sia sottoposta a una enorme quantità di pressioni, sia economiche sia sociali. Il modo di affrontare il problema, non solo climatico ma ambientale, con effetti cioè anche sulla biodiversità e sull’inquinamento, ha due punti deboli: realizza il suo obiettivo su tempi lunghi e non assicura che lo sforzo prodotto localmente sia associato a quello di altri Paesi, cioè che si agisca su scala ampia se non globale, come un approccio serio richiederebbe.”

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DOSSIER “GIUDIZIO UNIVERSALE” Le sentenze giuridiche potrebbero essere un punto di svolta contro i cambiamenti climatici

Sono passati più di vent’anni dalla sesta Conferenza delle parti (COP 6) delle Nazioni unite a L’Aia durante la quale si parlò per la prima volta di “giustizia climatica”. Con questo termine si indica il fatto che il riscaldamento globale non ha solo implicazioni ambientali, ma anche etiche e politiche. 

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DOSSIER “GIUDIZIO UNIVERSALE” Secondo il giurista Magri, invece della via giudiziaria, meglio applicare il nuovo regolamento europeo

“Quando si parla di iniziative giudiziarie bisogna saper distinguere: ogni caso è un caso a sé, e come tale va analizzato – afferma Marco Magri, docente di Diritto amministrativo presso l’Università di Ferrara -, come si evince dalle recenti sentenze che hanno visto condannare in Germania il governo federale e in Olanda una multinazionale energetica come la Shell.

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Antartide, pericolo collisione fra giganti di ghiaccio

Nelle scorse settimane, un iceberg di 1270 km2, pari all’estensione del comune di Roma Capitale, alla deriva lungo la costa occidentale dell’Antartide, ha sfiorato la piattaforma di ghiaccio Brunt, dalla quale si era staccato a fine febbraio. Le immagini provengono dal satellite Sentinel-1 del programma Copernicus, un’iniziativa congiunta tra la Commissione europea e l’Agenzia spaziale europea (ESA, European Space Agency) per il monitoraggio della Terra dallo spazio. 

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Rapporto Greenpeace: cresce il rischio alluvioni in italia ed Europa. WWF e cavatori sperimentano la rinaturalizzazione del Po nell’ambito del Pnrr

Secondo l’ecologa Elisa Anna Fano di Unife è la strada giusta contro la “deriva ingegneristica”, e Legambiente aspetta i fatti

“Le alluvioni sono sempre più frequenti ed estreme, passiamo dalla pioggia torrenziale alla siccità con una facilità incredibile. E il territorio del bacino del Po è estremamente vulnerabile: abbiamo creato una situazione che già in condizioni climatiche normali sarebbe molto pericolosa. Per questo bisogna intervenire subito”. È la denuncia lanciata ad Agenda 17 da Andrea Agapito, responsabile dell’Area acque e fiumi di WWF (World Wide Fund for Nature) Italia.

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Fiamme elettriche

Nella foto di Noah Berger, un palo dell’elettricità brucia durante uno dei molti incendi della West Coast degli Stati Uniti (Doyle, California)

La qualità dell’aria in America supera i limiti di pericolo per la salute: l’Air Quality Index (AQI) nel nord della California ha superato il valore limite di 150, arrivando a 170 e a 364 al confine con il Canada. In Italia, il 2020 è stato il 5° anno più caldo dal 1961 con un aumento di temperatura di +1,56 °C (dati Ispra): è il 24° anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla norma.

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Posidonia in declino e meduse in aumento nel Mediterraneo sempre più caldo

E, secondo il biologo Unife Mistri, altri organismi stanno invadendo

A causa del progressivo riscaldamento delle acque, gli ecosistemi e le comunità costiere del Mar Mediterraneo stanno attraversando trasformazioni preoccupanti. Dopo l’allarme di Greenpeace sui pericoli per la biodiversità, anche il WWF ha recentemente pubblicato un rapporto sui principali effetti del cambiamento climatico sui nostri mari.

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