La Corte europea dei diritti dell’uomo dell’ uomo di Strasburgo (Cedu) dovrà esprimersi sui piani climatici inadeguati della Svizzera, Paese che circa 2mila signore hanno citato in giudizio per politiche inefficaci nell’affrontare l’emergenza clima che mette a rischio vita e salute.
Le ricorrenti sono le Anziane per il Clima (Senior Women for Climate Protection Switzerland), età media 73 anni, appoggiate da Greenpeace e da molte associazioni ambientaliste, che vogliono “accendere i riflettori sia sul problema del surriscaldamento globale, sia sulla inazione contro la lotta climatica che da anni denunciano scienziati e milioni di giovani”.
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Le “Anziane per il clima” citano la Svizzera davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo per inazione climatica
Senza neve
I cittadini delle Terre alte devono essere protagonisti della transizione
Parlare di neve, oggi, significa parlare soprattutto della sua assenza. Significa capirne le ragioni, le conseguenze e le inevitabili dinamiche che condizionano – e condizioneranno sempre più – non solo le economie di montagna e il turismo invernale, ma anche l’ambiente e le nostre vite.
“Cura del Mondo e urgenza climatica”. Partire dall’eredità del pensiero di Elena Pulcini
Convegno dell'associazione AfsEP a Firenze
“Consapevole dell’urgenza di intervenire per contrastare l’escalation dei rischi globali, provocati dall’orientamento individualista e acquisitivo dell’homo oeconomicus, figura dominante nella società contemporanea e principale responsabile della deriva autodistruttiva dell’umanità e del Pianeta, Elena Pulcini lascia in eredità un pensiero teso al recupero e allo sviluppo delle facoltà relazionali emotive ed affettive, oggi indispensabili per una radicale trasformazione del soggetto, da cui partire per scongiurare la catastrofe globale.” Elena Pulcini (10/3/1950 – 9/4/2021) ha insegnato per molti anni Filosofia sociale all’Università di Firenze e, con queste parole, il sito dell’associazione a lei dedicata (AfsEP- Associazione di filosofia sociale Elena Pulcini) ricorda il suo campo di interessi e l’impegno intellettuale e civile, che l’associazione intende valorizzare.
Via dalla folla e dalle piste: ciaspole e scialpinismo in crescita
Sono i “no crowds”, in aumento secondo Confindustria
Skipass panorama turismo, l’Osservatorio italiano del turismo montano accreditato da Confindustria Federturismo, segnala per questa stagione 2022-2023 la chiara emersione dei “no crowds”, coloro che desiderano “vivere la montagna innevata godendo di ampi spazi, lontano dalla folla delle piste”. Secondo il rapporto previsionale elaborato da Skipass panorama turismo a ottobre 2022, si confermerebbero in crescita attività come lo scialpinismo, le ciaspole e le passeggiate sulla neve. Per lo scialpinismo, in particolare, il rapporto prevedeva una crescita percentuale del 4,33% rispetto alla stagione passata.
Siccità: per il Po tutti i dati sono sotto la media storica
Neve, pioggia, portate e accumulo idrico nei grandi laghi dell’intero bacino idrografico presentano gravi anomalie. E le temperature aumentano.
Difficile definire il diritto delle future generazioni all’ambiente. Certo invece quello alla tutela dei migranti climatici, secondo il giurista Magri di Unife
La responsabilità giuridica della riduzione delle emissioni all’Accademia delle scienze di Ferrara
“Esiste un diritto al clima? Non ho una risposta certa, credo si debba anzitutto capire il perché di questa domanda. La giustizia climatica è una grande questione sociale e umanitaria, tocca molte discipline e a livello giuridico è un tema ampio. Dopo gli accordi di Parigi del 2015, è esploso quel fenomeno giudiziario nel quale lo Stato è convenuto in giudizio proprio sul tema climatico. Si trovano sentenze ovunque, molto diverse tra loro, ma la domanda da cui partire è: cosa fanno oggi gli Stati per abbattere le emissioni?”.
DOSSIER MONTAGNA: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Ripensare tutto: sicurezza, abitare, relazioni umane, cura dell’ecosistema
Bilancio con Benedetti, Calzolari, Gogna e Mercalli. Al centro la crisi climatica
L’anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna sta arrivando all’ultima tappa: la stagione invernale, che – perlomeno in Europa – coincide con quella della sci. È tempo di bilancio dei mesi appena trascorsi, prima di dedicarci a quella che ormai è chiamata la “monocoltura dello sci”, che ha la sua apoteosi nelle Olimpiadi invernali.
DOSSIER MONTAGNA: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Se la montagna soffre, soffriamo anche noi
Celebrazioni: occasione perduta. Ripartire dal basso e dai giovani
A guardarle dal basso sono belle. Anzi, bellissime. E il mondo, visto da lassù, si presenta nuovo, con tutt’altre prospettive e contorni inediti. Non è retorica, ma un’ammissione inalienabile del reale. Ammesso ovviamente che questa bellezza delle montagne, tutt’altro che illusoria, non sia inquinata nello sguardo dagli effetti di interventi umani di discutibile significato, che spesso corrispondono anche a un doloroso e profondo impatto ambientale. Questa premessa apparentemente trascurabile è invece utile e necessaria per fare una riflessione sull’Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna, proclamato dall’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) per questo 2022 e che sta per chiudersi.
DOSSIER MONTAGNA: ANNO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Vivere in alta quota per sfuggire al riscaldamento globale: per Luca Mercalli è ancora possibile
Le terre alte resteranno comunque più vivibili. Cambieranno paesaggi e turismo
“Non voglio dipingere la montagna come un Eldorado – afferma ad Agenda17 Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana (Smi) –. È un luogo che avrà i suoi problemi come qualsiasi altro, ma almeno rispetto al caldo, che è l’elemento più vistoso e certo del cambiamento climatico (non a caso si chiama riscaldamento globale), la montagna è ancora un luogo dove avere un po’ più di fresco.
DOPO COP27 Il ritorno del Brasile nella lotta alla crisi climatica
Forse la deforestazione dell’Amazzonia non si fermerà, ma sicuramente diminuirà, secondo Gianfranco Franz, docente Unife
La Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP27), tenutasi in Egitto dal 6 al 18 novembre, ha visto il ritorno sulla scena internazionale di Luis Inácio Lula Da Silva, presidente eletto del Brasile, che assumerà l’incarico a partire dal primo gennaio 2023.
Nel suo discorso al summit globale del clima, il leader brasiliano ha criticato le spese eccessive per gli armamenti in un Mondo segnato da molteplici sfide, che vanno dalla fame ai cambiamenti climatici, sottolineando che la lotta alla povertà e alla crisi climatica non sono obiettivi separabili ma vanno affrontati insieme.
COP27, temperature e scioglimento dei ghiacci maggiori del previsto
Si scioglie la Groenlandia. Impossibile contenere l’aumento delle temperature sotto un grado e mezzo. Nel nord est del Paese, il ghiacciaio Zachariae Isstrøm diventa un fiume d’acqua
Secondo uno studio pubblicato su Nature, la perdita di ghiaccio della grande isola artica è stata a lungo sottostimata. Entro il 2100, il flusso di ghiaccio della Groenlandia nord-orientale contribuirà all’innalzamento del livello del mare sei volte in più rispetto al previsto: un contributo aggiuntivo tra 13,5 e 15,5 millimetri, pari a quello dell’intera calotta glaciale della Groenlandia negli ultimi 50 anni.
DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI. Per il clima occorre trovare soluzioni alla crisi della democrazia rappresentativa
Quando pensiamo alla democrazia rappresentativa tutti ci riferiamo a un modello di democrazia caratterizzato dalla scelta tramite elezioni di rappresentanti che prendono decisioni a nome e nell’interesse dell’intera popolazione. È un modello che ha avuto origine nel Settecento, con la Rivoluzioni americana e francese, e che ha finito per far coincidere la democrazia rappresentativa con la democrazia elettorale, anche se in realtà la democrazia rappresentativa non implica necessariamente i processi elettorali.