“La proposta di riforma del sistema di governance globale mi sembra ben fatta e questo mi fa essere speranzoso. Mi sembra di vedere tutti gli elementi da mettere sul piatto per poter effettivamente raggiungere l’obiettivo: non è solo la questione economica né solo quella politica, ma tutte le questioni vanno trattate insieme per cercare di creare un sistema coerente” dichiara ad Agenda17 Federico Frattini, docente di Economia dello sviluppo presso l’Università di Ferrara.
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Europa tra Usa e Brics: economia debole e dipendente dal dollaro, ai margini del Mondo multipolare secondo l’economista Paolo Pini
Abbandono del Green Deal, massicci acquisti di armi USA a scapito del welfare. In Nord Africa chiusura alle migrazioni e partnership bloccate
Dopo il vertice dei Brics a Kazan, si fa sempre più chiara la volontà di questi Paesi di ridefinire gli equilibri geopolitici internazionali. I temi in gioco sono tanti: il multilateralismo, la possibilità di un mercato alternativo al dollaro, il ruolo dell’Africa e i possibili cambiamenti con la nuova amministrazione americana. Come si posiziona l’Europa in questo scenario? Lo abbiamo chiesto a Paolo Pini, già docente di Economia politica presso l’Università di Ferrara.
Onu, Patto per il futuro. Utopia o speranza? Equilibri politici sempre più precari. Il futuro è nelle mani dei Paesi asiatici, secondo l’economista Paolo Pini (2)
I Brics e lo scenario internazionale: Paesi molto diversi, ma tutti non allineati al volere statunitense
Cos’è cambiato negli ultimi anni, durante i quali lo scenario internazionale è diventato più precario e le grandi istituzioni internazionali hanno perso la loro autorità? Lo abbiamo chiesto a Paolo Pini, già docente di Economia politica presso l’Università di Ferrara, dopo i due vertici internazionali, quello dell’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) per un Patto per il futuro e il summit dei Brics a Kazan, per valutare l’attuale e difficile scenario geopolitico globale.
Nuovi equilibri internazionali. Con l’allargamento dei BRICS si va verso un multilateralismo conflittuale, secondo l’economista Paolo Pini di Unife
L’Europa è debole, succube delle politiche Usa, e le sanzioni hanno danneggiato noi invece della Russia
“Dagli anni Settanta alcuni grandi Paesi hanno iniziato a non ragionare più in termini di dominanza dell’area atlantica e hanno cercato di costruire alleanze con altri Paesi: la Cina ne è stato il principale esempio, ma prima di lei Giappone, India, Russia e alcuni Stati del Sud America.