Riprendendo a poche ore di distanza una quasi indiscrezione annunciata dal «New York Times» lo scorso 5 marzo, la rivista «Science» dava notizia della bocciatura ufficiale dell’Antropocene quale aspirante epoca geologica.
Questa sentenza certifica un processo lungo e faticoso, cominciato nel 2009: anno in cui la Subcommission on Quaternary Stratigraphy (SQS) – un ramo della International Commission on Stratigraphy (ICS): l’istituzione posta a presidio della cronologia geologica –ha affidato al geologo inglese Jan Zalasiewicz il compito di formare lo Anthropocene Working Group (AWG): un comitato di esperti, non solo geologi, che si occupasse di selezionare e vagliare eventuali prove a favore dell’Antropocene, per sottoporle poi al giudizio dello stesso ICS.
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La “sfida Antropocene” oltre la geologia
L’intelligenza delle piante: il bello dell’antispecismo. Al MUSE di Trento un progetto per ripensare l’Antropocene
“Postnatural gardening: pratiche ecologiche per una cura interspecie” a cura di Alice Labor
Dal 9 marzo al 28 aprile 2024 l’Agorà del Museo di scienze naturali (MUSE) di Trento ospita il progetto “Postnatural gardening”, uno spazio di idee, letture e laboratori nato dalla volontà dei curatori della mostra e dei ricercatori MUSE di ridare un significato a termini scientifici e comuni con i quali ci relazioniamo al mondo vegetale. A partire da un programma di profonda riflessione sull’Antropocene, che tenta di rispondere alle crisi dell’epoca di transizione in cui viviamo, il progetto si propone di far incontrare più prospettive, sguardi diversi che spaziano dagli scienziati e botanici a critici d’arte e filosofi.
Rapporto ASviS. Nell’era dell’ “Anarcocene” si allontanano gli Obiettivi Onu 2030 per la pace e la collaborazione fra Stati
L’Agenda 2030 è ancora poco conosciuta. Meglio la situazione fra i giovani e in Europa
Agenda17, il Webmagazine dell’Università degli Studi di Ferrara, ha pubblicato una interessante recensione del Rapporto ASviS 2023 che l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato nell’ottobre scorso (L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile); si tratta dell’ottava edizione del Rapporto, che analizza la situazione del nostro Paese nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a metà del percorso iniziato nel settembre 2015, quando 193 Paesi membri dell’Onu hanno sottoscritto il programma di Agenda 2030.
Al Parco arte vivente due grandi mostre sulla profonda correlazione fra umano e non umano
Il Pav realizzato da Piero Gilardi è un incubatore di coscienza ecologica
Tra le opere esposte nel Parco arte vivente (Pav) di Torino, quella di Stefano Boccalini, “PublicPrivate”, rispecchia in maniera particolare lo spirito del centro sperimentale d’arte contemporanea che la ospita. Per le due parole, public e private, l’autore ha scelto due materiali simili, acciaio e ferro, ma con caratteristiche tecniche che le rendono soggette in modo differente allo scorrere del tempo: l’acciaio mantiene la sua brillantezza originale mentre il ferro si deteriora e arrugginisce, richiamando implicitamente l’elemento dell’acqua, sulla quale è cruciale il dibattito politico come bene pubblico.
Quando inizia l’Antropocene? forse con le plastiche. Ci fa paura, così lo neghiamo, avverte Telmo Pievani
È un iperoggetto, pensabile solamente intrecciando geologia e cultura, e servono narrative diverse
Buttato lì quasi per scherzo dal geochimico Paul Crutzen al convegno del Programma Internazionale Geosfera-Biosfera del 2000, il termine Antropocene in poco tempo ha preso a vivere di vita propria. Sfuggendo dalle mani della ristretta comunità scientifica per piombare in mille altri ambiti, dagli studi umanistici e sociali al mondo della letteratura e fino alle varie forme d’arte.
Le parole e le cose – Antropocene
La reale portata del termine non può essere colta senza l’inestricabile compresenza dei livelli: scientifico-naturale, storico, politico, etico, antropologico
Nel corso di poco più di vent’anni l’Antropocene si è conquistato una posizione preminente nel dibattito pubblico, ben al di là del contesto specialistico che lo ha partorito, al punto da diventare non solo un trend topic, ma addirittura un cliché: un’etichetta (vuota) buona per quasi qualsiasi utilizzo. Nella sua brevità, questo contributo si propone di delineare per sommi capi: significato, storia e possibili esiti di tale concetto, la cui reale – e solida – portata rischia di venir eclissata dal suo stesso successo.
Il suono del silenzio
La foto di Alessandro Gandolfi ritrae la camera anecoica di Ferrara. Ha vinto il Best of Photojournalism Award nel 2021 e la menzione onorevole come copertina di National Geographic Italia. Recenti ricerche dimostrano che l’inquinamento acustico, spesso sottovalutato, costituisce un pericolo per le forme di vita. Molto grave per quella marina.
Geografia dell’Antropocene
Le trasformazioni dell’Italia nel 2786
Milordo, giovane europeo, nel suo viaggio in Italia nel 2786 fa esperienza di una penisola molto diversa da quella attuale. In questo episodio, seguiamo Milordo protagonista del libro “Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro” e grazie alle considerazioni e riflessioni degli autori, Telmo Pievani e Mauro Varotto.