Le tecnologie di intelligenza artificiale si stanno rivelando strumenti preziosi per aumentare l’efficienza nella scoperta di nuovi antibiotici contro batteri multi-resistenti, imminente minaccia per la salute pubblica. Questi sistemi computazionali permettono di processare enormi quantità di dati, tagliando tempi e costi nel processo di drug discovery, ma sono ancora considerati delle “black boxes” dal funzionamento oscuro.
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Riparte la ricerca sugli antibiotici. Fondamentale per sconfiggere l’antibiotico resistenza sviluppata nei luoghi di cura
Industria e accademia collaborano, e la rivista Nature chiede aiuto ai governi
Dopo oltre 50 anni, una nuova classe di antibiotici contro un ceppo di batteri multi-resistente Acinetobacter baumannii raggiunge la prima fase di trial clinico. Questo risultato deriva dallo sforzo congiunto di ricerca accademica e delle aziende farmaceutiche di Stati Uniti ed Europa.
Nuovi farmaci dall’Intelligenza artificiale. Non è (per ora) un nuovo paradigma, ma la tecnologia corre (2)
Freni alla ricerca: interessi delle Pharma e dati insufficienti. Non si perdono posti di lavoro. Garantire accesso universale
Nell’ambito della drug discovery, lo sviluppo di nuovi antibiotici è un punto cruciale, vista la portata del fenomeno dell’antibiotico resistenza (Antimicrobial Resistance, AMR).
Nonostante l’urgenza, l’antibiotic-discovery, è stagnante per motivi prevalentemente economici. Strumenti di IA rappresentano un valido aiuto per tagliare tempi e costi di produzione, ma non senza limitazioni.
Nuovi farmaci dall’Intelligenza artificiale. Non è (per ora) un nuovo paradigma, ma la tecnologia corre (1)
L’IA affronta l'antibiotico resistenza, letale come Covid-19. Analisi di: Costantino, Uniparma; Stokes, McMaster University; Zese Unife
“Negli ultimi anni, gli approcci computazionali sono diventati sufficientemente robusti e abbastanza sofisticati per influenzare significativamente il modo in cui identifichiamo i farmaci” afferma Jonathan M Stokes, professore associato alla McMaster University in Canada. Ne è un esempio il suo lavoro, recentemente pubblicato sulla rivista Nature chemical biology, in cui ha utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per identificare un antibiotico contro il batterio multiresistente Acinetobacter diffuso in molti ospedali.
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Il consumo di medicinali non è mai stato così elevato. Secondo stime dell’IMS Institute for Healthcare Informatics, nel 2020 sono state somministrate 4500 miliardi di dosi a livello globale. Sebbene i benefici siano innegabili, non mancano gli effetti collaterali, tra i quali, oltre al fenomeno dell’antibioticoresistenza, rientra anche il problema del loro smaltimento.
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L’uso di farmaci in veterinaria è diminuito, ma i costi in termini di vite umane e di spese sanitarie restano enormi
“La resistenza agli antibiotici (Antimicrobial Resistance, AMR) è il fenomeno per il quale un microrganismo (batterio) diventa resistente all’attività di un antibiotico originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate. Purtroppo, l’uso eccessivo e non sempre appropriato di questi farmaci in ambito umano e veterinario ha contribuito alla rapida diffusione del fenomeno.” È quanto dichiara ad Agenda17 Monica Monaco, ricercatrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità.