Una raccolta crowdfunding per mettere a punto una nuova metodologia per produrre carne in laboratorio: è quanto hanno pensato gli autori del progetto CultMeat dell’Università di Torino.
Ed evidentemente la scelta originale di finanziare in questo modo la ricerca universitaria per una reale alternativa all’allevamento convenzionale è piaciuta.
Dopo pochi giorni, infatti, l’obiettivo prefissato dei 10 mila euro era già stato raggiunto, e a pochi giorni dalla chiusura della raccolta quasi 500 sostenitori hanno fatto superare l’obiettivo del 250%
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Coltivare la carne in laboratorio. All’università di Torino la ricerca si fa con i soldi raccolti da sostenitori
L’agricoltura europea sempre più industrializzata. Scompaiono le piccole aziende e cala la sostenibilità ambientale
La sicurezza alimentare è nelle mani della finanza e grandi aziende, con perdita di posti di lavoro soprattutto nelle aree rurali
Recentemente Greenpeace ha rilasciato il report “La crisi degli agricoltori italiani ed europei” da cui emerge un’inequivocabile tendenza all’industrializzazione del settore e all’accentramento della produzione nelle mani delle grandi aziende. Le conseguenze sono molteplici e drammatiche: “un maggiore controllo della produzione alimentare da parte di pochi grandi attori, un aumento della disoccupazione rurale, un crescente divario tra aree urbane e rurali, e maggiori impatti sulle risorse naturali, le stesse su cui gli agricoltori fanno affidamento per la loro sussistenza.”
Obesità in crescita: più di un miliardo di persone nel Mondo. Il fenomeno preoccupa anche l’Italia
I dati di The Lancet e dell’Istituto superiore di sanità e un Piano internazionale per affrontarla. Intervista a Vincenzo Brandolini, già docente di chimica degli alimenti Unife
Continuano ad allarmare i dati crescenti dell’obesità a livello mondiale. È quanto emerge da un recente paper pubblicato su The Lancet, che offre un focus su tendenze globali di sottopeso e obesità nel periodo 1990-2022. Il lavoro è frutto di un’analisi aggregata di 3663 studi rappresentativi della popolazione con 222 milioni di bambini, adolescenti e adulti. I dati sono stati raccolti e analizzati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e diffusi anche attraverso l’Osservatorio globale della salute.
Disturbi del comportamento alimentare in aumento. Servono fondi adeguati per diagnosi precoce e presenza capillare, secondo Bastianoni di Unife
Molti studenti si rivolgono al centro di supporto di ateneo, che aiuta a prendere consapevolezza
In Italia circa 3 milioni di persone soffrono di Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna), un dato probabilmente sottostimato poiché non tutti ne hanno consapevolezza né tutti chiedono aiuto. “L’iniziale decisione di tagliare i fondi per il contrasto a questi disturbi aveva messo in allerta le Regioni, che ben conoscono la numerosità delle richieste e l’urgenza di poterle accogliere. I Dna, infatti, possono mettere in serio pericolo la qualità della vita di una persona e meritano una costante attenzione: lavorare con questi disturbi richiede tempo e pazienza poiché il primo alleato nel processo di cura è la fiducia” afferma ad Agenda17 Paola Bastianoni, docente di Psicologia clinica presso l’Università di Ferrara e responsabile del servizio di counseling psicologico di ateneo “Da soli mai”.
Carne coltivata. Vantaggi per animali, uomini e ambiente, ma occorre un dialogo aperto e trasparente con i cittadini per la sua accettazione
La carne coltivata rappresenta una soluzione promettente per molte delle sfide globali che affrontiamo oggi. Da un punto di vista economico, rappresenta una vera e propria innovazione nel settore alimentare che potrebbe creare nuove opportunità economiche, riducendo i costi di allevamento e macellazione e aprendo nuovi mercati per i prodotti a base di carne coltivata. Inoltre, si prevede che possa stimolare ulteriore innovazione nel settore alimentare, creando posti di lavoro e influenzando positivamente l’economia globale.
Le microplastiche contaminano gli alimenti. Il rapporto FAO
Frutta, verdura e pesce analizzati dal laboratorio dell’Università di Catania guidato da Margherita Ferrante
La Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) ha pubblicato una revisione della letteratura scientifica sull’esposizione umana da microplastiche attraverso le fonti dietetiche.
Sovranità alimentare: restituire ai popoli indipendenza nel cibo e in agricoltura, secondo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia
Nel nostro Paese stop allo spreco e salvaguardare paesaggio e benessere animale
Il termine di sovranità alimentare è tornato agli onori della cronaca lo scorso ottobre quando il Governo italiano, appena insediato, ha modificato il nome del Ministero delle risorse agricole in “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.
Sul tema abbiamo intervistato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia. Barbara è stata eletta nel 2021, ed è la prima presidente donna in trent’anni anni di vita dell’associazione. Slow Food è un’associazione no profit, presente in 150 Paesi di quattro continenti, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
Economia circolare. Ricerca e tecnologia del riciclo consentono di salvare il salvabile del cibo che buttiamo
Uno studio dell’Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari (Oersa) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), ha indagato le due linee di spreco alimentare: quella domestica e quella del settore primario. Se ridurre gli sprechi è il primo obiettivo, il secondo passo è utilizzare la scienza e la tecnologia per trasformare gli scarti in nuova materia.
Cresce il consumo di carne, con conseguenze anche sul clima. Forti le differenze tra i Paesi in base al reddito
Le alternative ci sono. Secondo Marchetti di Unife, passi avanti sulle farine di insetti
Recentemente ad Haarlem, in Olanda, si è deciso di vietare la pubblicità della carne negli spazi pubblici a partire dal 2024 con lo scopo di ridurne il consumo e, quindi, le emissioni di gas serra, di cui la produzione di carne è tra le principali responsabili. Ziggy Klazes, consigliera del partito ecologista olandese, ha dichiarato: “non possiamo dire alle persone che c’è una crisi climatica in atto e incoraggiarle a comprare prodotti che sono parte della causa.”
Con la pandemia aumenta l’obesità infantile. L’analisi dei pediatri
Come intervenire, secondo Vincenzo Brandolini, già docente Unife di chimica degli alimenti
L’obesità infantile è un’emergenza sociale, che causa problemi di salute anche in prospettiva di crescita e vita futura. Negli ultimi quattro decenni, il numero di bambini e adolescenti con obesità è aumentato di oltre dieci volte, per un totale di circa 120 milioni nel Mondo. È la Società italiana di pediatria (Sip) a rilanciare l’allarme. L’appello per ripristinare sani stili di vita, messi a dura prova in questi anni di pandemia, arriva dagli specialisti, riunitisi recentemente a Sorrento al Congresso italiano di pediatria.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di sconfiggere la fame
L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo sette parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
L’edizione 2021 in merito all’obiettivo 2 – Sconfiggere la fame – mostra segnali di miglioramento per diversi degli indicatori, con alcune eccezioni.
Microplastiche non solo nell’ambiente, ora anche nel sangue
Aumentano le prove della loro presenza nell’organismo umano e di possibili effetti sulla salute
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Amsterdam ha dimostrato la presenza di microplastica nel flusso sanguigno, un fenomeno finora soltanto ipotizzato. Lo studio, appena pubblicato su Environment International, ha analizzato il sangue di ventidue volontari, trovando in circa tre quarti di loro particelle di diversi polimeri, con una concentrazione media pari a 1,6 µg (microgrammi) per ml – equivalente a un cucchiaino per ogni mille litri d’acqua.