Il bacino di decantazione della miniera di rame e oro di Guelb Moghrein, Akjoujt, Mauritania ha un diametro di 1,4 km. Qui vengono convogliati fanghi e acque contaminati dai processi estrattivi per permettere la separazione dei residui solidi. Dal 2004 le attività della miniera hanno prodotto circa 40 milioni di tonnellate di sterili minerari, ovvero materiali di scarto.
Il ghiacciaio Pine Island in Antartide potrebbe essere prossimo al suo tipping point
Fra le conseguenze, un maggiore rischio di innalzamento del livello del mare
Le piattaforme di ghiaccio che costeggiano l’Antartide sostengono il flusso di ghiaccio dall’entroterra contribuendo a limitare l’innalzamento del livello del mare. Esse sono agganciate alla costa tramite “punti di ancoraggio”, che costituiscono un indicatore dello spessore delle piattaforme stesse.
Negli ultimi tre anni l’assottigliamento delle piattaforme ha subito un’accelerazione, rischiando di compromettere l’effetto protettivo delle barriere all’innalzamento del livello del mare. Quest’ultimo rappresenta uno dei maggiori impatti a lungo termine della crisi climatica e potrebbe portare a un ridisegnamento nei prossimi secoli della mappa del Mondo, con entità di innalzamento delle acque molto più elevata di quella prevista.
Tenersi a distanza dai tipping point: un modello matematico per misurare la resilienza degli ecosistemi proposto da Camilla Sguotti di Unipd
Individuare le variabili per prevenire i punti di crisi irreversibile di un sistema naturale. Il caso della pesca del merluzzo
Con l’attuale livello di riscaldamento globale alcuni ecosistemi hanno perso resilienza e sono già prossimi al raggiungimento dei climate tipping point, soglie critiche il cui superamento può causare cambiamenti di grande portata, con effetti retroattivi e amplificanti tali da provocare trasformazioni irreversibili. Ma quanto può sopportare un ecosistema prima di raggiungere questi “punti di non ritorno”?
L’uomo non “vede” le piante, ma la loro organizzazione in comunità può insegnarci la sopravvivenza come specie, secondo Stefano Mancuso
Al Festival dell’economia una riflessione sulle differenze tra mondo umano e vegetale
Siamo “ciechi verso le piante” sostiene Stefano Mancuso, docente e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale dell’Università di Firenze, secondo il quale non è immaginabile che una forma di vita riesca a raggiungere oltre l’80% di un sistema come quello del nostro Pianeta senza avere delle particolarità ed essere in grado di risolvere problemi. Eppure noi umani, lo 0,01% della biomassa della Terra, non “vediamo” le piante, non ne percepiamo la complessità, quando invece dovremmo chiederci cosa si possa imparare da organismi con un tale successo evolutivo.
Natura protagonista al festival fotografico Selvatica di Biella (2)
Piante guerriere: un’esposizione scientifica per rovesciare la prospettiva e sfatare il mito del mondo vegetale come preda immobile
All’interno del festival Selvatica, in corso fino al 21 luglio a Biella, di particolare interesse è l’esposizione “Piante guerriere. Viaggio tra i vegetali che credono di essere animali”: questa sezione ha il merito di restituire complessità a un mondo, quello vegetale, spesso considerato in modo semplicistico e che invece ha messo e mette in atto strategie tra le più varie per consolidare il suo successo evolutivo.
Natura protagonista al festival fotografico Selvatica di Biella. “Il tempo dell’attesa è ormai finito e non possiamo più rimandare di occuparci di ambiente e della sua protezione” (1)
Dalle xilografie giapponesi dell’Ottocento alla fotografia con l’Intelligenza artificiale
“La conservazione senza denaro è solamente conversazione”; partendo da questo slogan il gruppo Skua Nature Group ha elaborato un modello in cui il valore della natura è considerato anche un valore economico per un nuovo turismo naturalistico. E ora gestisce numerose riserve, in cui si sviluppano azioni dedicate alla conservazione e a studi sulla biodiversità usando fondi provenienti dal turismo naturalistico, capanni di osservazione, birdwatching ed escursioni fotografiche in collaborazione tra pubblico e privato.
Migranti climatici. ActionAid: il controllo prevale sulla tutela dei diritti umani
“Il cambiamento climatico non conosce frontiere”: il report segnala un aumento della metà degli sfollati con nove milioni di nuovi casi
“La governance internazionale delle migrazioni attuale è il risultato di profonde disuguaglianze economiche e sociali. In questo contesto, gli interessi degli Stati prevalgono sui diritti umani, con un’agenda incentrata sul paradigma della deterrenza e sull’esternalizzazione delle frontiere. La risposta alle migrazioni climatiche risente di questo approccio, focalizzandosi esclusivamente sulla dimensione esterna che promuove l’adattamento in situ, trascurando l’ampliamento della protezione legale interna come efficace intervento a sostegno della migrazione.” Commenta così Roberto Sensi di ActionAid l’ultimo report sulle migrazioni climatiche: qual è allora la situazione ad oggi di un fenomeno destinato nel futuro a crescere?
Pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Una sfida anche culturale in una lunga storia della contraccezione e della sessualità
In Gran Bretagna una ricerca condotta nel 2018 da YouGov ha rivelato che il 79% dei mille e seicento uomini intervistati riteneva che la contraccezione deve essere una responsabilità condivisa; ma la domanda se l’Italia e il Mondo è pronto per una pillola anticoncezionale maschile rimane aperta considerato che solo recentemente hanno avuto inizio studi clinici di fase III per l’anticoncezionale maschile mentre i metodi di soppressione ovarica femminili sono disponibili da oltre 40 anni.
Pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Concluso il primo stadio di sperimentazione sull’uomo (2)
Ricerca dagli anni Cinquanta: dalla vasectomia al controllo della speratogensi. Ma posizioni sociali e politiche hanno ritardato gli studi fino a oggi
La pillola YCT-529, il primo contraccettivo non ormonale ad assunzione orale per uomini, è il risultato di due decenni di ricerca guidata da Gunda Georg, ricercatrice e fondatrice dell’Institutes for Therapeutics Discovery and Development e docente presso la Facoltà di farmacia dell’Università del Minnesota, che ha dichiarato: “il Mondo è pronto per un agente contraccettivo maschile e fornirne uno privo di ormoni è semplicemente la cosa giusta da fare, considerato ciò che sappiamo sugli effetti collaterali che le donne hanno sopportato per decenni a causa della pillola.”
Pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Concluso il primo stadio di sperimentazione sull’uomo (1)
Decenni di ricerca: ecco come funziona. Cautela e ricerca di fiducia, sottolinea Akash Baksh della Your Choice Therapeutics
Si è concluso nel mese di giugno lo studio di Fase I di YCT-529, la “pillola” contraccettiva maschile messa a punto da Your Choice Therapeutics, azienda farmaceutica statunitense. Si tratta del primo contraccettivo non ormonale ad assunzione orale per uomini.
Nel dicembre 2023 la pillola era entrata nella sperimentazione clinica di Fase I nel Regno Unito per valutarne sicurezza, tollerabilità e funzionamento nell’uomo.
I senza fissa dimora avranno finalmente un medico di base. La Camera approva all’unanimità dopo un lungo percorso parlamentare
Sperimentazione di due anni in quattordici città
Dopo quattordici anni di iter parlamentare e diverse legislature, la proposta di legge per l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora, primo firmatario il deputato del partito democratico Marco Furfaro, ha avuto l’approvazione all’unanimità alla Camera.
Aumentano le esecuzioni della pena capitale nel Mondo, in particolare in Iran e Arabia Saudita
Le donne, le minoranze etniche e gli oppositori politici sono quelli a rischio maggiore anche solo per un tweet
Nel mese di maggio Amnesty International ha pubblicato il Rapporto sulla pena di morte e sulle esecuzioni eseguite nel Mondo nel 2023. Amnesty International ha registrato 1.153 esecuzioni, un aumento del 31% rispetto alle 883 esecuzioni eseguite nel 2022.
Il significativo aumento del totale globale è dovuto principalmente all’aumento delle esecuzioni in Iran e in Arabia Saudita che sono stati responsabili dell’89% del totale delle esecuzioni conosciute.