Sempre più spesso i cittadini citano in giudizio i governi per inadempienze nella lotta contro il cambiamento climatico, basandosi su dati scientifici. Ma né la scienza, né il giudice possono giocare il ruolo di un “legislatore parallelo”. Fondamentale il funzionamento delle politiche ambientali come fonti di produzione giuridica e la partecipazione pubblica democratica alle deliberazioni legislative. Solo in un quadro di regole certe, la locuzione “giustizia climatica” può acquistare un significato di valore e di obiettivo.
DOSSIER Dopo COP26 Ruolo nuovo e decisivo della finanza
Quella “verde” è un’illusione. Gli investimenti vanno indirizzati con politiche comuni coraggiose, anche se impopolari, secondo l’economista Roberto Fazioli. Fondamentale una tassa sulla CO2
“Non esistono una finanza buona e una finanza cattiva: esiste la finanza che si muove per convenienze relative. Oggi investiamo molto nel green per diversi motivi, ma allo stesso tempo rimane conveniente anche investire nel fossile perché ha un rendimento maggiore a fronte della crescente domanda di energia. In questo scenario, l’unica via praticabile è una tassa globale sulla CO2”. È quanto dichiara ad Agenda17 Roberto Fazioli, docente di Economia dell’energia e dell’ambiente presso l’Università di Ferrara.
La pandemia di Covid-19 ha avuto origine a Wuhan
Uno studio pubblicato su Science ricostruisce la mappa dei primi casi nel dicembre 2019, confermando l’origine della pandemia nel mercato di Huanan
Affrontare il limbo della precarietà giovanile con Gol
Ma il progetto del Pnrr non basta per risolvere il problema
Precariato. Emigrazione professionalizzata. Transizione occupazionale. Termini che descrivono la debole situazione lavorativa di milioni di giovani italiani (nella fascia di età dai 18 ai 34 anni). Lo Stato interviene con politiche attive del lavoro per le categorie più esposte al rischio disoccupazione, e fra queste ne esiste una rivolta proprio a questa fascia della popolazione: Garanzia giovani, il programma dell’Unione europea ideato nel 2014.
La gestione dei contenuti nella società dell’algocrazia: il vero potere è nelle mani di chi gestisce gli algoritmi
Di recente il gruppo Facebook, di cui fa parte l’omonimo social network, ha annunciato il suo cambio di nome in “Meta”. Tra i motivi del cambiamento molti critici intravedono la volontà di risollevarsi dallo scandalo seguito alla pubblicazione dei Facebook Papers, documenti interni che gettano ombre sulla gestione dei contenuti e sul trattamento dei dati degli utenti. Ma come funziona davvero il meccanismo che determina cosa pubblicare e, soprattutto, cosa censurare?
Obiettivo 12 Sostenibilità ed efficienza necessitano di cooperazione internazionale, afferma l’economista Massimiliano Mazzanti. E i produttori devono assumersi maggiori responsabilità
L’obiettivo deve essere ridurre i rifiuti, e non solo differenziare e riciclare. Ma per fare questo non basta la responsabilizzazione dei consumatori; occorre che siano anzitutto i produttori ad agire. La sostenibilità si persegue attraverso l’innovazione dei materiali, dei processi e dei comportamenti. Ma al centro devono esserci le politiche delle istituzioni internazionali.
Le parole e le cose – Rischio e incertezza
La pandemia ha incrinato il senso di sicurezza e alterato l’orientamento del vivere associato
Proponiamo di seguito l’introduzione all’ “Indagine sulle condizioni di studio e di vita degli studenti e delle studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara al tempo della pandemia e del confinamento sociale”.
Dopo l’approvazione della Politica agricola europea e il voto favorevole alla Farm To Fork è il turno degli Stati membri
Ambientalisti e piccoli agricoltori chiedono più spazio nella definizione del Piano strategico nazionale
La corsa verso l’agricoltura del futuro procede spedita, in Europa come in Italia. Dopo l’approvazione della Politica agricola europea (Pac), arrivata in luglio, la palla è passata agli stati membri. Entro la fine del 2021 il nostro Governo dovrà elaborare e pubblicare il proprio Piano strategico nazionale 2023-2027 (Psn), un documento che renderà concreti i principi della Pac e da cui dipenderanno l’identità e la sostenibilità della nostra agricoltura nei prossimi anni.
Poveri alla fame
La foto di Domingos Peixoto fotoreporter brasiliano dell’Agência O Globo, vincitore di numerosi premi internazionali, mostra brasiliani in cerca di avanzi di cibo tra carcasse e scarti di macelleria (Rio de Janeiro). Il reportage, Brazil 2021: A dor da fome (Il dolore della fame), di cui fa parte, ha messo a nudo la portata della crisi economica e sociale in Brasile
La pandemia da Covid-19 ha aggravato la crisi politica, economica e sociale che, iniziata in Brasile nel 2015, ha letteralmente travolto il Paese. Si stima che il numero di senzatetto, solo nella città di San Paolo, sia arrivato a 40mila, in base alle indicazioni delle associazioni che lavorano sul territorio.
Vent’anni online e mille studenti. Il Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza di Unife
La didattica online continua a suscitare forti opposizioni. Si tratta di posizioni largamente dipendenti dall’esperienza emergenziale della pandemia (la famigerata Dad – Didattica a distanza). Esperienze più consolidate offrono un quadro assai diverso. Il Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza di Unife – a cui è ancora possibile iscriversi – è un caso di didattica blended “nativo”che in vent’anni ha accumulato una rara esperienza.
La didattica online piace agli studenti. Se di qualità e integrata con la presenza
I risultati di una ricerca Unife smentiscono alcune voci di stampa
All’Università di Ferrara il modello di didattica online che si è affermato durante la pandemia – ma già oggetto di precedenti originali sperimentazioni didattiche – è quello cosiddetto blended: l’integrazione fra lezioni in aula e diverse modalità di insegnamento in Rete. È un modello che piace alla grande maggioranza degli studenti, come segnalano i risultati di un’indagine empirica condotta all’inizio dell’anno accademico in corso da Marco Pedroni – docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi a Unife – su un campione di studenti frequentanti il Dipartimento studi umanistici.
I pesticidi di nuova generazione sono sicuri per le api?
No, secondo uno studio, e gli apicoltori chiedono maggiori controlli
Fattori quali l’inquinamento ambientale, i cambiamenti climatici, le pratiche agricole intensive e l’uso di pesticidi sono, come è assodato da tempo, le principali cause di morie anomale delle api.