I conflitti interni e i dubbi legati alla mancanza di dati, in bilico tra scienza e social media.
Ascoltiamo dalle parole di due mamme che si sono vaccinate quando erano incinte, da un ginecologo e dalle voci di donne del forum online quali sono le emozioni, le paure e le domande di chi rifiuta e di chi valuta la vaccinazione Covid-19 in gravidanza.
Vaccinarsi in gravidanza
Proteggere i senzatetto dalla pandemia: dai Covid-hotel alle campagne vaccinali mirate
Mentre si rincorrono gli “esitanti”, c’è poca attenzione a molti che vorrebbero fare il vaccino ma non possono
Sono 50mila le persone escluse dal Servizio sanitario nazionale nel nostro Paese, persone prevalentemente senza fissa dimora, ma anche migranti, rifugiati e braccianti che lavorano in nero.
La maggior parte non ha un luogo dove trascorrere la quarantena in caso di infezione da Covid-19, e molte non possiedono i documenti necessari per accedere ai vaccini.
Sviluppo sostenibile: l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi dell’Agenda 2030
Regioni, province e città sotto la lente del Rapporto 2021 dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile
Nonostante sempre più territori siano impegnati nella pianificazione di strategie di sviluppo sostenibile, il nostro Paese è ancora lontano dal raggiungimento della sostenibilità sociale, economica e ambientale. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibili stabiliti dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), solo quelli riguardanti le coltivazioni biologiche e la riduzione dei tempi della giustizia sono stati raggiunti dalla maggior parte dei territori. Per altri obiettivi come la riduzione dei gas serra e l’efficienza energetica, si stanno attuando interventi significativi, mentre per il consumo di suolo e la protezione delle aree marine, anche se l’urgenza è chiaramente percepita, c’è ancora molto da fare.
Legge sul Fine vita, “una bieca Italia di congiura”
Tragica attualità della “Ballata dell’angelo ferito” di Ceronetti
13 dicembre, dopo tre anni di attesa, il disegno di legge sul suicidio assistito va in discussione a Montecitorio. Ma l’aula è deserta e tutto viene rimandato. I tempi saranno lunghi, dato il calendario parlamentare e le prossime scadenze istituzionali.
In fuga dalla povertà
Il documentarista italiano Nicolò Filippo Rosso ritrae una donna in fuga con due bambini sulle rive del Rio Bravo. La foto, che compone il reportage Exodus, vincitore del World Report Award 2021, mette in luce il fenomeno della migrazione di massa nell’America Latina.
Con un tasso di povertà pari al 94,5% nella capitale Caracas, il Venezuela, su una popolazione di 30 milioni di persone, conta a oggi 6 milioni di migranti, di cui 4 milioni nei Paesi limitrofi.
La pandemia ha aumentato i disturbi mentali, soprattutto nei giovani. Lo stigma persiste, ma le risorse investite per la cura della salute mentale restano insufficienti (2)
In Italia è carente l’intervento tempestivo e molti faticano a chiedere aiuto
In Italia, dal 2013 è in vigore il Piano d’azione nazionale per la salute mentale (Pansm), che definisce gli obiettivi di salute per la popolazione e gli strumenti per conseguirli. Le aree di intervento individuate come prioritarie riguardano l’intervento precoce, i disturbi comuni (ad alta incidenza, come depressione e disturbi d’ansia), i disturbi gravi e persistenti e i disturbi di infanzia e adolescenza.
La pandemia ha aumentato i disturbi mentali, soprattutto nei giovani. Lo stigma persiste, ma le risorse investite per la cura restano insufficienti (1)
L’incidenza delle patologie aumenta nei Paesi ricchi, che sono però quelli che investono meno
“Il problema dello stigma nei confronti dei disturbi mentali è ancora oggi molto evidente, in particolare nei Paesi occidentali. L’essere affetti da un disturbo psichico è spesso ricondotto a una vulnerabilità della persona, un’incapacità di mettere in atto la propria forza di volontà o reagire alla vita. Quindi la sofferenza psichica è percepita come qualcosa inerente l’essere deboli, incapaci e di cui vergognarsi personalmente, con quanto ne consegue in termini di diagnosi precoce e precoci cure.” È quanto afferma ad Agenda17 Luigi Grassi, docente di Psichiatria presso l’Università di Ferrara.
Oceano Artico, le isole Svalbard brillano di meno
La foto di Stefano Guindani, fotoreporter italiano, mostra il passaggio dal bianco al grigio causato dalla riduzione dell’albedo per via del riscaldamento globale
Nel marzo del 1986 alle isole Svalbard, l’arcipelago della Norvegia che è il luogo abitato più a Nord della Terra, fu registrata la temperatura record di -46,3 °C.
DOSSIER Dopo COP26 Finanza, foreste e giustizia climatica: su questo si giocherà il futuro dell’ambiente
Interessi di mercato, complessità scientifica della riforestazione e difficoltà nelle strategie di equità. Poche soluzioni e molti problemi dalla Conferenza delle parti
Si è conclusa la Conferenza delle parti (Conference of Parties, COP26) di Glasgow, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Sei anni dopo gli Accordi di Parigi, quando i Paesi si impegnarono a creare piani nazionali di riduzione delle emissioni per limitare l’aumento della temperatura globale a 1.5 gradi, le promesse ambientali e l’impegno a finanziare la transizione anche nei Paesi in via di sviluppo appaiono ancora lontani dall’essere mantenuti.
DOSSIER Dopo COP26 Piantare mille miliardi di alberi e bloccare la deforestazione? Dipende da come
La gestione delle foreste divide esperti e ambientalisti
Nelle scorse settimane, mentre il G20 prometteva di piantare mille miliardi di alberi, alla COP 26 ci si proponeva di fermare la deforestazione entro il 2030. Un obiettivo importante, potenzialmente decisivo per il futuro dell’ambiente e per la mitigazione del cambiamento climatico. Eppure la gestione delle foreste come risposta al riscaldamento globale continua a generare interrogativi per quanto riguarda l’efficacia degli interventi e le ripercussioni sulla salute degli habitat naturali.
DOSSIER Dopo COP26 Chi non inquina paga
Le isole del Pacifico rischiano di scomparire sommerse dall’Oceano
Simon Kofe, Ministro degli esteri di Tuvalu, piccolo Stato insulare nell’Oceano Pacifico, ha lanciato un grido d’allarme nel corso degli incontri COP26 inviando un videomessaggio durante il quale parla con le gambe sommerse dal mare fino alle ginocchia
DOSSIER Dopo COP26 Per i Paesi è tempo di giustizia climatica
Quelli poveri pagano un conto pesantissimo a causa delle nazioni ricche che inquinano
Giustizia climatica significa molte cose, ma alla base c’è il riconoscimento che i Paesi che sono colpiti in modo sproporzionato dal cambiamento climatico non sono quelli maggiormente responsabili dell’aumento delle emissioni.