L’abbattimento degli orsi tiene conto di valutazioni tecniche, ma la decisione è politica

Il ruolo dell’Ispra e il caso di M91 secondo Piero Genovesi, responsabile Servizio fauna selvatica dell’Istituto

“La reintroduzione dell’orso non è mai stata a rischio zero. Per quanto gli orsi siano generalmente pacifici, è innegabile che vadano classificati come animali potenzialmente pericolosi. Da un lato, si sarebbe potuto – e dovuto – fare di più per informare e preparare le comunità locali alla convivenza con un grande carnivoro che, nel corso degli anni, per forza di cose si è sempre più abituato all’uomo. Dall’altro, l’opinione pubblica doveva essere informata che qualche abbattimento, pur con tutte le precauzioni del caso, si sarebbe reso necessario nel corso del tempo.” Lo dichiara ad Agenda17 Piero Genovesi, responsabile del Servizio di coordinamento della fauna selvatica dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

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Il Consiglio d’Europa denuncia l’approccio violento e degradante dei Cpr italiani, diventati come carceri

Sovra-prescrizione di psicofarmaci e uso eccessivo della forza contro i migranti, secondo il rapporto

Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Committee for the Prevention of Torture, CPT), un organo del Consiglio d’Europa, ha denunciato nel suo ultimo rapporto le condizioni di vita dei migranti trattenuti in quattro Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) italiani: Milano, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Potenza e Roma.

Come avevano già fatto il progetto “Chiusi dentro. Dall’alto” di PlaceMarks, Altreconomia e RiVolti ai Balcani, il CPT ha criticato la struttura simil-carceraria dei centri, con schermi a tripla maglia metallica alle finestre e cortili recintati da gabbie.

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Donne e caffè nel “Nord Pioniero del Paranà”; una storia di partecipazione ed emancipazione nel Sud del Brasile

Così si applica l’Agenda Onu 2030 per la sostenibilità

L’ultimo successo l’hanno ottenuto a Jacarezinho, in Paranà, dove in autunno si è tenuta la fiera Ficafè, manifestazione che dal 2008 dà visibilità al caffè prodotto di produzione locale. Oltre 4 mila persone hanno visitato l’esposizione, ampliando il bacino tra i conoscitori del caffè, quindi le possibilità commerciali per i gruppi di donne della regione.

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Nel Mondo una donna uccisa ogni dieci minuti

Nello scatto di Luca Profenna, durante il corteo nazionale di “Non una di meno” a Roma una donna mostra chi sono i responsabili dei femminicidi

Dall’1 gennaio all’8 dicembre 2024, l’osservatorio nazionale del movimento transfemminista Non una di meno (Nudm) ha registrato 93 femminicidi, oltre a 6 suicidi di donne, 1 suicidio di un uomo trans e 1 suicidio di un uomo gay indotti da violenza etero-cis-patriarcale, 1 donna scomparsa e 8 casi in fase di accertamento, per un totale di 110 casi. Si contano poi almeno 48 tentati femminicidi.

Quasi la metà dei femminicidi accertati (47,3%) è stata commessa dai partner, percentuale che sale all’87,1% considerando anche gli ex-partner e i familiari.

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Nuovi farmaci contro l’obesità e il diabete, due malattie in costante aumento a livello mondiale (2)

Terapie efficaci, ma non agiscono sulle cause dell’obesità e comportano una perdita della muscolatura, avverte Giulio Marchesini Reggiani di Unibo

Controllo dell’alimentazione, attività fisica, diete spesso drastiche e, nei casi più gravi, la chirurgia bariatrica per modificare il sistema digerente sono stati sinora gli strumenti a disposizione per il trattamento dell’obesità
Le cose sono cambiate con Il recente arrivo sul mercato italiano di farmaci come semaglutide e più recentemente, a seguito dell’approvazione di Aifa, di tirzepatide che aiuta a perdere peso e controllare il diabete di tipo 2.

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Carne coltivata in laboratorio. Forti implicazioni etiche e ambientali, che i consumatori sono disposti a riconoscere. L’analisi di Luca Lo Sapio, bioeticista presso Unito e per il progetto Cult Meat

In Italia non c’è un fronte netto a dividere chi è totalmente favorevole e chi no al consumo di carne coltivata. Nella scelta contano soprattutto fattori come il grado di educazione, l’età e il genere. E’ ciò che racconta in anteprima ad Agenda17  Luca Lo Sapio, docente di bioetica e filosofia morale presso l’Università di Torino, coordinatore del progetto FEAT (FuturEATing), dopo tre sondaggi condotti su Italia, Francia e Olanda. 

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Verso COP30. Anche se gli obiettivi finanziari non sono stati raggiunti a COP29, gli accordi sul mercato delle emissioni di CO2 possono aiutare la transizione ecologica

Il ruolo dell'Europa e delle “rendite fossili” nell’approfondimento dell’economista Mazzanti di Unife

“La COP29 avrebbe certamente potuto raggiungere un risultato più significativo per ciò che riguarda il tema climate finance, le compensazioni per l’adattamento di regioni fragili responsabili per piccole quote del riscaldamento globale, che sopportano costi molto elevati – afferma Massimiliano Mazzanti, direttore del Dipartimento di economia e management dell’Università di Ferrara, che ha partecipato ai lavori a Baku -. Vi sono comunque delle luci, in attesa delle prossime COP30 e 31, rispettivamente in Brasile e Australia. A Baku, ad esempio, il tema dei crediti di carbonio che nasceva dall’embrione di Parigi 2015 ha visto un importante passo in avanti.”

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L’Europa rinvia il regolamento di deforestazione. Un passo indietro secondo il WWF

L’Italia è un Paese forestale, ma “brucia” le sue risorse

Nei giorni scorsi il Parlamento europeo e il Consiglio hanno rinviato di almeno un anno la legge che vincola le aziende a fornire precise garanzie che confermino la provenienza del prodotto non riconducibile a terreni disboscati o la cui produzione non abbia causato degrado forestale.

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Carcere. Mai così tanti morti e suicidi. Anche fra le guardie carcerarie

Un girone di violenza che cresce per il diminuire di spazio vitale, delle alternative alla detenzione e delle possibilità di reinserimento. Convegno Unife “Resta diritto. Il carcere e i diritti che restano"

Al 2 dicembre sono ottantasette i suicidi nel 2024 nelle carceri italiane, su un totale di 233 morti: in tutto il 2023 erano 191, con sessantuno suicidi. Sono i dati di Ristretti orizzonti, che certifica il numero più alto di decessi e di suicidi dal 1992, con i detenuti che si tolgono la vita con una frequenza diciannove volte maggiore rispetto alle persone libere. E a ciò si aggiungono i suicidi di sette agenti di polizia penitenziaria, ulteriore segnale del disagio e della disperazione che si respirano all’interno delle strutture.

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