DOPO COP27 Il ritorno del Brasile nella lotta alla crisi climatica

Forse la deforestazione dell’Amazzonia non si fermerà, ma sicuramente diminuirà, secondo Gianfranco Franz, docente Unife

La Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici (Conference of Parties, COP27), tenutasi in Egitto dal 6 al 18 novembre, ha visto il ritorno sulla scena internazionale di Luis Inácio Lula Da Silva, presidente eletto del Brasile, che assumerà l’incarico a partire dal primo gennaio 2023.
Nel suo discorso al summit globale del clima, il leader brasiliano ha criticato le spese eccessive per gli armamenti in un Mondo segnato da molteplici sfide, che vanno dalla fame ai cambiamenti climatici, sottolineando che la lotta alla povertà e alla crisi climatica non sono obiettivi separabili ma vanno affrontati insieme.

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“Usare Scienza e ricerca per la pace”: Enza Pellecchia, coordinatrice RUNIPace al convegno Unife

Non bastano i Trattati, l’università deve fornire dati chiari e incentivare il dibattito

“RUNIPace è un’esperienza multidisciplinare perché la pace è una cosa complessa e le competenze necessarie per costruirla sono numerose. Capire quindi come le scienze possono contribuirvi significa anche puntare la lente sul modo in cui noi docenti e ricercatori insegniamo e facciamo ricerca, con l’obiettivo poi di prendere la parola nel dibattito pubblico e nell’insegnamento.” Questo è l’approccio al tema della pace entro cui si è mosso l’intervento di Enza Pellecchia, docente di Diritto privato e direttrice del Centro interdisciplinare di Scienze per la pace (Cisp) presso l’Università di Pisa, e coordinatrice della Rete universitaria per la pace (RUNIPace) al convegno “Per un Mondo libero dalle armi nucleari” tenutosi mercoledì presso l’Università di Ferrara.

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Covid-19: (molti) errori e lezioni per il futuro. Il rapporto della Commissione Lancet e l’analisi di Emidia Vagnoni di Unife (2)

È mancata la “prosocialità”: l’azione dei Governi per i bisogni dell’intera società umana. Ma ora sappiamo cosa fare

Secondo la Lancet commission, che ha recentemente pubblicato il report del lavoro di centinaia di esperti iniziato nel 2020, i pilastri per una strategia di successo contro il diffondersi di un’infezione come quella che ha causato la pandemia Covid-19 sono cinque: prevenzione, contenimento, un servizio sanitario efficiente, eguaglianza nella distribuzione di rischi e sacrifici, innovazione e condivisione delle scoperte su scala globale.

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Covid-19: (molti) errori e lezioni per il futuro. Il rapporto della Commissione Lancet e l’analisi di Emidia Vagnoni di Unife (1)

Milioni di morti e gravi responsabilità dei Governi e dell’Oms, che va riformata

Per capire cosa è accaduto in occasione della pandemia di Covid-19, l’autorevole rivista The Lancet ha istituito una commissione (Lancet Commission), che ha recentemente pubblicato, sotto la guida di Jeffrey Sachs, economista ed esperto di politiche pubbliche della Columbia University di New York City, il rapporto “Lezioni per il futuro dalla pandemia di Covid-19”.

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EcosistER: rete ibrida tra università, imprese ed enti pubblici per la transizione ecologica del sistema produttivo emiliano

Unife capofila con Massimiliano Mazzanti per l’economia circolare e costiera

L’Emilia Romagna è uno dei dodici ecosistemi dell’innovazione finanziati con i fondi del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr): 110 milioni di euro per la costruzione di un nuovo patto tra clima e lavoro. Gli ecosistemi dell’innovazione sono reti ibride tra accademia, mondo produttivo ed enti pubblici per avviare concretamente l’intersezione tra sostenibilità economica, ambientale e impatto sociale sul territorio.

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Il conflitto nucleare è una possibilità: dobbiamo parlarne. Soprattutto con i giovani. A Ferrara due giornate di incontri su pace e disarmo

L’Università può offrire dati e chiavi di lettura, secondo Morelli e Scandurra di Unife

“Il pacifismo è un approccio ai problemi: non significa sposare la causa dell’uno o dell’altro, ma evitare la reductio ad unum, cioè la riduzione del dibattito a una contrapposizione bipolare, cui invece spesso assistiamo e che non aiuta a ragionare. È chiaro che ci sono torti e ragioni, ma pacifismo vuol dire affrontare ogni conflitto umano, che è inevitabile, con strumenti che evitino il più possibile il ricorso alla violenza e cerchino di riportare nell’alveo di questo discorso anche gli scontri armati”. Questo quanto afferma ad Agenda17 Alfredo Mario Morelli, docente di Letteratura e filologia latina presso l’Università di Ferrara e referente della Rete Università per la Pace (RUNIPace)

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Covid, non è ancora finita: nuova variante attesa a breve

Mantenere alta l’attenzione, secondo gli organismi sanitari

La curva epidemica dei casi di Covid-19 diagnosticati in Italia negli ultimi trenta giorni appare coerente col bollettino epidemiologico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aggiornato al 6 novembre , che segnala un decremento globale dei nuovi casi di Covid-19 del 15% , complice anche una sottostima dovuta alla riduzione dell’attività di testing. Tuttavia lo stesso bollettino segnala nuove impennate di casi nella Regione del Pacifico occidentale tra cui spicca un incremento del 42% di nuovi casi in Giappone e del 24% nella Corea del Sud sinora maggiormente risparmiati dall’epidemia a testimonianza del fatto che non si è ancora esaurita.

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DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI. Per il clima occorre trovare soluzioni alla crisi della democrazia rappresentativa

Quando pensiamo alla democrazia rappresentativa tutti ci riferiamo a un modello di democrazia caratterizzato dalla scelta tramite elezioni di rappresentanti che prendono decisioni a nome e nell’interesse dell’intera popolazione. È un modello che ha avuto origine nel Settecento, con la Rivoluzioni americana e francese, e che ha finito per far coincidere la democrazia rappresentativa con la democrazia elettorale, anche se in realtà la democrazia rappresentativa non implica necessariamente i processi elettorali.

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DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI Dalla rappresentanza alla ‘lottocrazia’

Non c’è decarbonizzazione senza democratizzazione

Mentre le nostre conoscenze confermano il cambiamento climatico causato dall’uomo, il ticchettio dell’orologio del clima avanza inesorabile e incalzante; gli anni passano, le temperature medie del pianeta aumentano, e continuiamo a ‘ballare sul Titanic’ navigando sulla rotta di collisione…

Il punto cruciale è quindi se le società umane siano in grado di prendere le decisioni adeguate per affrontare la sfida, nonché di poi attuarle realmente (aspetto questo sempre in secondo piano nel discorso pubblico, ma imprescindibile se si mira ad avere un impatto effettivo).

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