La combinazione dei farmaci anti-retrovirali iniettabili cabotegravir e rilpivirina, la cui massiva distribuzione è usata come cavallo di battaglia dal National Health Service (NHS) inglese con l’obiettivo di raggiungere zero nuove infezioni da HIV entro il 2030, sono da qualche mese disponibili anche in Italia.
AIDS, l’epidemia nascosta (2)
Italia: diminuiscono i casi, ma il rischio è la sottostima. Trasmissione soprattutto per via sessuale
In Italia l’infezione da HIV è in costante diminuzione Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, nel nostro Paese sono stati registrati 72.034 casi di Sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) conclamata, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Da allora sono stati fatti notevoli progressi per il trattamento di questa malattia, la cui incidenza è in costante diminuzione: nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile, ed è pari a poco più di 500 casi per anno.
AIDS, l’epidemia nascosta (1)
Nel Mondo 38.4 milioni di persone vivono con il virus HIV. Determinante l’accesso ai farmaci: mentre in Africa continua la diffusione, l'Inghilterra potrebbe sconfiggerlo nel 2030
L’HIV non è un virus facile da combattere e, anche se negli ultimi trent’anni molti progressi sono stati fatti, l’obiettivo Onu di eradicare l’AIDS entro il 2030 non sarà raggiungibile. Dall’inizio dell’epidemia che risale ai primi anni Ottanta del secolo scorso, circa 84.2 milioni di persone sono state infettate con il virus HIV e 40.1 milioni sono morte per malattie legate all’AIDS.
Aumentano matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili (2)
Pesanti conseguenze fisiche e mentali. Occorre investire nell’istruzione delle ragazze: “chi educa una bambina, educa un popolo”
Secondo i dati pubblicati recentemente nel dossier “Indifesa” da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini, stiamo perdendo i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci a causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19.
Aumentano matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili (1)
Colpa di crisi climatica, pandemia e guerra. Le leggi non bastano, secondo Rossella Panuzzo di Terre des Hommes
A causa della crisi climatica e della pandemia di Covid-19, si rischia di perdere i progressi raggiunti negli ultimi trent’anni contro le mutilazioni genitali femminili (Mgf) e i matrimoni precoci. A mettere in guardia è il dossier “Indifesa” pubblicato di recente da Terre des Hommes, organizzazione non governativa che si occupa di proteggere i diritti di bambine e bambini. Il dossier si ricollega agli allarmi lanciati negli scorsi mesi da diverse organizzazioni, tra cui Save the Children, il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (United Nations International Emergency Children’s Fund, UNICEF) e il Fondo delle Nazioni unite per la popolazione (United Nations Fund for Population Activities, UNFPA).
Fusione nucleare: approcci diversi per il reattore Usa e quello collocato in Francia. “Impossibile dire ora chi avrà successo” secondo Mantovani di Unife
L’uso civile è lontano, e i successi scientifici dipenderanno da ingenti investimenti. Ma per gli USA c’è anche l’interesse militare
“Per fare la fusione nucleare, a livello mondiale, ci sono due tipi di approcci: uno, il cosiddetto Tokamak, usa il sistema toroidale, mentre l’altro è a confinamento inerziale e fa convergere tanti laser su una zona circoscritta. È molto difficile scommettere oggi su una delle due in termini di successo finale, è una competizione avvincente tra approcci diversi che mirano allo stesso risultato.
Afghanistan: vietato alle donne l’accesso alle università
È l’unico caso al Mondo. Proteste di docenti e studenti
Come avevamo già riportato in ottobre, nel Paese non si ferma l’oppressione nei confronti delle giovani donne che hanno perso il diritto allo studio. Il nuovo divieto emanato dal ministro dell’istruzione superiore ha effetto immediato, con l’ordine alle università pubbliche e private di vietare alle donne la frequenza, e fa seguito alla chiusura per le ragazze delle scuole secondarie decisa dagli Ulema e dagli anziani nella Grande Conferenza che si è tenuta in luglio a Kabul.
Accelerare la decarbonizzazione applicando ai trasporti le tecnologie esistenti
Elettrificare le auto conviene, mentre per navi e aerei il futuro è più incerto, secondo Nicola Armaroli del Cnr
In Italia il settore dei trasporti è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra, e più del 90% di queste sono imputabili al trasporto su gomma.
Per ridurre al 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica al 2050 previsto dal Green Deal è quindi fondamentale accelerare la transizione energetica nel settore dei trasporti.
L’Europa investe nell’idrogeno verde, ma il suo contributo alla conversione sarà limitato
Servirebbero obiettivi più ambiziosi sulle rinnovabili
L’Europa prevede che entro il 2050 la quota di idrogeno nel mix energetico potrebbe raggiungere il 13%-20%, e ha varato misure atte a favorire lo sviluppo del settore. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha recentemente dichiarato a un convegno di Utilitalia che sono previsti stanziamenti sull’idrogeno per 3,2 miliardi di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
DOPO COP27 Un fondo per i Paesi poveri contro il cambiamento climatico. Secondo Frattini di Unife tutti dovrebbero contribuire
Ma Usa e Cina si rinfacciano ruoli e responsabilità. Chi e come deve contribuire è una partita aperta
“Se da un lato COP27 (Conference of Parties) è stata deludente rispetto a quanto si sarebbe potuto fare, dall’altro aver ammesso l’ipotesi di compensare le conseguenze del cambiamento climatico è un passo importante dopo decenni di stallo da questo punto di vista” dichiara ad Agenda17 Federico Frattini, docente di Storia economica presso l’Università di Ferrara.
Le parole e le cose – Pace e pacifismo
La buona notizia, in questo tempo drammatico per le tante guerre in atto (e quella in Ucraina non è certo la peggiore), è che presso l’Ateneo di Ferrara si è costituito un Laboratorio di studio sulla Pace. L’iniziativa, nata all’interno della rete delle università per la pace RUNIPace, dà concretezza a un impegno che coinvolge soggetti provenienti da differenti esperienze e competenze interdisciplinari.
Con la riflessione su Pace e Pacifismo, i responsabili dell’iniziativa ci forniscono qui le coordinate del loro progetto, a partire da un assunto: è un “Laboratorio di studio sulla Pace, non sulle paci”.
COP15 Crisi della biodiversità: sempre più specie a rischio di estinzione
Allarme alla Conferenza di Montreal: servono interventi urgenti
La varietà di specie che popolano il nostro Pianeta si assottiglia di giorno in giorno, mentre la lista di quelle che rischiano di scomparire continua ad allungarsi. Ne fa parte anche l’orango di Sumatra (Pongo abelii), dichiarato a rischio critico di estinzione dall’Unione mondiale per la conservazione della natura (International Union for Conservation of Nature, IUCN).