L’evento estremo è avvenuto nel marzo 2021 ed è stato il più grave degli ultimi 30 anni. Per sei giorni, le strade e i ponti che attraversano il fiume sono rimasti sott’acqua, i traghetti sono rimasti bloccati per 9 giorni, i soccorsi di emergenza sono stati più di mille e 18mila persone sono state evacuate dall’area alluvionata.
Sotto il centro di Bologna ripartirà la piccola centrale idroelettrica del canale Cavaticcio
I mini impianti sono utili, ma la loro sostenibilità dipende da molti fattori
A partire da febbraio, il Comune di Bologna ha avviato il restauro della centrale idroelettrica del Cavaticcio, che dovrebbe riprendere a funzionare entro la fine del 2023. Sfruttando il naturale salto di quindici metri del canale che passa nel sottosuolo, il Comune stima che sarà in grado di aumentare la produzione di energia della città di circa 2mila MWh l’anno. Con 1 MW di potenza, si tratterebbe inoltre del più grande impianto all’interno di un centro storico in Italia.
LABORATORIO PACE Ucraina: l’Europa deve superare lo stallo in cui è ingabbiata da USA e Cina, secondo il giurista Bernabei di Unife
Convegno e laboratorio aperto all’Università di Ferrara
“Gli Stati Uniti hanno interesse che l’Europa sia unita dal punto di vista commerciale perché per loro è più facile interfacciarsi, ma hanno anche convenienza che l’Europa sia divisa sulla politica estera”, afferma ad Agenda17 Guglielmo Bernabei, docente di Diritto pubblico presso l’Università di Ferrara e membro del Movimento federalista europeo, che il 10 maggio interverrà come relatore al convegno “L’Europa per la pace”.
LABORATORIO PACE Ucraina: le sanzioni alla Russia non funzionano. I Paesi emergenti non le applicano e crescono economicamente
Una grande area economica, soprattutto dei BRICS, isola la NATO e si mette in proprio. Convegno a Unife
“Una delle cose che è venuta in evidenza negli ultimi tempi, dopo lo scoppio della guerra, è che l’Europa e gli Stati Uniti hanno imposto delle sanzioni alla Russia con l’idea di provocarne una crisi irreversibile: l’economia russa ne sarebbe stata progressivamente indebolita, fino a compromettere la possibilità di portare avanti la guerra. La misura era naturalmente di carattere politico, per penalizzare la Russia dopo questo atto di aggressione, ma intendeva allo stesso tempo riaffermare una supremazia economica occidentale” dichiara ad Agenda17 Pier Giorgio Ardeni, docente di Economia politica e dello sviluppo presso l’Università di Bologna.
Marcia degli agricoltori: “Stop ai pesticidi”, ma le Regioni chiedono deroghe ai divieti europei
Si mette a rischio la salute dei bambini per tutelare i vitigni. Meglio prevenzione e diversificazione colturale
Il 1 maggio a Bolzano e Treviso si è svolta la Marcia stop pesticidi, con la quale gli agricoltori hanno chiesto a Regioni, Governo e Unione europea di avviare una drastica riduzione nell’uso di prodotti chimici nelle coltivazioni, largamente diffuso soprattutto in zone interessate da monocolture intensive come il prosecco in Veneto e le mele in Trentino-Alto Adige. Le amministrazioni locali, invece, sembrano andare nella direzione opposta: di recente, diverse Regioni hanno richiesto l’ennesima deroga per un pesticida il cui utilizzo è vietato in quanto particolarmente dannoso per la salute dei bambini.
Dieci anni fa il disarmo chimico della Siria: era un altro mondo
Raro esempio di razionalità politica e diplomazia degli organismi internazionali e di Usa e Russia
Molti sono i motivi per ricordare questo anniversario, prima di tutto perché si tratta dell’ultimo evento di disarmo raggiunto finora a livello mondiale. E di un disarmo significativo, che ha distrutto l’intero arsenale nazionale di una classe di armi “di distruzione di massa”, con l’eliminazione definitiva della completa filiera di acquisizione, dalla produzione degli agenti alla confezione dei proiettili finali.
Le “Anziane per il clima” citano la Svizzera davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo per inazione climatica
Le ondate di calore provocano sensibili aumenti della mortalità nella popolazione anziana
La Corte europea dei diritti dell’uomo dell’ uomo di Strasburgo (Cedu) dovrà esprimersi sui piani climatici inadeguati della Svizzera, Paese che circa 2mila signore hanno citato in giudizio per politiche inefficaci nell’affrontare l’emergenza clima che mette a rischio vita e salute.
Le ricorrenti sono le Anziane per il Clima (Senior Women for Climate Protection Switzerland), età media 73 anni, appoggiate da Greenpeace e da molte associazioni ambientaliste, che vogliono “accendere i riflettori sia sul problema del surriscaldamento globale, sia sulla inazione contro la lotta climatica che da anni denunciano scienziati e milioni di giovani”.
Ucraina: integrità territoriale o diritto alla vita? Un omicidio collettivo che gli organismi internazionali non controllano. Cina e Usa devono collaborare a una de-escalation, secondo Marco Mascia, coordinatore RUni Pace
I cittadini - inascoltati - sono contrari alla guerra, e l'Europa ne uscirà con le ossa rotte
“Le grandi potenze oggi coinvolte nel conflitto in Ucraina, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Onu), avevano tutti gli strumenti per prevenirne lo scoppio. Invece non hanno voluto farlo e ora, in un’epoca in cui pensavamo di essere usciti dall’incubo delle guerre, ci troviamo di nuovo dentro uno scontro globale, guidati da una leadership politica internazionale che non sta facendo nulla per costruire la pace.” È quanto dichiara ad Agenda17 Marco Mascia, docente di Relazioni internazionali presso l’Università di Padova e coordinatore nazionale della Rete università per la pace (RUni Pace).
LABORATORIO PACE Ucraina. Chi fornisce armi partecipa alle ostilità? Come negoziare con la Russia che ha annesso territori? Le questioni affrontate dalla giurista Annoni di Unife
Convegno e laboratorio aperto all’Università di Ferrara
“La stragrande maggioranza degli Stati ha assunto un atteggiamento di non completa equidistanza rispetto al conflitto, fornendo un supporto più o meno ampio a una delle parti, in particolare all’Ucraina, che è la parte aggredita dalla Russia; altri, invece, hanno assunto formalmente un atteggiamento di neutralità, mentre altri ancora stanno fornendo assistenza alla Russia, ed è questa la posizione ritenuta più problematica, perché la Russia in questa vicenda è lo Stato aggressore.” Ne parlerà il 10 maggio Alessandra Annoni, docente di Diritto internazionale presso l’Università di Ferrara
Istruzione: pochi investimenti, pochi laureati, scarsa attrattività internazionale
Un sistema elitario: disuguaglianze nord-sud, licei- istituti tecnici e origine sociale
L’Italia è tra i Paesi europei che, in percentuale rispetto alla propria spesa pubblica, investono meno nell’istruzione. Secondo il report dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Education at Glance, l’Italia destina complessivamente il 3,9% del proprio Prodotto interno lordo (Pil) a questo fondamentale settore, posizionandosi ampiamente sotto la media dell’Unione europea (4,4%), davanti solo a Grecia, Ungheria (entrambe a 3,7%), Lituania (3,4%) e Irlanda (3,0%). Paesi come il Regno unito o la Norvegia investono una quota percentuale decisamente superiore, assestandosi oltre il 6%.
Vietato alle donne afghane lavorare per l’Onu, che annuncia il ritiro dal Paese
Dopo il divieto allo studio superiore, il governo dei talebani ha annunciato il divieto alle donne afgane di lavorare per le Nazioni unite (Onu), oltre quello di lavorare per le associazioni non governative internazionali, annunciato lo scorso dicembre, presumibilmente perché le lavoratrici non indossavano correttamente l’hijab o non seguivano le regole di segregazione di genere.
Senza neve
I cittadini delle Terre alte devono essere protagonisti della transizione
Parlare di neve, oggi, significa parlare soprattutto della sua assenza. Significa capirne le ragioni, le conseguenze e le inevitabili dinamiche che condizionano – e condizioneranno sempre più – non solo le economie di montagna e il turismo invernale, ma anche l’ambiente e le nostre vite.