“Se da una parte la conoscenza scientifica non è certo l’unico elemento di cui tener conto per cercare di dipanare le articolate dinamiche sociopolitiche della sostenibilità ambientale, delle epidemie, della povertà o delle disuguaglianze economiche, non ci sono dubbi riguardo al suo ruolo speciale nella possibilità di affrontare problemi complessi, di valutare soluzioni o, semplicemente, di dare significato alla discussione pubblica su temi di difficile, se non impossibile, soluzione”. Così Nico Pitrelli, responsabile scientifico e organizzativo del Convegno nazionale di comunicazione della scienza organizzato dal Laboratorio interdisciplinare per le scienze naturali e umanistiche della SISSA di Trieste, delinea il ruolo che la scienza occupa nell’affrontare le grandi tematiche che sono al centro dell’Agenda Onu 2030.
Migranti: Stati Uniti e Unione Europea sempre più blindati
Ue registra un sesto degli arrivi rispetto agli USA, ma i morti sono sei volte di più
Secondo la U.S. Customs and Border Protection (CBP), da gennaio a settembre 2023 le forze dell’ordine hanno fermato 1.756.652 persone al confine fra Messico e Stati Uniti (Usa). I migranti provengono maggiormente da Messico (30,9%), Venezuela (12,9%), Guatemala (10%) e Honduras (9,8%). Nello stesso periodo, Frontex ha registrato 278.805 ingressi irregolari nell’Unione Europea (Ue), tenendo in considerazione sia le rotte via mare (Mediterraneo e Isole Canarie) che quelle via terra (Balcani e confine orientale).
Migranti in aumento in tutto il Mondo. Cresce la pressione sulle città: la risposta è la pianificazione urbana
Isolare nei Cpr ai margini dell’abitato è sbagliato. Il “modello Vienna” insegna come integrare in una metropoli con forte immigrazione
I rifugiati nel mondo sono aumentati del 21% alla fine del 2022, il che significa che una persona su 74 è sradicata dal proprio Paese, a causa di guerre, violenze, persecuzioni, violazioni dei diritti umani e catastrofi naturali. Le persone costrette a emigrare dal luogo d’origine alla fine di giugno 2023 sono complessivamente 110 milioni in tutto il Mondo e di queste tre su cinque si insediano in aree urbane. E quanto emerge dal rapporto “Mid-Year Trends 2023” recentemente pubblicato dall’ Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, (UNHCR, United Nations High Commissioner for Refugees).
Rapporto ASviS. Nell’era dell’ “Anarcocene” si allontanano gli Obiettivi Onu 2030 per la pace e la collaborazione fra Stati
L’Agenda 2030 è ancora poco conosciuta. Meglio la situazione fra i giovani e in Europa
Agenda17, il Webmagazine dell’Università degli Studi di Ferrara, ha pubblicato una interessante recensione del Rapporto ASviS 2023 che l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato nell’ottobre scorso (L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile); si tratta dell’ottava edizione del Rapporto, che analizza la situazione del nostro Paese nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a metà del percorso iniziato nel settembre 2015, quando 193 Paesi membri dell’Onu hanno sottoscritto il programma di Agenda 2030.
Il “turismo delle ultime possibilità” trasforma la fine del Mondo in una gita da postare sui social. E va alla grande
Michele Bonazzi, sociologo di Unife: è la ricerca dell’esperienza unica e irripetibile, ma virtuale; educare all'ambiente e al digitale
“Assistiamo alla morte del ghiacciaio tramite la nascita del ‘last chance tourism’. Trovo veramente desolante dover spostare questi teli che pendono da una struttura per entrare in un anfratto buio e freddo per fare qualche foto. Eppure l’esperienza sui social rimbalza alla grande: trasformare la fine del Mondo in un contenuto, in una gita ‘a sole due ore da Milano, dove il parcheggio è gratuito!’. È come entrare dentro un corpo malato e cibarsi di quel che resta finché è in vita. Con dieci euro potremo dire ai nostri nipoti ‘io c’ero, io l’ho visto’, non sapendo che proprio queste poche parole hanno alimentato – in parte – la scomparsa dei ghiacciai stessi.”
Sempre più numerose le cause dei cittadini contro gli stati per danni dovuti a inazione climatica
A fine anno la sentenza per il “Giudizio Universale” contro lo Stato italiano e a primavera quella dei giovani portoghesi presso la Corte europea dei diritti dell’uomo
Dopo le “Anziane per il clima” che hanno citato la Svizzera davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo per inazione climatica, sono i più giovani a farvi ricorso, e lo hanno fatto in grande sostenendo il diritto delle generazioni presenti e future all’ambiente.
Presso la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) si è aperto in settembre quello che è stato definito il “Processo del millennio” sia per il carattere inedito, mai tanti Stati (32) erano stati citati in giudizio sulle politiche climatiche, sia per l’ età dei ricorrenti sei ragazzi millennial, che accusano i Governi di non aver fatto abbastanza per difendere i propri cittadini dal riscaldamento globale.
Rinaturazione del Po, agricoltori e politica hanno fermato il progetto del Pnrr. E si torna a parlare di dighe
A rischio il più grande intervento dedicato ad habitat, specie e adattamento al cambiamento climatico. Resta poco tempo
Il progetto di rinaturazione del bacino del fiume Po – unico grande investimento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicato totalmente alla biodiversità – potrebbe fermarsi e non ripartire più.
USA, il rapporto della Congressional Commission incentiva la corsa agli armamenti ma non considera la possibile reazione di Russia e Cina. E la democrazia in Occidente è sempre più a rischio
Lo scorso 12 ottobre è stato reso noto il rapporto finale della Congressional Commission on the Strategic Posture of the United States (SPC), costituita in modo bipartitico dal Congresso americano “per condurre una revisione della posizione strategica degli Stati Uniti e formulare raccomandazioni su come procedere.”
Cresce la povertà assoluta nel nostro Paese. Una famiglia numerosa su quattro è in gravissima indigenza. Colpiti soprattutto stranieri e lavoratori giovani
I dati Istat per il 2022 confermano la tendenza rilevata in giugno da Caritas
La povertà assoluta si conferma in crescita nel nostro Paese. L’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha pubblicato il report annuale con i dati per il 2022 e la situazione è sempre più difficile sia per le famiglie sia a livello individuale, a causa soprattutto dell’accelerazione dell’inflazione, che pesa maggiormente sulle fasce economicamente più deboli della popolazione. Ora, una persona su dieci è povera.
Regolamentare l’Intelligenza artificiale. L’approccio “orizzontale”, scelto dall’Ue, non convince il giurista Andrea Bertolini del Sant’Anna di Pisa
ChatGPT è diversa da un’auto a guida autonoma. Ma l’Europa ha urgenza di decidere: USA e Cina incalzano
Entro la fine di quest’anno, i Paesi dell’Unione europea (Ue) dovrebbero approvare un testo di legge definitivo che assicuri il rispetto dei diritti fondamentali e dei valori riconosciuti dall’Ue nel contesto dell’IA e di tutte le sue possibili applicazioni.
Gli stati membri sono attualmente coinvolti in colloqui, o triloghi, sulla base della posizione negoziale sul cosiddetto Artificial Intelligence Act adottato Parlamento europeo il approvato il 14 giugno scorso.
Lontani dagli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Rapporto ASviS e rilevazioni Istat denunciano una situazione insoddisfacente soprattutto per povertà, sanità e rinnovabili
Altri indicatori in miglioramento, ma con persistenti forti differenze regionali
“Il rapporto mostra chiaramente come in questi otto anni l’Italia non abbia scelto in modo convinto e deciso l’Agenda 2030 come mappa per realizzare uno sviluppo pienamente sostenibile sul piano ambientale, sociale, economico e istituzionale.” Si apre così il rapporto ASviS 2023, che monitora l’andamento nel nostro Paese degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle nazioni unite (Onu) nel 2015.
La mediazione per la pace è ancora possibile. Il nostro Paese può giocare un ruolo importante: ne ha le capacità e il modello è la Svizzera
La proposta lanciata al Festival della diplomazia dall’associazione 3IM, con il supporto della Rete delle università per la pace
“C’è sempre spazio per soluzioni diplomatiche anche quando la situazione è estremamente polarizzata. E anche quando lo spazio sembra pressoché inesistente, è doveroso tenere aperti i canali diplomatici per poter agire tempestivamente quando se ne presenta l’occasione.” Parte da questo presupposto Gabriella Arcadu, cofondatrice di 3IM (Italian Initiative for International Mediation) per spiegare il progetto che l’associazione, recentemente costituita, intende portare avanti per favorire un ruolo significativo del nostro Paese nei processi di mediazione internazionale e lanciare l’incontro che si terrà (anche in streaming) domani alle ore 14:30 sul tema “Mediation in international contexts: which role for Italy?” nell’ambito del Festival della Diplomazia in corso a Roma.