Si è tenuta presso la Corte Internazionale di Giustizia (International Court of Justice – ICJ) dell’Aia la discussione del dossier presentato lo scorso dicembre dal Sudafrica con l’accusa di genocidio nei confronti dello Stato di Israele per la guerra di Gaza e la richiesta di nuove misure cautelari urgenti, tra queste il cessate il fuoco.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? In gioco il senso stesso dell’esistenza della Corte penale internazionale. In video la ricostruzione del giurista Triestino Mariniello
Tutti i tentativi di portare la questione palestinese davanti alla Cpi sono stati caratterizzati da discriminazioni e doppi standard
Il procedimento relativo al caso della Palestina dinanzi alla Corte penale internazionale (Cpi), iniziato nel 2009, non ha mai portato all’apertura di alcuna vera indagine e ha escluso dal raggio di azione il contesto dell’occupazione militare di tutto il territorio palestinese e del blocco di Gaza, oltre ad altre violazioni documentate da numerose organizzazioni internazionali.
Intelligenze artificiali. Gli aspetti scientifici e le implicazioni comunicative, didattiche e artistiche
Tavola rotonda in video organizzata dal Corso di perfezionamento in Comunicazione della scienza e Public Engagement
Di cosa parliamo quando parliamo di Intelligenza artificiale? Cosa c’è di veramente “intelligente” nei sistemi che oggi stanno prendendo spazio nelle nostre vite e nella comunicazione pubblica? Le intelligenze artificiali stanno davvero cambiando il mondo? E poi: come comunicare efficacemente questi temi senza scadere nel marketing superficiale o nel millenarismo angosciante?
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Per molti aspetti siamo giunti a un punto limite
L’analisi di politologi, giuristi e Amnesty international
Pace e giustizia è il binomio necessario per garantire un ordine internazionale stabile e scongiurare il pericolo di ulteriori escalation nei conflitti in corso. Più volte abbiamo visto nel corso della storia cosa succede se la pace alla fine di un conflitto è stata vissuta dai belligeranti come un arbitrio del più forte e una violazione della giustizia. Anche dopo guerre terribili, il seme dell’odio ha ridato presto i suoi frutti velenosi, e il desiderio di revanche ha cancellato in fretta la memoria delle terribili sofferenze subite.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? Grandi potenze fuori gioco: mancano diplomazia, prevenzione e un modello negoziale. In video il politologo Alessandro Colombo
In Palestina legittimati il diritto di rappresaglia e la punizione collettiva
“Quello che sta accadendo in Israele e Palestina è l’ennesimo colpo non solo all’ordine internazionale, ma anche agli standard di legittimità internazionali.” Esordisce così Alessandro Colombo, docente di Relazioni internazionali presso l’Università Statale di Milano: come già per il fronte ucraino, infatti, anche in Palestina stiamo assistendo a una perdita di legittimità delle grandi istituzioni internazionali e dei principali Paesi sulla scena mondiale.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA COSA RESTA DEL DIRITTO? Violati e manipolati i principi di base. In video l’analisi di Alessandra Annoni, giurista Unife
Il commento articolato per punti e documentato con esempi dei principi del Diritto internazionale umanitario stravolti nel conflitto, attraverso l’analisi di Alessandra Annoni, giurista Unife.
Le donne che subiscono violenza di genere hanno diritto alla protezione internazionale
La Corte di giustizia dell'Ue riconosce questi casi come una forma di persecuzione. Nel nostro Paese pochissimi sono accettati
La Corte di giustizia dell’Unione europea (Ue) ha stabilito il 16 gennaio 2024 che le donne migranti soggette a violenza di genere nel loro Paese di origine hanno diritto a ricevere lo status di rifugiate o la protezione sussidiaria. Il pronunciamento è avvenuto in seguito alla richiesta della Bulgaria di valutare il caso di una donna turca di origini curde che, vittima di un matrimonio forzato e violenza domestica, aveva fatto domanda di protezione internazionale.
Riparte la ricerca sugli antibiotici. Fondamentale per sconfiggere l’antibiotico resistenza sviluppata nei luoghi di cura
Industria e accademia collaborano, e la rivista Nature chiede aiuto ai governi
Dopo oltre 50 anni, una nuova classe di antibiotici contro un ceppo di batteri multi-resistente Acinetobacter baumannii raggiunge la prima fase di trial clinico. Questo risultato deriva dallo sforzo congiunto di ricerca accademica e delle aziende farmaceutiche di Stati Uniti ed Europa.
Carceri: nel 2024 già quattro suicidi, sovraffollamento in crescita e condizioni sempre più precarie
Poco spazio e regimi più restrittivi disincentivano il recupero del detenuto
Nel 2024 sono stati quattordici i decessi nelle carceri italiane: già quattro i suicidi nel giro di dieci giorni, cui si aggiungono le morti per cause naturali. Sono i dati rilasciati dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, che segnala il rischio per quest’anno di un andamento molto simile al 2022, quando si è verificato un record negativo di detenuti che si sono tolti la vita.
Dal Pnrr 405 milioni per realizzare “Housing temporanei e stazioni di posta” dedicate alle persone senzatetto
Servirebbero però interventi strutturali, e l’assenza del reddito di cittadinanza ingrosserà le file dei bisognosi, secondo l’ “avvocato di strada” Antonio Mumolo
Secondo l’Istat, nel 2021 erano oltre 96mila le persone senza tetto e senza fissa dimora in Italia, di cui più di uno su dieci è un minore. Mentre tuttavia alcuni di loro scelgono deliberatamente di fare una vita da clochard, per la stragrande maggioranza dei casi non si tratta di una scelta. Tra i fattori che conducono a questa condizione, infatti, uno dei più rilevanti è la perdita del lavoro, che può portare a un rapido peggioramento delle condizioni socio-economiche, cui si aggiungono altri fattori di marginalità come avere una cittadinanza diversa da quella italiana o problemi di natura sanitaria o psicologica.
Non esistono cause perse: l’associazione “Avvocato di strada” impegnata a far riconoscere su tutto il territorio nazionale il diritto alla salute
I senza fissa dimora sono ancora esclusi dalla sanità in quasi tutte le Regioni. Il commento di Antonio Mumolo, presidente dell’associazione
A due anni dall’entrata in vigore della legge 10/2021 che garantisce il diritto alla salute delle persone senza fissa dimora in Emilia Romagna, abbiamo chiesto ad Antonio Mumolo, avvocato, socio fondatore e presidente dell’associazione “Avvocato di strada”, che è stato promotore e sostenitore della legge stessa, a che punto è l’iter per il riconoscimento di tale diritto nell’intero Paese.
Non sono sola
Foto terza classifica al Copernicus Photo Contest
Ispirata dalle opere di Shirin Neshat, artista iraniana.
Scrive l’autrice: “Non sono sola, sono con me. Non sono sola, sono sì con te!. Pensavo di essere completa, pensavo di essere al sicuro, ma poi all’improvviso.., tutto andò perduto. Ero sola. Rimasi in silenzio. Il mio destino rideva di me. Rallegrava il mio profondo dolore silenzioso. Non ho mai sollevato alcuna domanda.