“Aveva predato sedici capre e per questo è stato ucciso. La Direzione della sicurezza del Cantone di Uri ha informato che questa mattina alle 4, un lupo è stato abbattuto dalle autorità faunistiche incaricate dall’Ufficio foreste e caccia.” Così Ticino online riporta in giugno la notizia dell’abbattimento nel Comune di Realp, in Svizzera, di un lupo. Nel comunicato rilasciato si precisa però che il lupo abbattuto si “presuppone” sia il responsabile. Per saperlo bisognerà aspettare l’analisi del Dna. Fino ad oggi non ci sono novità, ma sicuramente verrà aggiornato il (folto) elenco di lupi abbattuti di cui la Svizzera tiene conto con elvetica precisione.
Pietre senza popolo. Riqualificazione urbana per i ricchi ed espulsione per i poveri (3)
Individui nomadi in cerca di lusso e successo al posto del popolo. Città “disneyalizzate” per turisti omologati. Ma ci sono modi e regole per resistere
A Venezia, Milano, Firenze, Roma e Napoli sia il processo di gentrification che quello dell’ “overturismo”, con i loro correlati di speculazione immobiliare e “dysneificazione della cultura”, hanno portato a un aumento del costo della vita e dell’abitare, costringendo le famiglie a spostarsi da case in cui hanno vissuto per anni rintanandosi in periferie o quartieri popolari.
Pietre senza popolo. Riqualificazione urbana per i ricchi ed espulsione per i poveri (2)
A Venezia, Milano, Firenze, Roma e Napoli speculazione immobiliare e “overtourism”. L’arte è un patrimonio delle città, ma il turismo è una risorsa instabile. Quando Chiara Ferragni “lancia” Botticelli
I processi di turisticizzazione e gentrification che stanno colpendo da alcuni decenni le città in tutto il Mondo hanno ricadute anche sui nostri centri storici. Il ciclo di seminari “Pietre senza popolo” organizzato dall’Università di Ferrara ha visto la partecipazione di numerosi esperti e studiosi per analizzare i casi di cinque tra le principali città del nostro Paese, evidenziando cause ed effetti della globalizzazione su di esse e sui loro abitanti, sempre più marginalizzati.
Pietre senza popolo. Riqualificazione urbana per i ricchi ed espulsione per i poveri (1)
Globalizzazione e “gentrification” cambiano il volto delle grandi città, da Londra agli USA
Negli ultimi anni, “sono rimaste le ‘pietre’, l’urbs, ma la civitas è scomparsa”: con questa affermazione Tomaso Montanari, storico dell’arte e saggista, sintetizza l’effetto combinato delle trasformazioni che hanno stravolto le nostre città a causa della globalizzazione e dell’iper-turistizzazione che essa porta con sé.
Molti atomi per i bit
Quanto consuma l’Intelligenza Artificiale? Tutta la concretezza del “Cloud”
Nella foto, il data center di Meta sito a Clonee, Irlanda. Gli imponenti edifici danno la misura di tutta la materialità del digitale.
“Salvare sul Cloud” ha un costo, energetico e materiale, molto alto. Un data center di Meta come quello in foto, che occupa un’area di 31mila metri quadrati consuma in 1 giorno tanta elettricità quanto 7 milioni di computer usati per 8 ore al giorno per 1 anno intero.
Il Covid rialza la testa. Ma i contagi sono decisamente più bassi rispetto all’emergenza. Cresce, ma sotto controllo, l’occupazione dei posti letto
Le nuove varianti sono più contagiose ma meno pericolose grazie alle vaccinazioni. Consigliata la mascherina in viaggi affollati
Nella settimana dall’11 luglio 2024 al 17 luglio 2024 i nuovi casi di Covid19 sono aumentati del 66% sfiorando i 9 mila contagi, ma vi è motivo di ritenere che i dati siano ampiamente sottostimati, in virtù del fatto che i tamponi diagnostici sono limitati ai soggetti ricoverati.
Più li istruiamo, più li perdiamo. Per la prima volta, secondo Svimez, i laureati in fuga dal Sud del Paese superano i lavoratori non qualificati
Sommato al calo demografico sarà un fattore di mancato sviluppo. Colpa dei salari troppo bassi
Il lavoro è un fattore mobile: se non è remunerato adeguatamente porta il lavoratore a spostarsi; per cui sempre più spesso, dopo la laurea, i giovani italiani guardano all’estero per un’opportunità di carriera.
“In tutti i Paesi avanzati – afferma ad Agenda17 Annamaria Nifo, docente di Economia applicata presso il Dipartimento di economia management e metodi quantitativi dell’Università del Sannio – avere un titolo di studio terziario conviene perché garantisce migliori livelli di occupazione; in Italia invece il beneficio della laurea è minore. La laurea in Italia ripaga poco dell’investimento.”
Il Pil dell’Italia è cresciuto più al Sud. Ma resta il divario con il Nord. Salari bassi, imprese piccole, laureati in fuga sono le cause principali
Il Paese ha fatto meglio dell’Europa, ma ha accumulato un ritardo ventennale, segnala l’economista Annamaria Nifo
L’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez) ha stimato che, nel 2023, il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia è cresciuto rispetto all’anno precedente di +0,9% al di sopra della media europea (+0,4%). A questa crescita hanno contribuito in maniera difforme le quattro macroaree italiane: il Mezzogiorno +1,3%, il Nord-Ovest +1%, il Nord-Est +0.9% e il Centro +0.4%. La crescita del Mezzogiorno si deve principalmente agli investimenti nelle opere pubbliche, nel Nord, invece, la minore crescita è dipesa dal calo del valore aggiunto dell’industria e dell’agricoltura penalizzata dai fattori climatici avversi.
La responsabilità di istituzioni, aziende e finanza di fronte alle crescenti disuguaglianze sociali ed economiche
Per l’economista Stefano Zamagni non basta rispondere delle conseguenze delle azioni direttamente compiute
Cosa significa oggi essere responsabili? Abituati a un concetto di responsabilità “attiva”, nel quale è responsabile solo chi agisce concretamente, spesso trascuriamo invece le conseguenze del non agire: tuttavia, ognuno di noi ha precise responsabilità a livello sociale, ambientale ed economico anche e soprattutto quando sceglie, appunto, di non fare nulla. A spiegarci i molteplici livelli della responsabilità è Stefano Zamagni, economista, autore del libro “Responsabili. Come civilizzare il mercato”, nel quale introduce anche l’idea del “trilemma”, cioè la necessità di operare mantenendo in armonia queste tre dimensioni, contrariamente a quanto spesso oggi avviene.
Nel Canto General di Neruda messo in scena dal Centro teatro universitario di Unife risuona l’epica di un oggi lacerato da guerra e oppressioni ma anche l’incontenibile forza della Natura
“Quando ero giovane, la poesia di Pablo Neruda era una lettura ‘obbligatoria’ per la nostra generazione” afferma Michalis Traistis responsabile dei laboratori del Centro teatro universitario di Unife nel presentare nei giorni scorsi al Teatro universitario di Ferrara lo “studio teatrale” Canto General, tratto dall’omonimo poema epico di Pablo Neruda . “Ora, riletto a distanza di anni, lo si apprezza ancora di più. Non è solamente un grande affresco dell’America latina come fu concepito in quegli anni, ma è diventato, nel tempo della globalizzazione, il canto di una Storia-Mondo.
Le miniere si bevono l’acqua per gli uomini
L’immagine satellitare, parte del progetto Placemarks dell'urbanista Federico Monica, ritrae il bacino di decantazione della miniera di rame e oro di Akjoujt in Mauritania
Il bacino di decantazione della miniera di rame e oro di Guelb Moghrein, Akjoujt, Mauritania ha un diametro di 1,4 km. Qui vengono convogliati fanghi e acque contaminati dai processi estrattivi per permettere la separazione dei residui solidi. Dal 2004 le attività della miniera hanno prodotto circa 40 milioni di tonnellate di sterili minerari, ovvero materiali di scarto.
Il ghiacciaio Pine Island in Antartide potrebbe essere prossimo al suo tipping point
Fra le conseguenze, un maggiore rischio di innalzamento del livello del mare
Le piattaforme di ghiaccio che costeggiano l’Antartide sostengono il flusso di ghiaccio dall’entroterra contribuendo a limitare l’innalzamento del livello del mare. Esse sono agganciate alla costa tramite “punti di ancoraggio”, che costituiscono un indicatore dello spessore delle piattaforme stesse.
Negli ultimi tre anni l’assottigliamento delle piattaforme ha subito un’accelerazione, rischiando di compromettere l’effetto protettivo delle barriere all’innalzamento del livello del mare. Quest’ultimo rappresenta uno dei maggiori impatti a lungo termine della crisi climatica e potrebbe portare a un ridisegnamento nei prossimi secoli della mappa del Mondo, con entità di innalzamento delle acque molto più elevata di quella prevista.