“Crisi climatiche, migrazioni e guerre: che fare? Dovremmo prendere consapevolezza del fatto che viviamo il momento più drammatico della nostra storia: non è mai successo che la sopravvivenza stessa dell’Umanità fosse così a rischio”. Con queste parole Luigi Ferrajoli, giurista, filosofo del diritto e autore di “Per una Costituzione della Terra. L’umanità al bivio” ha introdotto il primo incontro del corso Mutazione climatica, crisi energetica e guerre.
Categoria: Partnership per gli obiettivi
Obiettivo 17: Partnership per gli obiettivi
Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
DOPO COP27 Un fondo per i Paesi poveri contro il cambiamento climatico. Secondo Frattini di Unife tutti dovrebbero contribuire
Ma Usa e Cina si rinfacciano ruoli e responsabilità. Chi e come deve contribuire è una partita aperta
“Se da un lato COP27 (Conference of Parties) è stata deludente rispetto a quanto si sarebbe potuto fare, dall’altro aver ammesso l’ipotesi di compensare le conseguenze del cambiamento climatico è un passo importante dopo decenni di stallo da questo punto di vista” dichiara ad Agenda17 Federico Frattini, docente di Storia economica presso l’Università di Ferrara.
Ice Memory, collaborazione internazionale in Antartide per il clima del Pianeta
La comunità scientifica senza bandiere realizza una biblioteca dei ghiacci da tutto il Mondo
Fate la ricerca non fate la guerra. Mentre giungono notizie sconfortanti di interruzioni di collaborazioni scientifiche internazionali a causa della guerra in Ucraina, vi proponiamo una storia di ricerca che va in tutt’altra direzione.
Con la guida di scienziati da tanti Paesi, e il commento di Massimo Coltorti di Unife, vediamo come studiando la storia dei ghiacci si possa affrontare il problema planetario della salvaguardia del clima.
L’espansione dell’agricoltura compromette gli habitat naturali. Servono nuovi strumenti di monitoraggio condivisi
Una mappa mondiale ad altissima risoluzione creata da ricercatori in aiuto ai Paesi poveri
Tra il 2003 e il 2019 quasi la metà dei nuovi terreni coltivati ha sostituito gli habitat naturali.
La maggiore espansione è avvenuta in Africa: i terreni agricoli sono aumentati del 34% per far fronte alla rapida crescita demografica. È quanto emerge dal lavoro di un
gruppo di ricercatori che fa capo al Dipartimento di scienze geografiche dell’Università del Maryland, i cui dati potranno supportare le politiche agricole dell’Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Food and Agriculture Organization, FAO).
Sono anzitutto esigenze politiche a determinare l’aiuto ai Paesi poveri (2)
Da anni calano i fondi erogati dall'Italia. E prevale l’«aiuto gonfiato» rivolto ai rifugiati nel nostro Paese
In Italia, la cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile è disciplinata dalla legge 125/2014, che ha adeguato la normativa all’orientamento della comunità internazionale. In particolare, all’articolo 1 la cooperazione internazionale diventa “parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia” e, in questa prospettiva, la legge ha sancito l’attuale denominazione del Ministero in Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Sono anzitutto esigenze politiche a determinare l’aiuto ai Paesi poveri (1)
Le cifre sono cresciute, ma restano irrisorie. Ci guadagnano soprattutto i Paesi donatori, che vincolano i fondi agli interessi interni
La cooperazione allo sviluppo è un tema complesso, fatto di scelte economiche ma soprattutto di motivazioni politiche. Ogni anno la Confederazione delle Organizzazioni non governative in Europa per lo sviluppo e l’emergenza (associazione Concord) monitora la quantità e la qualità dell’aiuto pubblico allo sviluppo (Aps, Official development assistance ODA) dell’Unione europea tramite il report AidWatch, quest’anno intitolato “A geopolitical commission: building partnership or playing politics?”.
I 17 obiettivi Onu protagonisti al “Festival dello sviluppo sostenibile”
Tra pochi giorni la quinta edizione del Festival ideato dall’Asvis
Da cinque anni è l’iniziativa che mette al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità. Uno sguardo sul presente ma soprattutto verso il futuro, verso il 2030. È il Festival dello sviluppo sostenibile, promosso dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), che si terrà dal 28 settembre al 14 ottobre con eventi online e in presenza in tutta Italia.
Release G20: proposta italiana per riduzione del debito e sviluppo sostenibile (2)
Nuovo paradigma: da debito a investimenti per la sostenibilità. Secondo Franz di Unife è possibile
Proponendo di convertire il debito in investimenti, Release G20, la proposta di LINK 2007, rete delle maggiori organizzazioni non governative italiane, intende cambiare il paradigma di approccio al debito dei Paesi a basso reddito. È al contempo un piccolo passo verso un modello economico più sostenibile?
Release G20: proposta italiana per riduzione del debito e sviluppo sostenibile (1)
Trasparenza e controllo per un nuovo percorso flessibile
Riconversione del debito e sviluppo sostenibile sono i punti chiave di Release G20, la proposta che LINK 2007, rete delle maggiori organizzazioni non governative italiane, ha rivolto ai Paesi del G20 con l’obiettivo di ridurre l’ingente pressione del debito dei Paesi a basso reddito, in particolare quelli del continente africano, e promuovere una ripresa economica e sociale nel solco della sostenibilità.