La libertà e l’indipendenza del giornalismo sono sempre più minacciate. In una recente intervista, il presidente dell’Ordine dei giornalisti italiani Carlo Bartoli denuncia la presenza di una “bomba a orologeria” nelle redazioni, cioè il disegno di legge sulla diffamazione attualmente in Commissione giustizia al Senato.
Categoria: Pace, giustizia e istituzioni forti
Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni forti
Pace, giustizia e istituzioni forti.
Mai così tante spese militari nel Mondo. Nel 2022 raggiunto il massimo storico
La guerra in Ucraina e la fine dei trattati le cause principali
“La situazione sul piano di battaglia è difficile e questo ci deve spingere ancora di più ad aiutare l’Ucraina” ha dichiarato nei giorni scorsi Jens Stoltenberg, il Segretario generale della NATO. E questo significa: più armi.
Intanto, la Russia – che si è recentemente ritirata dal Trattato CFE sul controllo e contenimento delle armi convenzionali- ha lanciato un programma di produzione bellica mai visto prima, che nel 2024 porterà la spesa militare del Paese a 10,8 trilioni di rubli (circa 111 miliardi di dollari), il 6% del PIL, in aumento rispetto al 3,9% di quest’anno e al 2,7% del 2021.
Armi convenzionali: addio al Trattato CFE sul controllo e contenimento. Un altro colpo alla sicurezza comune
Agevolò la fine della Guerra fredda e portò allo smantellamento di decine di migliaia di equipaggiamenti militari
Il 7 novembre si sono compiuti i tempi previsti per la procedura di ritiro della Russia dal Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (CFET- Treaty on Conventional Armed Forces in Europe oppure CFE Treaty), in vigore dal 9 novembre 1992; al contempo, la Russia si è ritirata da altri due accordi indissolubilmente legati al CFET: l’Accordo di Budapest (3 novembre 1990) e il Flank Document del 31 maggio 1996.
USA, il rapporto della Congressional Commission incentiva la corsa agli armamenti ma non considera la possibile reazione di Russia e Cina. E la democrazia in Occidente è sempre più a rischio
Lo scorso 12 ottobre è stato reso noto il rapporto finale della Congressional Commission on the Strategic Posture of the United States (SPC), costituita in modo bipartitico dal Congresso americano “per condurre una revisione della posizione strategica degli Stati Uniti e formulare raccomandazioni su come procedere.”
La mediazione per la pace è ancora possibile. Il nostro Paese può giocare un ruolo importante: ne ha le capacità e il modello è la Svizzera
La proposta lanciata al Festival della diplomazia dall’associazione 3IM, con il supporto della Rete delle università per la pace
“C’è sempre spazio per soluzioni diplomatiche anche quando la situazione è estremamente polarizzata. E anche quando lo spazio sembra pressoché inesistente, è doveroso tenere aperti i canali diplomatici per poter agire tempestivamente quando se ne presenta l’occasione.” Parte da questo presupposto Gabriella Arcadu, cofondatrice di 3IM (Italian Initiative for International Mediation) per spiegare il progetto che l’associazione, recentemente costituita, intende portare avanti per favorire un ruolo significativo del nostro Paese nei processi di mediazione internazionale e lanciare l’incontro che si terrà (anche in streaming) domani alle ore 14:30 sul tema “Mediation in international contexts: which role for Italy?” nell’ambito del Festival della Diplomazia in corso a Roma.
Educare alla nonviolenza nella scuola. L’ora di educazione civica non basta e “indottrinare alla pace” non serve
La cultura della non violenza, sia come mezzo di risoluzione dei conflitti sia come strumento educativo, e la ricerca del dialogo in un conflitto intrattabile come quello tra Israele e Palestina è stata al centro del convegno “Pace e pacifismo: un’agenda per il Mondo”. Elena Buccoliero è intervenuta sul tema “Esperimenti di nonviolenza nei contesti educativi”. Di seguito ci propone i punti fondamentali del suo contributo
Conflitto israelo-palestinese: la ricerca caparbia del dialogo in una situazione difficilissima spiegata da Aide Esu, università di Cagliari
La “matrice dell’ intrattabilità” spiega perché essere pacifisti in un territorio come quello di Israele e Palestina è molto difficile. Ma Israele è forse lo Stato al mondo con il più alto numero di associazioni pacifiste: oltre 150. Costruire la pace con la cultura della nonviolenza al convegno “Pace e pacifismo: un’ agenda per il mondo”.
“Stop border violence”. I cittadini europei fanno sentire la propria voce contro la violenza sui migranti
Una campagna per richiamare l’Ue ai propri valori fondanti, afferma Silvia Ridolfi di Stop Border Violence
Un milione di firme in almeno sette Stati membri dell’Unione Europea (Ue) entro il 10 luglio 2024. È questo l’obiettivo della campagna “Stop Border Violence. Art. 4: stop alla tortura e ai trattamenti inumani ai confini d’Europa”, registrata come Iniziativa dei Cittadini europei, ovvero strumento di democrazia partecipativa per chiedere alla Commissione europea un intervento legislativo.
SETTIMANA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE Sempre più uomini in fuga dall’arruolamento. Negata l’obiezione di coscienza
Il “diritto di non uccidere”: Mao Valpiana, presidente Movimento nonviolento, in conferenza con Laboratorio pace UniFe
La guerra in Ucraina conta ormai ad oggi centinaia di migliaia di feriti, invalidi e morti su entrambi i fronti, nonostante i dati ufficiali restino secretati.
Le richieste di arruolamento volontario hanno subito un’importante frenata mentre, in parallelo, cresce la disponibilità a pagare per fuggire dal proprio Paese e il ricorso a qualsiasi metodo per sfuggire alla coscrizione.
SETTIMANA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE Tante iniziative e sabato a Roma manifestazione nazionale
Qualcosa sta cambiando: cresce la resistenza a inviare armi e diminuisce la voglia di combattere
È il primo risultato del Vertice internazionale dei popoli per la pace in Ucraina, tenutosi a Vienna pochi mesi fa: in tutta Europa, grazie all’iniziativa dei movimenti per la pace e la nonviolenza, si stanno organizzando in questi giorni numerose iniziative di mobilitazione. Nel nostro Paese culmineranno il 7 ottobre a Roma con una grande manifestazione per la Costituzione.
Nuovi equilibri internazionali. Con l’allargamento dei BRICS si va verso un multilateralismo conflittuale, secondo l’economista Paolo Pini di Unife
L’Europa è debole, succube delle politiche Usa, e le sanzioni hanno danneggiato noi invece della Russia
“Dagli anni Settanta alcuni grandi Paesi hanno iniziato a non ragionare più in termini di dominanza dell’area atlantica e hanno cercato di costruire alleanze con altri Paesi: la Cina ne è stato il principale esempio, ma prima di lei Giappone, India, Russia e alcuni Stati del Sud America.
Giornalismo e pacifismo: al via a Ferrara la prima edizione di Aspettando Internazionale
Due giornate di incontri con i lavori degli studenti su divulgazione e ricerca e dibattiti su pace e Medio Oriente
Si terrà il 12 e il 13 settembre a Ferrara nello spazio di Laboratori aperti, ex Teatro Verdi, la prima edizione di Aspettando internazionale, un’occasione di confronto tra studenti, ricercatori e studiosi sui temi che saranno al centro del Festival di Internazionale, in programma dal 29 settembre al 1 ottobre. L’iniziativa, promossa dal Comune di Ferrara e dalla rivista Internazionale, in collaborazione con l’Università di Ferrara, il Laboratorio di Studi urbani, il Laboratorio per la pace e Laboratori aperti, toccherà due temi importanti: la comunicazione scientifica e le soluzioni per la pace.