Recentemente Greenpeace ha rilasciato il report “La crisi degli agricoltori italiani ed europei” da cui emerge un’inequivocabile tendenza all’industrializzazione del settore e all’accentramento della produzione nelle mani delle grandi aziende. Le conseguenze sono molteplici e drammatiche: “un maggiore controllo della produzione alimentare da parte di pochi grandi attori, un aumento della disoccupazione rurale, un crescente divario tra aree urbane e rurali, e maggiori impatti sulle risorse naturali, le stesse su cui gli agricoltori fanno affidamento per la loro sussistenza.”
Categoria: Sconfiggere la fame
Obiettivo 2: Sconfiggere la fame
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
È ormai imminente la catastrofe alimentare a Gaza secondo l’IPC Global Initiative
Oltre 1 milione di persone, metà della popolazione, al livello più alto della scala della crisi per fame
A Gaza la guerra e la fame colpiscono duramente, la carestia è imminente nel Nord si prevede che diventerà più severa durante il periodo da metà marzo a luglio prossimo.
Secondo i dati forniti dalla Integrated Food Security Phase Classification (IPC) Special Brief, la situazione alimentare raggiungerà il Livello 5 di catastrofe alimentare alla fine del mese di maggio se non si arriverà a un immediato cessate il fuoco e se non sarà garantito un accesso prolungato alla fornitura di servizi essenziali alla popolazione.
Sovranità alimentare per contrastare la malnutrizione in aumento nei Paesi poveri, secondo Monica di Vico della fondazione Amka
Produrre in loco per la salute dei bambini del Congo e per una dieta variata in Guatemala
Dopo anni di progressi, secondo l’Indice globale della fame 2022 (Global Hunger Index, GHI) pubblicato dalla Fondazione Cesvi (Cooperazione e sviluppo) l’insicurezza alimentare nel Mondo è tornata ad aumentare. Conflitti, cambiamento climatico e Covid-19 hanno portato a 828 milioni le persone malnutrite nel 2021: 46 milioni in più rispetto all’anno precedente e 150 milioni rispetto ai livelli pre-pandemia. Abbiamo chiesto alla Fondazione Amka Onlus, che opera in Repubblica democratica del Congo (Rdc) e Guatemala, di descriverci la situazione nei due Paesi e in che modo si cerca di promuovere uno sviluppo sostenibile attraverso il potenziamento della sovranità alimentare.
Sovranità alimentare: restituire ai popoli indipendenza nel cibo e in agricoltura, secondo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia
Nel nostro Paese stop allo spreco e salvaguardare paesaggio e benessere animale
Il termine di sovranità alimentare è tornato agli onori della cronaca lo scorso ottobre quando il Governo italiano, appena insediato, ha modificato il nome del Ministero delle risorse agricole in “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.
Sul tema abbiamo intervistato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia. Barbara è stata eletta nel 2021, ed è la prima presidente donna in trent’anni anni di vita dell’associazione. Slow Food è un’associazione no profit, presente in 150 Paesi di quattro continenti, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di sconfiggere la fame
L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 dell’Onu misurato secondo sette parametri
L’Istituto nazionale di statistica (Istat) redige annualmente un Rapporto SDGs (Sustainable Development Goals) nel quale illustra lo stato di attuazione in Italia dei 17 obiettivi (GOAL) dell’Agenda Onu 2030.
L’edizione 2021 in merito all’obiettivo 2 – Sconfiggere la fame – mostra segnali di miglioramento per diversi degli indicatori, con alcune eccezioni.
Sull’orlo della fame oltre 45 milioni di persone (2)
Un inverno da fame per l’Afghanistan
Il 24 dicembre il World Food Programme (WFP), il programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che 22,8 milioni di afgani, vale a dire più della metà della popolazione del Paese, sono alla fame. Con l’arrivo dell’inverno e temperature che potrebbero raggiungere -25 ºC, si stanno raggiungendo i livelli estremi di fame.
Sull’orlo della fame oltre 45 milioni di persone (1)
L’Obiettivo 2 dell’Onu, cibo per tutti entro il 2030, è molto lontano
Il World Food Programme (WFP), principale organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni unite premiata con il Nobel per la pace 2020, lancia un appello urgente. Sono 45 milioni le persone nel Mondo a rischio carestie e morte a causa di conflitti, cambiamenti climatici, pandemia Covid-19 e instabilità economica. Questo numero è aumentato dai 27 milioni del 2019, e i Paesi maggiormente colpiti sono l’Afghanistan, l’Etiopia, il Sud Sudan, la Siria e lo Yemen.
Dopo l’approvazione della Politica agricola europea e il voto favorevole alla Farm To Fork è il turno degli Stati membri
Ambientalisti e piccoli agricoltori chiedono più spazio nella definizione del Piano strategico nazionale
La corsa verso l’agricoltura del futuro procede spedita, in Europa come in Italia. Dopo l’approvazione della Politica agricola europea (Pac), arrivata in luglio, la palla è passata agli stati membri. Entro la fine del 2021 il nostro Governo dovrà elaborare e pubblicare il proprio Piano strategico nazionale 2023-2027 (Psn), un documento che renderà concreti i principi della Pac e da cui dipenderanno l’identità e la sostenibilità della nostra agricoltura nei prossimi anni.
Poveri alla fame
La foto di Domingos Peixoto fotoreporter brasiliano dell’Agência O Globo, vincitore di numerosi premi internazionali, mostra brasiliani in cerca di avanzi di cibo tra carcasse e scarti di macelleria (Rio de Janeiro). Il reportage, Brazil 2021: A dor da fome (Il dolore della fame), di cui fa parte, ha messo a nudo la portata della crisi economica e sociale in Brasile
La pandemia da Covid-19 ha aggravato la crisi politica, economica e sociale che, iniziata in Brasile nel 2015, ha letteralmente travolto il Paese. Si stima che il numero di senzatetto, solo nella città di San Paolo, sia arrivato a 40mila, in base alle indicazioni delle associazioni che lavorano sul territorio.
Aumentare la produzione di proteine animali salvaguardando l’ambiente grazie agli insetti
Meglio comunque puntare a un’alimentazione a base di vegetali
Gli alimenti a base di insetti sono ancora un prodotto di nicchia, ma potrebbero diventare presto una promettente soluzione per le sfide che l’industria alimentare deve affrontare.
Scodelle vuote
La foto ha vinto il Food photo Contest 2020 e mostra i bambini Rohingya del campo profughi in Bangladesh, in coda con le scodelle vuote (Cox's Bazar, Bangladesh). Credit: Khandaker Muhammad Asad (K M Asad), fotografo documentarista e fotoreporter del Bangladesh. Per questa foto il reporter è stato nominato Pink Lady Food Photographer dell’anno 2020.
Le persone nel mondo che nel 2020 hanno sofferto la fame sono tra 720 e 811 milioni (Rapporto FAO, IFAD, UNICEF, WFP e WHO. 2021). È la prima volta che il report indica un intervallo e non un valore unico, a rimarcare l’incertezza dei dati dovuta alla pandemia. Si tratta – considerando l’estremo superiore – di 161 milioni di persone in più rispetto al 2019.
Influenza delle multinazionali e scarsa democrazia. Piccoli agricoltori e Ong contro il summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari.
Preoccupazioni condivise da Emanuele Radicetti, scienze chimiche, farmaceutiche e agrarie di Unife
Dal 26 al 28 luglio si terrà a Roma il pre-summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari, tappa preliminare verso il Food System Summit (UNFSS) indetto dal Segretario generale Antonio Guterres e previsto per settembre a New York.