Un diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile per la protezione dell’ambiente sopra la Terra. Questa la proposta di un gruppo di esperti ed esperte pubblicata su One Earth per contrastare il problema dei detriti spaziali. La proposta intende trarre ispirazione dal quattordicesimo obiettivo, La vita sott’acqua, e dalla gestione dei rifiuti di plastica negli oceani. Oltre a un trattato internazionale vincolante e al nuovo obiettivo, l’articolo auspica anche una serie di misure innovative per la rimozione o la manutenzione dei satelliti giunti al termine dell’operatività, in un’ottica di responsabilità estesa del produttore.
Categoria: Consumo e produzione responsabili
Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
1- Massimiliano Mazzanti, sostenibilità ed efficienza necessitano di cooperazione internazionale, afferma l’economista. E i produttori devono assumersi maggiori responsabilità
2- Istat, quanto siamo lontani dal traguardo di consumo e produzione responsabile. L’obiettivo 12 dell’ Agenda 2030 dell’ Onu misurato secondo otto parametri
Come nell’oceano così in cielo. Il problema dei detriti è globale. Quelli spaziali sono un’ inedita emergenza: un nuovo obiettivo per l’Agenda Onu 2030 (1)
I progetti degli scienziati e i dubbi di Bianchi, responsabile del radiotelescopio Croce del Nord, sulla attuale efficacia dell’Onu
Un diciottesimo obiettivo di sviluppo sostenibile per la protezione dell’ambiente sopra la Terra. Questa la proposta di un gruppo di esperti ed esperte pubblicata su One Earth per contrastare il problema dei detriti spaziali.
La proposta intende trarre ispirazione dal quattordicesimo obiettivo, La vita sott’acqua, e dalla gestione dei rifiuti di plastica negli oceani, proponendo alcune strategie: un tetto massimo al lancio di nuovi satelliti, la rimozione o il riciclo di quelli inutilizzati, la responsabilità estesa del produttore, un trattato internazionale vincolante e un nuovo obiettivo di sviluppo sostenibile.
Pesticidi nel piatto. Rispettato il Limite massimo di residuo, ma restano molte tracce negli alimenti. Il dossier di Legambiente
La frutta è l'alimento più colpito, va meglio con quelli trasformati
Solamente l’1,36% degli alimenti analizzati da Legambiente ha superato nel 2024 il Limite massimo di residuo (Lmr) di pesticidi ammesso o presentava sostanze non consentite o fitofarmaci ritirati dal mercato.
Il dato proviene dal dossier Pesticidi 2024, per il quale sono stati controllati 5233 campioni provenienti sia dall’agricoltura convenzionale che da quella biologica. I campioni, che includono prodotti animali e vegetali, appartengono a frutta, verdura e alimenti trasformati.
La comunità energetica rinnovabile di Villanovaforru in Sardegna. Collaborazione e trasparenza. La testimonianze del sindaco Maurizio Onnis
Previsti allargamento e potenziamento grazie alla nuova legge
È caldo il tema delle energie rinnovabili per molte zone del nostro Paese, dove amministrazioni, comitati e attivisti puntano il dito contro aziende italiane e straniere considerate responsabili di realizzare impianti “green” con conseguenze negative su comunità locali, patrimonio storico e ambientale.
DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta
Sardegna caso esemplare di una contestazione che percorre il Paese in nuove forme del dibattito pubblico
Con l’approvazione all’inizio del mese di dicembre 2024 del disegno di legge n. 45-A, il Consiglio regionale della Sardegna ha provato a chiudere la lunga vicenda delle aree idonee all’installazione di fonti di energia rinnovabili nell’Isola, o, almeno, a segnare un punto di svolta di una situazione caratterizzata da un acceso contrasto fra oppositori che vogliono limitare gli impianti e imprese interessate a espanderli.
DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta
Gli obiettivi del piano di transizione ecologica e le ragioni della contestazione
Con l’adozione del Piano nazionale integrato per l’ energia e il clima (Pniec), l’Italia persegue l’obiettivo al 2030 del 39,4% di energia da fonte rinnovabile (Fer) sul totale del consumo. Le quote dei consumi nazionali di energia dovranno coprire il 63,4% del settore elettrico, il 35,9% del termico e il 34,2% dei trasporti. Complessivamente al 2030 saranno installati circa 131 GW di impianti a fonti rinnovabili (di cui 80 GW fotovoltaici e 28 GW eolici).
DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta
In Sardegna la prima legge sulle aree idonee e una legge alternativa nata dal basso
La corsa all’eolico ha visto depositare in Regione Sardegna circa 800 richieste di autorizzazione per la costruzione di impianti on e off-shore, pari a una potenza superiore ai 50 GW. Nel dettaglio, secondo i dati forniti da Terna, per la Sardegna si parla di richieste di allaccio 21,33 GW di impianti fotovoltaici, 16,63 GW di eolico a terra e 13,81 GW di eolico in mare per un totale di 51,77 GW.
DOSSIER EOLICO Contributi al dialogo – Pratobello ‘24 storia di una mobilitazione popolare
Sorti spontaneamente in territori con economia sostenibile e partecipata secondo direttive EU, i comitati sono oggi più di 20 con due coordinamenti e dialogano con gli amministratori
La campagna per la legge di iniziativa popolare Pratobello ’24, voluta per “proteggere il territorio sardo dall’invasione indiscriminata di pale eoliche e pannelli fotovoltaici”, ha interessato
DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta
La parola ai comitati. Il caso del Mugello, secondo l’architetta Silvia Ciucchi
Nel Mugello, il territorio coinvolto nell’intervento di impianto eolico è il crinale del Monte Giogo di Villore, tra i Comuni di Vicchio e Dicomano, un vero e proprio spartiacque tra Toscana e Romagna.
Attualmente sono previsti 7 aerogeneratori alti circa 170 metri, con 80 milioni di kWh prodotti all’anno, di potenza complessiva di 29,6 MW, per i quali sono stati avviati i lavori di sbancamento necessari alla viabilità atta al collegamento e al trasporto delle turbine. Il progetto fu proposto nel 2019 da AGSM Aim S.p.A., azienda controllata dal Comune di Verona.
DOSSIER EOLICO Sempre più pale per catturare energia pulita. Ma si alza anche il vento della protesta
La parola ai comitati. Il caso dell’Appennino umbro, secondo la geologa e naturalista Mara Loreti
Nei comuni di Gualdo Tadino e Nocera Umbra in provincia di Perugia è in atto un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Gualdo Tadino”, con potenza di immissione in rete pari a 62 MW e relative opere connesse, da parte dell’azienda Renexia. La procedura tecnica di Valutazione Impatto Ambientale (PNIEC-PNRR) fu avviata nel dicembre 2023, con data d’inizio della consultazione pubblica il 13. La scadenza per la presentazioni delle osservazioni era fissata inizialmente entro il 12 gennaio 2024.
Dazi di Trump: a rischio la qualità dell’agroalimentare europeo. Mantenere standard elevati e accordi di scambio con altri Paesi, secondo Fabio Bartolini di Unife
L’attacco al new deal compromette l'equilibrio aziendale di sostenibilità economica e ambientale
“Finora in Europa abbiamo creato sistemi che, se pur in parte farraginosi, ci permettono di garantire ai nostri cittadini una qualità delle produzioni, anche grazie al fatto che gli agricoltori devono rispettare standard produttivi elevati. Se Trump dovesse alzare i dazi o bloccare le importazioni, per quanto gli Stati Uniti siano per noi un mercato importante, sarà fondamentale rimanere uniti, mantenere gli standard elevati e costruire opportunità commerciali con blocchi di Paesi.” È quanto dichiara ad Agenda17 Fabio Bartolini, docente di Economia e politiche agro-alimentari presso l’Università di Ferrara.
Carne coltivata in laboratorio. Forti implicazioni etiche e ambientali, che i consumatori sono disposti a riconoscere. L’analisi di Luca Lo Sapio, bioeticista presso Unito e per il progetto Cult Meat
In Italia non c’è un fronte netto a dividere chi è totalmente favorevole e chi no al consumo di carne coltivata. Nella scelta contano soprattutto fattori come il grado di educazione, l’età e il genere. E’ ciò che racconta in anteprima ad Agenda17 Luca Lo Sapio, docente di bioetica e filosofia morale presso l’Università di Torino, coordinatore del progetto FEAT (FuturEATing), dopo tre sondaggi condotti su Italia, Francia e Olanda.