Nell’immagine satellitare si nota il muro di cemento con le torrette e i cortili recintati da gabbie. Il Cpr è stato commissariato da dicembre 2023, ma le condizioni di vita rimangono disumane secondo le organizzazioni civili. Le immagini satellitari esclusive eseguite da PlaceMarks mostrano i campi presenti in tutta Europa: soluzione per bloccare, respingere e confinare: marginalizzazione invece di pianificazione urbana.
Valeria Vanzani
Due miliardi di condizionatori, ma pochi nei Paesi caldi
Aumentano inquinamento e consumo di energia
Oggi nel Mondo ci sono circa due miliardi di condizionatori, distribuiti in maniera diseguale rispetto ai Paesi che più ne avrebbero bisogno. Negli Stati Uniti e in Giappone il 90% delle famiglie possiede un impianto di aria condizionata, contro il 20% circa in India e in Indonesia e il 5% in Africa subsahariana (in Italia il 48,8%). Solo una su dieci delle 2,8 miliardi di persone che vivono nelle zone più calde del Pianeta ha accesso all’aria condizionata.
Le consultorie femministe autogestite: recuperare il senso sociale dei consultori pubblici (2)
Costruire insieme percorsi di autodeterminazione e mettere in critica anche il ‘miglior sistema’ con uno sguardo transfemminista, secondo lə attivistə della Mala Consilia di Bologna
A luglio 2025 la legge 405 del 1975 che istituì i consultori familiari pubblici compirà cinquant’anni. Negli ultimi anni le logiche di depotenziamento e aziendalizzazione li hanno spesso ridotti a semplici ambulatori sanitari svuotandoli del loro senso sociale e di confronto con e tra le utenti.
In questo quadro, i movimenti femministi e transfemministi hanno avviato una riflessione che ha portato a interessanti sperimentazioni quali le consultorie autogestite. Una di queste è la consultoria autogestita universitaria di Bologna Mala Consilia.
Le consultorie femministe autogestite: recuperare il senso sociale dei consultori pubblici (1)
Potenzialità e limitazioni della legge attuale. Creare spazi di scambio di sapere e alleanze per migliorare il servizio pubblico, secondo Bruna Mura docente di Sociologia dei generi presso l’Università di Urbino
È ora di bilanci per la legge che quasi cinquant’anni fa istituì i consultori familiari pubblici (legge 405 del luglio 1975). Fin dalla loro nascita i consultori pubblici sono stati caratterizzati da potenzialità e limitazioni, ma negli ultimi anni le logiche di depotenziamento e aziendalizzazione li hanno spesso ridotti a semplici ambulatori sanitari, svuotandoli del loro senso sociale e di confronto con e tra le utenti.
Le miniere si bevono l’acqua per gli uomini
L’immagine satellitare, parte del progetto Placemarks dell'urbanista Federico Monica, ritrae il bacino di decantazione della miniera di rame e oro di Akjoujt in Mauritania
Il bacino di decantazione della miniera di rame e oro di Guelb Moghrein, Akjoujt, Mauritania ha un diametro di 1,4 km. Qui vengono convogliati fanghi e acque contaminati dai processi estrattivi per permettere la separazione dei residui solidi. Dal 2004 le attività della miniera hanno prodotto circa 40 milioni di tonnellate di sterili minerari, ovvero materiali di scarto.
DOSSIER AI ACT La normativa europea sull’intelligenza artificiale è centrata sulla difesa dal rischio. In secondo piano i diritti
Prima regolamentazione organica, punta a diventare standard mondiale. Ecco come funziona, spiegato da Enrico Maestri giurista Unife
Dal rischio inaccettabile al rischio alto, a quello limitato fino a quello minimo-nullo. È su questa rigorosa gerarchia del livello di rischio che si basa l’Artificial Intelligence Act (AI Act), approvato dal Consiglio dell’Unione europea (Ue) il 21 maggio 2024 a seguito dell’approvazione del Parlamento europeo. È il primo tentativo al Mondo di stabilire norme armonizzate per lo sviluppo e l’uso di sistemi basati sull’intelligenza artificiale.
Intelligenza artificiale. La nuova legge europea rischia di attivare una sorveglianza lesiva dei diritti dei migranti
Da tecnologie di protezione a strumenti di respingimento: sono scelte politiche, secondo Rodelli di Access Now
Il 13 marzo 2024 il Parlamento dell’Unione europea (Ue) ha adottato il testo finale dell’Artificial Intelligence Act (AI Act), dopo l’accordo con la Commissione e il Consiglio raggiunto a dicembre 2023.
Seppure costituisca il primo tentativo al Mondo di regolamentare lo sviluppo e l’uso di sistemi basati sull’intelligenza artificiale potenzialmente rischiosi per i diritti dei cittadini, l’AI Act fallisce nella protezione delle persone migranti, come denunciato da #ProtectNotSurveil, una coalizione di organizzazioni di diritti, tra cui Access Now e Amnesty International.
Città autoritaria. Nel Sud del Mondo prima di costruire case e infrastrutture bisogna partire dalle diseguaglianze e dai diversi bisogni
La riqualificazione delle baraccopoli secondo Andrea Rigon, dell’University College di Londra
Nel loro Manifesto contro la città autoritaria, il sociologo Alfredo Alietti e l’architetto Romeo Farinella dell’Università di Ferrara denunciano la rigenerazione urbana che favorisce nelle nostre città le classi più ricche e le dinamiche di segregazione socioeconomica ed etnica dei gruppi vulnerabili. Questi fenomeni rischiano di concretizzarsi in maniera ancor più accentuata nei progetti di riqualificazione degli insediamenti informali o baraccopoli, uno degli obiettivi fondamentali del Goal 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
DOSSIER ISRAELE E PALESTINA: COSA RESTA DEL DIRITTO? In gioco il senso stesso dell’esistenza della Corte penale internazionale. In video la ricostruzione del giurista Triestino Mariniello
Tutti i tentativi di portare la questione palestinese davanti alla Cpi sono stati caratterizzati da discriminazioni e doppi standard
Il procedimento relativo al caso della Palestina dinanzi alla Corte penale internazionale (Cpi), iniziato nel 2009, non ha mai portato all’apertura di alcuna vera indagine e ha escluso dal raggio di azione il contesto dell’occupazione militare di tutto il territorio palestinese e del blocco di Gaza, oltre ad altre violazioni documentate da numerose organizzazioni internazionali.
Le donne che subiscono violenza di genere hanno diritto alla protezione internazionale
La Corte di giustizia dell'Ue riconosce questi casi come una forma di persecuzione. Nel nostro Paese pochissimi sono accettati
La Corte di giustizia dell’Unione europea (Ue) ha stabilito il 16 gennaio 2024 che le donne migranti soggette a violenza di genere nel loro Paese di origine hanno diritto a ricevere lo status di rifugiate o la protezione sussidiaria. Il pronunciamento è avvenuto in seguito alla richiesta della Bulgaria di valutare il caso di una donna turca di origini curde che, vittima di un matrimonio forzato e violenza domestica, aveva fatto domanda di protezione internazionale.
Lenta erosione del diritto alla libera circolazione. Prorogato il blocco Schengen dalla Slovenia, questa volta per la Palestina
In teoria è una misura eccezionale, ma sta diventando il modo per respingere i flussi migratori, secondo Marcella Cometti di Unife
Il 10 dicembre il Governo italiano ha nuovamente prorogato il ripristino dei controlli alla frontiera interna con la Slovenia, deciso dal 21 ottobre con la motivazione di un “aumento della minaccia di violenza all’interno dell’Unione europea (Ue) a seguito dell’attacco a Israele e rischio di possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori irregolari provenienti dalla rotta balcanica”.
Ma il nostro Paese non è l’unico. Come riporta la Commissione europea, sono undici gli Stati che attualmente usufruiscono di questa deroga alla libera circolazione Schengen: Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia, Slovenia.
Migranti: Stati Uniti e Unione Europea sempre più blindati
Ue registra un sesto degli arrivi rispetto agli USA, ma i morti sono sei volte di più
Secondo la U.S. Customs and Border Protection (CBP), da gennaio a settembre 2023 le forze dell’ordine hanno fermato 1.756.652 persone al confine fra Messico e Stati Uniti (Usa). I migranti provengono maggiormente da Messico (30,9%), Venezuela (12,9%), Guatemala (10%) e Honduras (9,8%). Nello stesso periodo, Frontex ha registrato 278.805 ingressi irregolari nell’Unione Europea (Ue), tenendo in considerazione sia le rotte via mare (Mediterraneo e Isole Canarie) che quelle via terra (Balcani e confine orientale).