Le immagini che vengono in questi giorni dallo Stelvio sono impressionanti: quello che era un paradiso per i patiti dello sci estivo e un ideale campo d’allenamento per gli atleti è diventato un purgatorio in cui ritagliarsi qualche ora mattutina di neve ancora sciabile.
Sandy Fiabane
I finanziamenti di Ue e Banca mondiale per lo sviluppo verso la sanità privata. La salute è sempre più privilegio dei ricchi, e le disuguaglianze aumentano
Se in Italia la povertà è sempre più multidimensionale, come abbiamo visto con l’ultimo report Caritas, nel resto del Mondo la situazione non è certo migliore, in particolare sul fronte sanitario.
Un italiano su dieci in povertà assoluta, compresi laureati e occupati. Il rapporto Caritas
Un quarto sono bambini. La sanità pubblica è una difesa, ma va tutelata e potenziata
“La povertà in Italia può ormai dirsi un fenomeno strutturale visto che tocca quasi un residente su dieci. Il 9,4% della popolazione residente vive infatti, secondo l’Istat, in una condizione di povertà assoluta”: si apre così il primo Report statistico nazionale sulla povertà presentato recentemente dalla Caritas italiana. I dati si riferiscono a 255.957 persone che si sono rivolte ad essa nel 2022, con un incremento del 12.5% rispetto al 2021.
La società civile si mobilita per la pace: tre referedum in Italia e quaranta Paesi al Vertice di Vienna
Il summit austriaco lancia una settimana di mobilitazione internazionale e i referendum chiedono sanità al posto di armi
Nel silenzio quasi totale dell’informazione e nella scarsa attenzione della politica, le voci per la pace continuano la loro difficile promozione di un dialogo che ponga fine al conflitto in corso nel cuore dell’Europa, o quantomeno incentivi la ricerca di un negoziato. Recentemente si è tenuto a Vienna il Vertice internazionale dei popoli per la pace in Ucraina, nel quale si è affermato l’invito alla mobilitazione generale contro l’uso delle armi come strumento di risoluzione dei conflitti, mentre nel nostro Paese dal 22 aprile è in corso la raccolta firme per tre referendum su sanità pubblica e pace promossi da Generazioni future e Ripudia la guerra.
Educare i giovani all’utilizzo responsabile dello smartphone è possibile con i “Patti digitali”
Reti educative di genitori contro la sensazione di impotenza individuale, secondo Marco Gui dell’Università di Milano-Bicocca
I recenti casi di cronaca, che hanno visto protagonisti giovani coinvolti in vicende drammatiche causate da un uso improprio degli smartphone, hanno rilanciato un dibattito che da tempo oscilla tra le posizioni di chi fa appello all’educazione dei bambini e dei ragazzi senza porre limitazioni all’utilizzo delle tecnologie e chi propone invece precise regolamentazioni e vincoli.
Assange a un passo dal carcere a vita negli Stati Uniti. Ultima possibilità di appello
Al centro c’è la libertà di stampa, garantita dal suo modello di giornalismo. Senza siamo ciechi: ieri l’Iraq, oggi l’Ucraina
In una sentenza di tre pagine emessa il 6 giugno, il giudice dell’Alta corte britannica ha respinto l’appello di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, contro l’ordine di estradizione degli Stati Uniti, firmato un anno fa dal ministro degli interni britannico. Assange si trova da quattro anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra e, se estradato, rischia una pena fino a 175 anni di carcere.
SPECIALE ALLUVIONI E SICCITÀ La ricetta degli ambientalisti: boschi ripariali, spazio per i fiumi e biodiversità
Manca la visione di insieme e le autorità fluviali sono tali solo di nome, secondo Pileri del Politecnico di Milano
“I fiumi non sono solo l’acqua dei fiumi, ma l’insieme di acqua, sponde e retroterra: da questo complesso dobbiamo stare distanti. Da sempre la vegetazione cresce lungo le sponde e nelle golene e non è un problema se non pretendiamo di ridurre la superficie golenale per guadagnare spazi dove costruire. Perché il problema è nella nostra pretesa di sfruttamento delle aree fluviali: lasciamo in pace i fiumi, stiamo lontani con le nostre costruzioni ma vicini con la nostra attenzione e gli sforzi di manutenzione”. È quanto dichiara ad Agenda17 Paolo Pileri, docente di Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale presso il Politecnico di Milano.
Eccessiva violenza all’arresto, ergastolo ostativo e 41 bis troppo rigidi. Il rapporto europeo antitortura analizzato dalla giurista Carnevale di Unife
Abusi delle forze dell'ordine di nuovo a Milano e Livorno
“La parte più accurata del report sulla situazione nelle carceri italiane del Comitato europeo per la prevenzione della tortura (Council of Europe anti-torture Committee, CPT) riguarda casi di maltrattamento e uso eccessivo della forza in situazioni di detenzione a titolo di arresto o di fermo o di identificazione delle persone sotto processo” dichiara ad Agenda17 Stefania Carnevale, docente di Diritto penale presso l’Università di Ferrara. A confermare questo scenario sono anche due recenti episodi di violenza in fase di arresto uno a Livorno, l’altro a Milano.
Marcia degli agricoltori: “Stop ai pesticidi”, ma le Regioni chiedono deroghe ai divieti europei
Si mette a rischio la salute dei bambini per tutelare i vitigni. Meglio prevenzione e diversificazione colturale
Il 1 maggio a Bolzano e Treviso si è svolta la Marcia stop pesticidi, con la quale gli agricoltori hanno chiesto a Regioni, Governo e Unione europea di avviare una drastica riduzione nell’uso di prodotti chimici nelle coltivazioni, largamente diffuso soprattutto in zone interessate da monocolture intensive come il prosecco in Veneto e le mele in Trentino-Alto Adige. Le amministrazioni locali, invece, sembrano andare nella direzione opposta: di recente, diverse Regioni hanno richiesto l’ennesima deroga per un pesticida il cui utilizzo è vietato in quanto particolarmente dannoso per la salute dei bambini.
Ucraina: integrità territoriale o diritto alla vita? Un omicidio collettivo che gli organismi internazionali non controllano. Cina e Usa devono collaborare a una de-escalation, secondo Marco Mascia, coordinatore RUni Pace
I cittadini - inascoltati - sono contrari alla guerra, e l'Europa ne uscirà con le ossa rotte
“Le grandi potenze oggi coinvolte nel conflitto in Ucraina, membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Onu), avevano tutti gli strumenti per prevenirne lo scoppio. Invece non hanno voluto farlo e ora, in un’epoca in cui pensavamo di essere usciti dall’incubo delle guerre, ci troviamo di nuovo dentro uno scontro globale, guidati da una leadership politica internazionale che non sta facendo nulla per costruire la pace.” È quanto dichiara ad Agenda17 Marco Mascia, docente di Relazioni internazionali presso l’Università di Padova e coordinatore nazionale della Rete università per la pace (RUni Pace).
Carcere: bambini “senza colpe” in cella con le madri. Incentivare le misure alternative per risolvere il problema
Secondo Antigone, al 31 gennaio 2023 erano 17 i bambini con meno di un anno di età che vivevano in carcere con le loro 15 madri. Dai dati ministeriali, al 31 ottobre c’erano in totale 23 bambini con meno di sei anni.
Con volontà e investimenti la decarbonizzazione è possibile, secondo l’ingegnere Piva di Unife
Il mix energetico europeo è un approccio troppo cauto
“L’approccio del mix energetico, che affianca diverse fonti di produzione di energia, comprese quelle fossili, è troppo cauto: siamo riusciti a fare le cose quando c’è stata la volontà. L’unica alternativa è essere decisi: il mix è una prospettiva di buon senso, ma è un approccio estremamente conservativo. Dovremmo imparare da una crisi energetica come quella appena vissuta, che non è stata determinata solo alla guerra ma anche e soprattutto da prezzi troppo bassi e mancanza di investimenti.” È quanto dichiara ad Agenda17 Stefano Piva, docente di Fonti energetiche rinnovabili presso l’Università di Ferrara.