La questione dell’utilizzo delle energie fossili è sempre al centro del dibattito sui cambiamenti climatici. Se da un lato la buona notizia è che il contributo delle rinnovabili si sta avvicinando a quello delle fonti fossili, dall’altro, la situazione dell’aumento delle temperature è talmente grave da sembrare fuori controllo addirittura da parte degli scienziati
Pubblichiamo il commento che ci ha inviato Pippo Tadolini, del Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”.
Pippo Tadolini
Rigassificatore, gasdotto in terra e trivellazioni in mare. Ravenna al centro di grandi interventi, emblema di un modello energetico
Pericoli per la salute e l’ambiente, progetti vecchi e previsioni sbagliate, secondo i comitati
Ravenna, già terra di conquista del settore fossile da decenni, oggi si appresta a ricevere la nave BW Singapore, il gigantesco rigassificatore galleggiante al largo della spiaggia di Punta Marina. È una nave di grandissime dimensioni, trecento metri di lunghezza e un’altezza pari a un palazzo di otto-dieci piani.
Contributi al dialogo – Energia. “Gassificazione totale” nel piano nazionale
A Piombino l’11 marzo manifesta l'opposizione
La guerra in Ucraina ha reso ancora più drammaticamente evidente il ruolo che hanno le fonti energetiche nelle nostre società. Lo scenario peggiore è quello di un incidente che coinvolga le centrali nucleari, ma anche la transizione verso fonti energetiche “pulite” ha incontrato nuovi ostacoli a causa della temuta mancanza di approvvigionamenti di gas dalla Russia. Mentre da tempo era in corso un acceso dibattito sul mix di energie necessario per la transizione, la guerra ha spinto alla corsa ad accaparrarsi forniture di gas in grandi quantità in nuovi mercati e diverse modalità, fra cui i rigassificatori, la cui installazione ha suscitato ulteriori dubbi e proteste.
Nature: “metano peggio della CO2”. Ma l’Emilia spalanca le porte
Dichiarato “green” dall’Ue, trova opposizione in altri luoghi del Paese
La guerra in Ucraina, con il conseguente sconvolgimento dei mercati delle materie prime, e la recente ammissione da parte dell’Unione europea del gas e del nucleare fra le fonti energetiche “green” per la transizione ecologica, hanno reso più difficile, se non bloccato, il raggiungimento di molti punti dell’Obiettivo 7 Energia pulita e accessibile.
Contributi al dialogo – Con la guerra in Ucraina in pericolo la transizione ecologica
Ripartono nucleare, gas e trivellazioni, Ma esiste un’opposizione articolata e costruttiva
Secondo il comunicato diramato lo scorso 4 aprile dall’ International Panel on Climate Changes (IPCC), cioè le Nazioni Unite, “nel periodo 2010-2019, le emissioni medie annue globali di gas serra sono arrivate ai livelli più alti della storia umana. In mancanza di forti e immediate riduzioni alle emissioni in tutti i settori, limitare il riscaldamento globale a 1,5°C (2,7°F) sarà fuori portata”.
Contributi al dialogo – Un 2022 a tutto gas?
Metano e sequestro CO2 non sono soluzioni per la transizione
Era il settembre dell’anno scorso, quando Milva Naguib nel podcast dedicato all’estrazione di gas e al sequestro di CO2 in Adriatico, si chiedeva “Stoccare la CO2 in Adriatico? Idrogeno ‘blu’ per la decarbonizzazione?”
Da allora il problema dello stoccaggio dell’anidride carbonica, nonostante i costi alti e la scarsa efficienza degli impianti già esistenti, non è stato risolto, e l’utilizzo del gas – al pari del nucleare – è al centro di un acceso dibattito anche a livello di Unione europea, che è impegnata nel definire la “tassonomia” del mix energetico che dovrà guidarci verso la decarbonizzazione.