Martedì 8 febbraio è stata approvata in via definitiva (e in seconda lettura) alla Camera dei deputati la modifica degli artt. 9 e 41 della Costituzione. Poiché è stata superata la maggioranza dei due terzi – esattamente com’era già avvenuto al Senato – quanto stabilito all’art. 138 Cost. non prevede dunque alcun ulteriore aggravio procedurale che non sia la mera promulgazione da parte del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione della legge costituzionale in oggetto nella Gazzetta ufficiale. In base ai contenuti del provvedimento, non c’è alcuna ragione di pensare che il Capo dello Stato vorrà opporsi, ragione per cui le modifiche al testo della Costituzione entreranno senz’altro in vigore entro breve tempo.
Paolo Veronesi
Paolo Veronesi è Costituzionalista presso l'Università di Ferrara