In una sentenza di tre pagine emessa il 6 giugno, il giudice dell’Alta corte britannica ha respinto l’appello di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, contro l’ordine di estradizione degli Stati Uniti, firmato un anno fa dal ministro degli interni britannico. Assange si trova da quattro anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra e, se estradato, rischia una pena fino a 175 anni di carcere.
Michele Fabbri
SPECIALE ALLUVIONI E SICCITÀ “La buona progettazione idraulica si fa con la compatibilità ambientale”. Intervista all’ingegner Leonardo Schippa
Leonardo Schippa, docente di Idraulica fluviale e protezione idraulica del territorio presso l’ Università di Ferrara, è membro esperto di Idraulica Fluviale del Comitato scientifico costituito dall’Autorità distrettuale del bacino del Po per l’attuazione del progetto di”Rinaturazione dell’area Po”, finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il progetto di rinaturalizzazione del Po è particolarmente significativo perché deve rispondere alle esigenze di sicurezza, approvvigionamento idrico e tutela della biodiversità di un’area vastissima, che va dal Piemonte all’Adriatico.
Non è una sanità per vecchi. Il nodo sono i servizi di prossimità
Ferrara caso emblematico. Seminario del Festival Asvis. Intervista ai medici Carlo Zanotti e Rino Cavallini
Che relazione c’è tra dinamica demografica e offerta di servizi sanitari? Oltre a un evidente rapporto quantitativo, per cui, in virtù dell’universalità delle prestazioni garantite dal nostro Servizio sanitario nazionale l’offerta deve raggiungere tutta la popolazione, c’è anche una complessa correlazione qualitativa fra la composizione demografica e la tipologia dei servizi e delle prestazioni necessari. Il caso della popolazione anziana è esemplare, ed è diventato importantissimo nei Paesi sviluppati; nel nostro in particolare.
Addio ai monti
Ormai è chiaro: la montagna come l’abbiamo conosciuta e frequentata per lungo tempo sta cambiando e cambierà sempre più. Il campanello d’allarme più forte è suonato all’inizio dell’estate scorsa con la tragedia della Marmolada, la “regina delle Dolomiti”, patrimonio mondiale dell’Unesco.
Escalation: governi decisi, cittadini contrari
Escalation nel corso di una guerra ha sempre un significato nefasto. Aumenta a dismisura le sofferenze umane e le distruzioni materiali, il cui “prezzo” si abbassa proporzionalmente all’innalzarsi del livello dello scontro.
È un salto di qualità, non una “semplice” intensificazione dei metodi fino a quel momento adottati. Spesso viene propagandata come passaggio obbligato per giungere alla pace attraverso la vittoria, superando ostacoli altrimenti insormontabili.
Bilancio della pandemia: bene la scienza, abbastanza bene i cittadini, insufficienze per la sanità e male la comunicazione
A tre anni dall'inizio, dati, analisi e commenti delineano un quadro chiaro. Il contributo di Unife
Ora che la pandemia da Sars-Cov2 sembra essere sotto controllo (in settembre, il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aveva affermato che “si intravede la fine della pandemia”) è utile cominciare un primo bilancio. Ci servirà per il futuro: questa non è stata la prima zoonosi di questi anni, e sempre l’Oms allerta che non sarà l’ultima.
DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI. Per il clima occorre trovare soluzioni alla crisi della democrazia rappresentativa
Quando pensiamo alla democrazia rappresentativa tutti ci riferiamo a un modello di democrazia caratterizzato dalla scelta tramite elezioni di rappresentanti che prendono decisioni a nome e nell’interesse dell’intera popolazione. È un modello che ha avuto origine nel Settecento, con la Rivoluzioni americana e francese, e che ha finito per far coincidere la democrazia rappresentativa con la democrazia elettorale, anche se in realtà la democrazia rappresentativa non implica necessariamente i processi elettorali.
SPECIALE CARCERE Laurearsi per cambiare vita
Percorso utilissimo ma con molti ostacoli, secondo Stefania Carnevale, delegata Unife. “Studenti senza mani e senza braccia” per carenza di strumenti
Laurearsi in carcere è possibile. È del novembre del 2020 il primo detenuto ad aver conseguito, con lode, la laurea presso l’Università di Ferrara; e fa parte di un gruppo di alcune decine di detenuti che sono giunti al traguardo in uno dei numerosi atenei del nostro Paese che aderiscono alla Conferenza nazionale universitaria poli penitenziari (Cnupp), istituita presso la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui).
SPECIALE TREGUA IN UCRAINA In Europa i pacifisti sono maggioranza. Assoluta nel nostro Paese
Ricerca in dieci nazioni. Forti differenze, ma solo un europeo su quattro ritiene la punizione della Russia prioritaria
“L’indagine rivela uno scollamento sempre più marcato tra le posizioni assunte da molti governi europei e il sentimento dell’opinione pubblica nei rispettivi Paesi. Il divario più significativo che si profila è tra coloro che vorrebbero mettere fine alla guerra il più rapidamente possibile e coloro che vorrebbero continuare a combattere fino alla sconfitta della Russia.” Questa è la situazione fotografata dall’European Country on Foreing Realtions sulla base di 8mila interviste condotte in dieci Paesi dell’Unione relativamente alla posizione dei cittadini europei sulla guerra scaturita a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
SPECIALE TREGUA IN UCRAINA Da posizioni diverse si chiede di articolare un percorso negoziale
Appelli di ambasciatori e intellettuali
Tutte le guerre finiscono, prima o poi. Uno dei problemi è come finiscono. Il problema della guerra in Ucraina – solo uno dei numerosi, e spesso ferocissimi, conflitti in atto nel Mondo – è che potrebbe finire con un conflitto nucleare.
Certamente si tratterebbe di un azzardo enorme da parte della Russia e dai risultati militari e politici incerti, ma non da escludere completamente. Soprattutto non è possibile escludere che scelte che oggi paiono illogiche diventino domani opzioni convenienti o quantomeno disperatamente obbligate.
Domani giornata per la liberazione di Assange: eventi in tutto il Mondo
Ora più che mai abbiamo bisogno del giornalismo scientifico di WikiLeaks, l’unico in grado di fare inchiesta sui dati nascosti nei file segreti
Chi ha fatto esplodere i gasdotti Nord Stream 1 e 2, posati sul fondo di un tratto di mare sorvegliatissimo dalla flotta e aviazione NATO? Chi ha fatto saltare il ponte che collega la penisola di Crimea alla Russia, un’arteria vitale sotto stretto controllo russo? Le fonti di parte si sono scatenate in ricostruzioni di propaganda. E questo è normale in guerra. Le fonti giornalistiche – quelle, in verità sempre più rare, lontane dalle parti – arrancano e azzardano. Ipotesi. Ipotesi che sono perlopiù deduzioni da proposizioni generali di tipo retorico (ad esempio “a chi giova?”). Altro non possono fare, perché mancano i dati, mancano le prove, manca la “pistola fumante” dell’inchiesta giornalistica.
I nostri articoli e un’idea per il voto
Ci scrive Fabio, in risposta alla nostra Newsletter “Istruzioni per non far votare” nella quale evidenziavamo la preoccupante distanza fra il dibattito elettorale e la reale entità e gerarchia dei problemi che ci troviamo davanti : “… sì ma alla fine non ho capito: avete un’idea su quale partito far convergere i voti per tentare di veicolare la politica alle scelte auspicate nei vs articoli? Avete un consiglio su di un voto in tal senso davvero utile?”