Community Donne protagoniste in sanità: il nodo è la distribuzione delle risorse del Pnrr (1)

Secondo la Fondazione Gimbe è in atto un definanziamento della sanità. Servono servizi territoriali e personale medico

La recente Convention di donne protagoniste in sanità 2023 è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del Servizio sanitario nazionale (Ssn), sulle criticità e sugli impegni necessari per la sua salvaguardia dopo la dura prova a cui è stato sottoposto dalla pandemia di Covid-19 che ha evidenziato criticità già esistenti e necessità di modifiche solo in parte attuate.

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La Svizzera dice sì per la terza volta alla legge Covid-19

Sono i cittadini a scegliere direttamente la politica sanitaria emergenziale

Lo scorso 18 giugno il 61,9 % degli svizzeri si sono espressi a favore del mantenimento di una legge su Covid-19 confermando così la fiducia al Governo circa la gestione della crisi sanitaria.
Tre referendum in tre anni sulla pandemia: il governo elvetico è un’ eccezione democratica
La Confederazione svizzera che conta quasi 9 milioni di abitanti ha avuto 4.406.608 casi di Covid-19 e 14.021 decessi, ed ha superato abbastanza bene la pandemia nel confronto internazionale.

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Zaki laureato senza libertà

22 mesi di dura prigionia, poi la scarcerazione e l’avvio di un processo, tuttora in corso.  Attualmente  a piede libero, Patrick Zaki  rischia altri cinque anni di carcere per il contenuto di un suo articolo.

Come ricorda Amnesty International, in Egitto, migliaia di persone sono in carcere sulla base di accuse del tutto pretestuose, sono oltre 60mila i detenuti politici. Secondo il rapporto 2022-23 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel mondo sono almeno 85 gli Stati in cui è stata usata illegalmente la forza contro i manifestanti, in almeno 47 Stati si sono verificate morti a seguito di torture o maltrattamenti, in almeno 79 stati hanno arrestato arbitrariamente i manifestanti.

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Covid-19: l’emergenza non c’è più ma il virus sì. Prepariamoci!

Casi e decessi continuano. In ritardo il piano vaccinale, le reti diagnostiche e la sanità territoriale. Il punto dell’infettivologo Donato Greco

La fine della pandemia, dichiarata all’inizio di maggio dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)Tedros Ghebreyesus, ha significato la fine delle restrizioni che per tre anni hanno regolamentato i rapporti sanitari internazionali, il trasporto di merci o il trasporto di persone da un paese all’altro, ma non vuol dire che il virus non circola e che non ci sia più un rischio correlato alla sua diffusione. Se il virus continua a circolare i pazienti fragili sono sempre a rischio di una patologia severa, quindi di ospedalizzazione e di morte. In Italia nell’ultimo mese si sono registrati quasi 42.600 nuovi casi e 246 decessi.

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Nei Paesi in guerra arrivano le epidemie e contagiano i Paesi vicini. Il punto dell’infettivologo Donato Greco

Colera: in Ucraina nelle zone allagate e in Nigeria nella Colera Road tappezzata di cadaveri. E torna la polio

Abbiamo osservato lo scoppio di focolai epidemici come diretta conseguenza di azioni belliche attualmente in corso” ha affermato Donato Greco , specialista in malattie infettive, igiene e sanità pubblica, epidemiologia e statistica sanitaria, intervenendo al Congresso mondiale degli igienisti “A world in turmoil” che si è svolto recentemente a Roma. E puntualmente i primi casi di colera si sono verificati in questi giorni nella regione di Kherson, sotto il controllo ucraino dopo le inondazioni provocate dall’esplosione della diga sul Dnipro. Ma altri esempi, purtroppo, non mancano: poliomielite, ebola, dengue, epatite E, meningite solo per citare i principali in atto.

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Le “Anziane per il clima” citano la Svizzera davanti alla Corte europea per i diritti dell’uomo per inazione climatica

Le ondate di calore provocano sensibili aumenti della mortalità nella popolazione anziana

La Corte europea dei diritti dell’uomo dell’ uomo di Strasburgo (Cedu) dovrà esprimersi sui piani climatici inadeguati della Svizzera, Paese che circa 2mila signore hanno citato in giudizio per politiche inefficaci nell’affrontare l’emergenza clima che mette a rischio vita e salute.
Le ricorrenti sono le Anziane per il Clima (Senior Women for Climate Protection Switzerland), età media 73 anni, appoggiate da Greenpeace e da molte associazioni ambientaliste, che vogliono “accendere i riflettori sia sul problema del surriscaldamento globale, sia sulla inazione contro la lotta climatica che da anni denunciano scienziati e milioni di giovani”.

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Sovranità alimentare: restituire ai popoli indipendenza nel cibo e in agricoltura, secondo Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia

Nel nostro Paese stop allo spreco e salvaguardare paesaggio e benessere animale

Il termine di sovranità alimentare è tornato agli onori della cronaca lo scorso ottobre quando il Governo italiano, appena insediato, ha modificato il nome del Ministero delle risorse agricole in “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.
Sul tema abbiamo intervistato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia. Barbara è stata eletta nel 2021, ed è la prima presidente donna in trent’anni anni di vita dell’associazione. Slow Food è un’associazione no profit, presente in 150 Paesi di quattro continenti, impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.

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La nuova vita della Ragazza afgana fotografata da McCurry

Sharbat Gula, fuggita dall’Afghanistan, vive ora in Italia con i figli. La storia della ragazza ritratta nella celebre foto di Steve McCurry è esemplare per quanto riguarda l’uguaglianza di genere e l’istruzione di qualità, obiettivi centrali dell’Agenda Onu 2030, oggi gravemente negati nel suo Paese di origine.

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AIDS, l’epidemia nascosta (2)

Italia: diminuiscono i casi, ma il rischio è la sottostima. Trasmissione soprattutto per via sessuale

In Italia l’infezione da HIV è in costante diminuzione Dall’inizio dell’epidemia nel 1982 a oggi, nel nostro Paese sono stati registrati 72.034 casi di Sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome) conclamata, di cui 46.874 deceduti entro il 2019. Da allora sono stati fatti notevoli progressi per il trattamento di questa malattia, la cui incidenza è in costante diminuzione: nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS, pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100mila residenti. Il numero di decessi in persone con AIDS rimane stabile, ed è pari a poco più di 500 casi per anno.

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