Il diritto al medico di base anche a chi vive in strada è legge. Ci sono voluti 15 anni e tre legislature

L’impegno di Mumolo presidente dell'associazione Avvocato di strada con le associazioni dei medici e chi si occupa di estrema povertà

“Un giorno storico, coronata una battaglia di oltre 15 anni” ha dichiarato Antonio Mumolo presidente dell’associazione Avvocato di strada, autore di una proposta di legge nazionale, per garantire l’assistenza sanitaria di base a chi vive in strada, depositata in Parlamento in tre legislature consecutive senza essere mai approvata.
Nel nostro Paese, fino ad oggi il diritto alla salute era garantito a tutti solamente sulla carta: nella realtà le cose erano ben diverse. Chi viveva in strada ed era privo di residenza anagrafica non poteva avere un medico di base e curarsi.

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Rinviata la campagna di vaccinazione contro la poliomielite nel Nord di Gaza a causa degli intensi bombardamenti, degli sfollamenti di massa e della mancanza di accesso

A causa dell’escalation delle violenze, degli intensi bombardamenti, degli ordini di sfollamento di massa e della mancanza di pause umanitarie, il Comitato tecnico della polio per Gaza è stato costretto a rimandare la terza fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite nel Nord di Gaza. 

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Vaccinazione antipolio per i bambini di Gaza. Al via la seconda fase, quella risolutiva, dopo il successo della prima. Ma serve una tregua dei combattimenti

La malattia è ricomparsa a causa della guerra, dice l’UNICEF

Tra il 10 e il 15 ottobre dovrebbe partire la somministrazione della seconda dose di vaccinazione antipolio ai bambini di Gaza. A circa quattro settimane dal primo ciclo di vaccinazione, si punta a chiudere con successo l’intero ciclo vaccinale indispensabile a fermare l’epidemia, impedire la diffusione della poliomielite e ridurre il rischio della sua ricomparsa, si rendono ora indispensabili nuove pause umanitarie. La malattia era ricomparsa nel Paese dopo venticinque anni a causa del conflitto in corso, secondo il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (UNICEF, United Nations International Children’s Emergency Fund).

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Con la neonata “anagrafe dell’acqua potabile” è possibile conoscere i dati della propria zona. Qualità alta in quasi tutto il Paese

Molti però non si fidano e preferiscono quella minerale, di cui siamo primi consumatori al Mondo, con danni all'ambiente

Il primo rapporto nazionale sull’acqua potabile a cura del neonato Centro nazionale per la sicurezza delle acque (CeNSiA) dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha reso disponibili i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte tra il 2020 e il 2022 sull’acqua distribuita in diciotto Regioni e Province autonome, corrispondenti a oltre il 90% della popolazione italiana.

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Eventi avversi delle vaccinazioni Covid-19. Secondo uno studio su 99 milioni di vaccinati il rischio non aumenta

Fanno eccezione eventi rari che hanno interessato in particolare i vaccini a vettore adenovirale

Negli ultimi tre anni sono state somministrate oltre 13,5 miliardi di dosi di vaccini anti Covid19 a livello globale. A novembre 2023 almeno il 70,5% della popolazione mondiale aveva ricevuto almeno una dose di vaccino: si tratta di uno scenario senza precedenti, che ha consentito un’importante ricerca aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini che permette di rilevare effetti avversi anche molto rari. Recentemente, il Global Vaccine Data Network (GVDN) ha pubblicato il più grande studio mai realizzato con l’obiettivo di facilitare questo tipo di valutazioni e, quindi, di intervenire nella somministrazione dei vaccini sulla base dei risultati di volta in volta aggiornati.

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Pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Concluso il primo stadio di sperimentazione sull’uomo (2)

Ricerca dagli anni Cinquanta: dalla vasectomia al controllo della speratogensi. Ma posizioni sociali e politiche hanno ritardato gli studi fino a oggi

La pillola YCT-529, il primo contraccettivo non ormonale ad assunzione orale per uomini, è il risultato di due decenni di ricerca guidata da Gunda Georg, ricercatrice e fondatrice dell’Institutes for Therapeutics Discovery and Development e docente presso la Facoltà di farmacia dell’Università del Minnesota, che ha dichiarato: “il Mondo è pronto per un agente contraccettivo maschile e fornirne uno privo di ormoni è semplicemente la cosa giusta da fare, considerato ciò che sappiamo sugli effetti collaterali che le donne hanno sopportato per decenni a causa della pillola.”

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Pillola anticoncezionale maschile non ormonale. Concluso il primo stadio di sperimentazione sull’uomo (1)

Decenni di ricerca: ecco come funziona. Cautela e ricerca di fiducia, sottolinea Akash Baksh della Your Choice Therapeutics

Si è concluso nel mese di giugno lo studio di Fase I di YCT-529, la “pillola” contraccettiva maschile messa a punto da Your Choice Therapeutics, azienda farmaceutica statunitense. Si tratta del primo contraccettivo non ormonale ad assunzione orale per uomini.

Nel dicembre 2023 la pillola era entrata nella sperimentazione clinica di Fase I nel Regno Unito per valutarne sicurezza, tollerabilità e funzionamento nell’uomo.

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Accolto il ricorso contro la Svizzera per inazione climatica: ma la sentenza conferma in realtà la debolezza del diritto climatico internazionale

Gli organismi sovranazionali non possono comunque imporre come agire ai singoli Stati, ai quali spetta di legiferare in materia

La Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) ha accolto il ricorso promosso dalle donne dell’associazione Anziane per il clima (Association of Senior Women for Climate Protection) contro la Svizzera per inazione climatica, riconoscendo che “le autorità svizzere non hanno adottato misure sufficienti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico” e che vi è stata “violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare sancito dalla Convenzione e del diritti di accesso al tribunale.”

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Occorre ridurre ancora molto le emissioni in atmosfera, fattore di rischio decisivo per la salute

Il rapporto Snpa delinea i miglioramenti di un decennio ma l’obiettivo è lontano. Pendolaria di Legambiente segnala il grave ritardo del trasporto urbano

“Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’inquinamento atmosferico è uno dei maggiori rischi ambientali per la salute.” Ed è necessario “individuare e attuare rapidamente strategie aggiuntive rispetto a quelle già implementate, atte a ridurre significativamente l’inquinamento atmosferico, tenuto conto del fatto che i livelli attuali sono superiori, in larga parte del paese, ai valori limite proposti e ai valori guida dell’OMS. La strada da percorre è ancora lunga e richiede un’ulteriore – particolarmente rilevante – riduzione delle emissioni”. Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) sintetizza cosi nel rapporto sulla qualità dell’aria in Italia recentemente pubblicato ciò che è necessario fare, pur in un quadro decennale di progressivo miglioramento.

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