Movimenti ambientalisti e cittadini chiedono una presa di posizione forte alla Regione Emilia Romagna sul consumo di suolo. A metà settembre Legambiente Emilia Romagna e la Rete per l’emergenza climatica e ambientale (Reca) hanno depositato 7000 firme per quattro leggi d’iniziativa popolare.
I temi sono l’acqua, i rifiuti, l’energia e proprio il consumo di suolo.
Chiara Spallino
Consumo di suolo, impegni non mantenuti. Si allontanano gli obiettivi dell’Agenda 2030
Europa senza glifosato? Alte rese anche senza l’erbicida, secondo una ricerca
A dicembre potrebbero decadere le autorizzazioni comunitarie per l’utilizzo. Ma la guerra potrebbe rallentare il processo
Il 2023 potrebbe essere l’anno in cui l’Unione europea dirà definitivamente addio al glifosato. Mentre sempre più gruppi ambientalisti e la stessa Commissione chiedono uno stop a fertilizzanti chimici, pesticidi ed erbicidi, si avvicina il 15 dicembre, data in cui scadrà l’autorizzazione all’uso del discusso erbicida, che era stata rinnovata nel 2017.
Se gran parte dei grandi produttori chiede un rinvio, molti attivisti e ricercatori spingono per il divieto, anche sulla base di nuove ricerche, come quella appena pubblicata sulla rivista “Agronomy for Sustainable Development” dalla Scuola Superiore S. Anna e dall’Università di Pisa.
Stop ai pesticidi in Unione europea, la Commissione europea e gli ambientalisti chiedono un cambio di passo
L’approvazione del “Pacchetto natura” potrebbe rivoluzionare la nostra agricoltura. L’appello delle associazioni ai ministri Speranza e Patuanelli
La coalizione Cambiamo agricoltura, a cui aderiscono tra gli altri il World Wildlife Fund (WWF), la Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu) e Slow Food, ha una richiesta particolare per il Ministro della salute Roberto Speranza e il Ministro alle
politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Vogliono infatti che i ministri donino un campione dei loro capelli.
La guerra del pesce si gioca sul fondo del mare
In Europa e UK ambientalisti e industria si scontrano sulla pesca a strascico
Forti tensioni attraversano l’industria della pesca in Europa e nel Regno Unito, mentre gli obiettivi 2030 sulla biodiversità marina si fanno più lontani e difficili da raggiungere. Per pescatori e associazioni di categoria l’aumento del prezzo dei carburanti, effetto del conflitto in Ucraina, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dando il via a proteste, rivendicazioni e scioperi.
Uccelli migratori, “notte scura, migrazione sicura!”
Lo slogan delle Nazioni unite contro l’inquinamento luminoso. Disorientamento, cambi di abitudine e morte i pericoli per l’avifauna
Per la giornata mondiale degli uccelli migratori, che quest’anno cade il 14 maggio, le Nazioni unite hanno scelto il tema dell’inquinamento luminoso.
La risoluzione “Light pollution guidelines for wildlife” del CMS (Convention on Migratory Species delle Nazioni unite) di febbraio 2020 sottolinea che “l’inquinamento luminoso da luce artificiale altera il naturale susseguirsi di luce e buio negli ecosistemi e, aumentando ogni anno del 2%, provoca seri problemi a molte specie di uccelli.”
La guerra in Ucraina porterà fame e instabilità anche in Africa e in Medio Oriente
La globalizzazione amplifica le crisi in un terribile “effetto domino”
L’attacco al “granaio d’Europa” non avrà conseguenze solo a livello energetico. Ucraina e Russia producono infatti circa il 53% dell’olio e dei semi di girasole consumati nel Mondo e il 27% del grano, oltre a esportare altri essenziali generi alimentari, come orzo e mais, e prodotti, come i fertilizzanti.
DOSSIER Dopo COP26 Finanza, foreste e giustizia climatica: su questo si giocherà il futuro dell’ambiente
Interessi di mercato, complessità scientifica della riforestazione e difficoltà nelle strategie di equità. Poche soluzioni e molti problemi dalla Conferenza delle parti
Si è conclusa la Conferenza delle parti (Conference of Parties, COP26) di Glasgow, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Sei anni dopo gli Accordi di Parigi, quando i Paesi si impegnarono a creare piani nazionali di riduzione delle emissioni per limitare l’aumento della temperatura globale a 1.5 gradi, le promesse ambientali e l’impegno a finanziare la transizione anche nei Paesi in via di sviluppo appaiono ancora lontani dall’essere mantenuti.
DOSSIER Dopo COP26 Piantare mille miliardi di alberi e bloccare la deforestazione? Dipende da come
La gestione delle foreste divide esperti e ambientalisti
Nelle scorse settimane, mentre il G20 prometteva di piantare mille miliardi di alberi, alla COP 26 ci si proponeva di fermare la deforestazione entro il 2030. Un obiettivo importante, potenzialmente decisivo per il futuro dell’ambiente e per la mitigazione del cambiamento climatico. Eppure la gestione delle foreste come risposta al riscaldamento globale continua a generare interrogativi per quanto riguarda l’efficacia degli interventi e le ripercussioni sulla salute degli habitat naturali.
Dopo l’approvazione della Politica agricola europea e il voto favorevole alla Farm To Fork è il turno degli Stati membri
Ambientalisti e piccoli agricoltori chiedono più spazio nella definizione del Piano strategico nazionale
La corsa verso l’agricoltura del futuro procede spedita, in Europa come in Italia. Dopo l’approvazione della Politica agricola europea (Pac), arrivata in luglio, la palla è passata agli stati membri. Entro la fine del 2021 il nostro Governo dovrà elaborare e pubblicare il proprio Piano strategico nazionale 2023-2027 (Psn), un documento che renderà concreti i principi della Pac e da cui dipenderanno l’identità e la sostenibilità della nostra agricoltura nei prossimi anni.
Geopolitica dei vaccini, il caso emblematico del Vietnam (2)
Un terreno di scontro tra USA e Cina
Ancora più clamorose sono state le mosse di Stati Uniti e Cina. Kamala Harris ha visitato il Vietnam tra il 24 e il 26 agosto, accolta ad Hanoi dalla vicepresidente vietnamita Võ Thị Ánh Xuân. Il viaggio di Harris è stato descritto dal corrispondente locale della BBC Jonathan Head come una vera “offensiva diplomatica”.
Geopolitica dei vaccini, il caso emblematico del Vietnam (1)
La diplomazia vaccinale del Paese asiatico è sempre più complicata
Si parla di vaccini, si sottintendono isole, tratti di mare, fabbriche, soldi, petrolio e gas. Da luglio il Vietnam si trova invischiato contemporaneamente in una nuova ondata di Covid 19 e in una rete sempre più intricata di accordi e promesse da parte di potenze straniere. In particolare, gli Stati Uniti sono impegnati in un’azione di diplomazia vaccinale in funzione anti cinese, un gioco in cui insieme alle dosi si spostano interessi economici e aree di influenza.
Inondazioni e siccità. Bacino del Po a rischio: serve un compromesso fra l’antropizzazione esistente e la rinaturalizzazione
Secondo l’ingegner Alessandro Valiani di Unife ogni corso d’acqua richiede uno specifico approccio multidisciplinare
Dopo un luglio caratterizzato da temporali e inondazioni, si è concluso il terzo agosto più secco degli ultimi sessantacinque anni. A poche settimane di distanza dalle alluvioni che hanno interessato Germania e Belgio e dall’ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia, la situazione sembra ora completamente rovesciata.