In Gran Bretagna una ricerca condotta nel 2018 da YouGov ha rivelato che il 79% dei mille e seicento uomini intervistati riteneva che la contraccezione deve essere una responsabilità condivisa; ma la domanda se l’Italia e il Mondo è pronto per una pillola anticoncezionale maschile rimane aperta considerato che solo recentemente hanno avuto inizio studi clinici di fase III per l’anticoncezionale maschile mentre i metodi di soppressione ovarica femminili sono disponibili da oltre 40 anni.
Andrea Rubin
A SCUOLA DI AGENDA17 Transizione energetica: gli italiani la vogliono, gli esperti indicano la strada ma siamo in ritardo sull’Obiettivo 7 dell’Agenda Onu 2030
Un rapporto de La Sapienza conferma le azioni da intraprendere, e i dati di Observa rilevano la disponibilità dei cittadini
Sul problema della transizione energetica è in atto un’interessante convergenza fra esperti e opinione pubblica. È un fenomeno che vale la pena osservare con attenzione perché, in passato, spesso le opinioni degli scienziati e dei ricercatori erano lontane da quelle dei cittadini che venivano accusati di sostenere posizioni non fondate sulla realtà dei dati.
Istruzione: pochi investimenti, pochi laureati, scarsa attrattività internazionale
Un sistema elitario: disuguaglianze nord-sud, licei- istituti tecnici e origine sociale
L’Italia è tra i Paesi europei che, in percentuale rispetto alla propria spesa pubblica, investono meno nell’istruzione. Secondo il report dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Education at Glance, l’Italia destina complessivamente il 3,9% del proprio Prodotto interno lordo (Pil) a questo fondamentale settore, posizionandosi ampiamente sotto la media dell’Unione europea (4,4%), davanti solo a Grecia, Ungheria (entrambe a 3,7%), Lituania (3,4%) e Irlanda (3,0%). Paesi come il Regno unito o la Norvegia investono una quota percentuale decisamente superiore, assestandosi oltre il 6%.
DOSSIER ASSEMBLEE dei CITTADINI L’effettiva partecipazione dipende dal modello adottato
Dalla semplice consultazione alla deliberazione
In che misura i cittadini possono essere coinvolti nelle scelte che i decisori politici compiono per raggiungere specifici obiettivi? Nelle principali democrazie occidentali sono stati messi a punto strumenti partecipativi con l’obiettivo di offrire la possibilità ai cittadini di prendere parte attivamente a processi consultivi e discussioni che possono influenzare le decisioni pubbliche su temi di rilevanza sociale (es. cambiamento climatico, vaccini e trattamenti sanitari, biotecnologie, nanotecnologie, intelligenza artificiale, ecc.).
Vaccini: maggioranza favorevole ma gli scettici sono inconvincibili
Non serve una comunicazione paternalistica, ma costruire nel tempo un rapporto di fiducia
Le notizie di cronaca e le discussioni che imperversano sui social a un anno dall’avvio della campagna vaccinale contro Covid-19 potrebbero farci pensare che lo scetticismo e la resistenza nei confronti della vaccinazione siano piuttosto diffusi. L’impressione però non trova affatto riscontro nei dati pubblicati recentemente dalla Commissione europea. L’indagine Eurobarometro “Attitudes on vaccination against COVID-19” ha evidenziato degli atteggiamenti ampiamente favorevoli dei cittadini dell’Unione nei confronti della vaccinazione e della strategia di vaccinazione messa in atto: l’82% degli europei intervistati, infatti, ha dichiarato di essere a favore della vaccinazione.
La fiducia nella scienza e negli scienziati è aumentata durante la pandemia
Anche nel nostro Paese il responso è largamente positivo
Mai come durante il periodo pandemico la fiducia nella scienza è stata così elevata, Durante Covid-19, i rapporti di fiducia sono stati messi a dura prova. Eppure, nel Mondo, i cittadini hanno rafforzato la loro fiducia nella ricerca scientifica, nelle istituzioni di ricerca e negli scienziati.
Poche risorse alla ricerca, eppure i ricercatori italiani sono bravi
Il Pnrr è un’opportunità, secondo l'Annuario di Observa
Qualche luce, molte ombre ma soprattutto tanti spunti per immaginare possibili strategie per il futuro. È quanto emerge dai dati contenuti nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2022, che sarà presentato in anteprima mercoledì 23 febbraio all’Università di Torino e il 19 marzo al Master in giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara.